Campi flegrei, studenti trasformano il rischio sismico in messaggi video per la protezione civile
Oltre 500 studenti dei Campi Flegrei partecipano a un contest video per sensibilizzare sul bradisismo e il rischio sismico, trasformandosi in portavoce della Protezione Civile attraverso contenuti creativi.

Oltre 500 studenti dei Campi Flegrei hanno partecipato a un contest video promosso dalla Regione Campania per sensibilizzare sul bradisismo e il rischio sismico, trasformandosi in ambasciatori della Protezione Civile attraverso brevi video educativi e coinvolgenti. - Unita.tv
L’area dei Campi Flegrei si conferma un luogo dove la paura del bradisismo e del rischio sismico si affronta anche attraverso l’educazione. Oltre 500 studenti delle scuole locali hanno preso parte a un contest video lanciato dalla Regione Campania e dall’ufficio scolastico regionale, trasformandosi in nuovi portavoce della Protezione Civile. Il progetto punta a far conoscere il fenomeno vulcanico via brevi video pensati soprattutto per i social network più diffusi come facebook e instagram. Il risultato ha prodotto storie, testimonianze e accurati approfondimenti che uniscono emozioni, cultura e contenuto tecnico.
Impegnarsi con il rischio sismico attraverso contenuti brevi e coinvolgenti
L’iniziativa «Vulcani di idee: i Campi Flegrei in un reel» ha coinvolto ragazzi di tutte le età, dalle elementari alle superiori, con l’obiettivo di raccontare il bradisismo – il lento sollevamento e abbassamento del suolo tipico dell’area flegrea – e il rischio legato all’attività vulcanica attraverso la produzione di video brevi. Questi reel, ideati come piccoli spot social, sono diventati mezzi per trasmettere conoscenze tecniche e messaggi di sicurezza in modo chiaro e diretto.
A sfidarsi sono stati 24 gruppi di studenti, ciascuno chiamato a coniugare informazione corretta, componente educativa e capacità narrativa. I video riprendono scene di vita quotidiana interrotta dalle scosse, mostrano l’attivazione dei protocolli di Protezione Civile e rievocano anche pratiche storiche come la misurazione del bradisismo attraverso le colonne del Tempio di Serapide a Pozzuoli. Nel racconto non mancano riflessioni su come riconoscere e smascherare le fake news, tema assai attuale specie nelle emergenze.
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L’impegno ha prodotto oltre 500 studenti coinvolti direttamente nella creazione dei contenuti, un numero significativo per un territorio dove cultura e contatto con la natura si intrecciano con la sfida quotidiana di un rischio costante. I migliori progetti hanno ottenuto riconoscimenti economici per finanziare altre attività legate alla Protezione Civile nei rispettivi istituti.
La cerimonia di premiazione e le parole delle autorità coinvolte
La premiazione si è svolta nella giornata di ieri presso l’area di Attesa della Regione nella ex base Nato di Bagnoli, luogo scelto per sottolineare l’importanza della collaborazione tra istituzioni e scuola. Italo Giulivo, capo della Protezione Civile della Campania, si è rivolto ai giovani ricordando che “saranno loro i cittadini del futuro e portatori di una maggiore diffusione di consapevolezza sul territorio flegreo e sul suo stato di rischio.” Le sue parole hanno sottolineato il valore dei ragazzi non solo come destinatari di informazioni, ma come protagonisti attivi nella comunicazione di temi complessi.
Alla cerimonia erano presenti figure di spicco fra cui Ettore Acerra, direttore dell’ufficio scolastico regionale, Mauro Di Vito, direttore dell’osservatorio vesuviano, e i sindaci di Bacoli e Quarto, rispettivamente Josi Della Ragione e Antonio Sabino. Per il Comune di Pozzuoli ha partecipato anche il dirigente Agostino Di Lorenzo, che ha consegnato il primo premio agli studenti dell’Istituto Comprensivo «4 Pergolesi» di Pozzuoli.
La preside Francesca Colletta ha sottolineato come il progetto del video vincente abbia aiutato studenti e famiglie a governare l’ansia legata al rischio attraverso un attaccamento consapevole al territorio. La scuola, infatti, ha offerto un’opportunità per affrontare le preoccupazioni instaurando un dialogo aperto basato sulla conoscenza.
I video vincitori e le storie dietro i reel premiati
Il video che ha conquistato il primo posto si intitola «Pozzuoli vive in rosso», realizzato dalle classi 1E, 1F e 2E e coordinato dalle insegnanti Rosa Feleppa, Francesca Prattico, Rosaria Romano, Francesca Letizia e Marina Di Napoli. Della durata di un minuto e 34 secondi, il reel è stato apprezzato per il modo poetico di raccontare un legame profondo con un territorio vulnerabile. La giuria ha messo in risalto la capacità del video di trafiggere l’emozione e creare un equilibrio fra radici e prospettive future.
La giuria e i criteri di valutazione
La giuria, presieduta dalla dirigente della Protezione Civile Claudia Campobasso e composta da esperti come Brunella Cimadomo e Anna Maria Fierro, ha scelto tra i progetti tenendo conto delle qualità tecniche e narrative, ma anche l’efficacia nel veicolare contenuti chiari al pubblico di tutte le età.
Altri video premiati raccontano diverse sfumature del vivere nei Campi Flegrei. Per esempio: «La terra che respira…» della classe VEs dell’istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli, riflette sul rapporto con la natura. «Aiutateci ad aiutarvi» delle classi 1B e 1C della media 8° Oriani-Diaz di Pozzuoli mette in luce il ruolo della comunità. «L’arte racconta Pozzuoli» del liceo Artistico Umberto Boccioni di Napoli usa l’espressione artistica per riflettere sul territorio.
Altri titoli come «Protezione civile in classe» o «SismaTok – la terra trema, noi no» hanno invece un taglio più didattico o narrativo, pensato per scuole medie e primarie di Bacoli, Quarto e Giugliano. Ognuno porta un punto di vista differente ma convergente sul vivere consapevole in un territorio ad alto rischio.
Lo studio che diventa dialogo, la paura trasfigurata in conoscenza e testimonianza, emergono da questi video prodotti nell’area dove la natura ribolle sotto la superficie, facendo della cultura uno strumento di difesa e comprensione.