Home Pagamento della quattordicesima pensionistica in arrivo a luglio con importi fino a 655 euro per alcuni beneficiari INPS

Pagamento della quattordicesima pensionistica in arrivo a luglio con importi fino a 655 euro per alcuni beneficiari INPS

La quattordicesima mensilità per i pensionati INPS sarà accreditata a luglio 2025, con importi variabili e tempistiche diverse a seconda dei requisiti anagrafici e reddituali.

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La quattordicesima INPS per i pensionati, con importi fino a 655 euro, sarà erogata tra giugno e dicembre 2025 in base a età, reddito e categoria, con pagamenti automatici e controlli reddituali. - Unita.tv

La quattordicesima mensilità destinata ai pensionati gestiti dall’INPS dovrebbe essere accreditata nel corso di luglio 2025, anche se le tempistiche variano a seconda dei casi. L’importo massimo previsto si avvicina ai 655 euro e interessa un gruppo definito di pensionati. I pagamenti, gestiti automaticamente dall’istituto, dipendono da requisiti anagrafici e reddituali specifici. L’assegno integrativo non viene corrisposto a tutti in modo uniforme: alcune categorie potrebbero riceverlo già alla fine di giugno, mentre altre vedranno il versamento slittare a dicembre.

Tempistiche variabili per l’erogazione della quattordicesima sulle pensioni INPS

La quattordicesima, prevista per i pensionati iscritti all’INPS, non segue un calendario unico. I primi accrediti, con data fissata al 30 giugno, riguardano soprattutto coloro che hanno compiuto 64 anni e sono iscritti alla gestione pubblica. A luglio viene erogata a chi rientra nella stessa fascia d’età ma appartiene agli ex lavoratori subordinati con un reddito compreso fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo sociale.

Per alcune categorie la somma arriva solo a dicembre: si tratta dei pensionati il cui pensionamento matura dopo il 1° luglio 2025 e che sono iscritti a fondi speciali come l’ex INPGI 1 o a sistemi integrati entrati in vigore successivamente. L’erogazione della quattordicesima è automatica e viene calcolata direttamente dal sistema in base ai requisiti rilevati.

Differenze nei requisiti e nelle categorie beneficiarie della quattordicesima

I beneficiari della quattordicesima devono rispettare alcuni requisiti anagrafici e reddituali precisi. I 64 anni sono un limite minimo per accedere all’indennità, ma il trattamento varia in base alla gestione cui si appartiene. La gestione pubblica riceve il primo pagamento anticipato rispetto agli altri fondi previdenziali.

L’importo tende a variare da pensionato a pensionato perché dipende dalla fascia di reddito. Per quelli che rientrano nella fascia da 1,5 a 2 volte il trattamento minimo, l’INPS eroga una somma corrispondente all’indennità integrativa. Chi ha redditi più bassi potrebbe avere diritto a una quattordicesima più elevata, mentre chi supera certi limiti non la riceve.

I fondi speciali come l’ex INPGI 1 applicano regole diverse e prevedono l’erogazione in mesi successivi come dicembre, in relazione anche alla data di maturazione del diritto al pensionamento nei mesi successivi all’estate 2025.

Modalità di erogazione, controlli e aggiornamenti dei dati reddituali

L’erogazione della quattordicesima avviene d’ufficio tramite processi automatici interni all’INPS, senza necessità di istanze da parte dei pensionati. Il sistema calcola gli accrediti attribuendo la somma in busta paga secondo i parametri reddituali. Questo vale sia per chi riceve la quattordicesima da tempo, sia per chi la ottiene per la prima volta.

Chi si vede riconosciuta l’indennità per la prima volta deve fornire tutti i redditi percepiti nell’anno precedente, affinché l’INPS verifichi la sussistenza delle condizioni. I pensionati che la ricevono da anni devono comunicare cambiamenti nei redditi al casellario previdenziale. Nel caso in cui non siano segnalate variazioni, l’ente valuta la situazione sulla base dei dati già presenti.

Se in qualche caso l’accredito non arriva anche quando il beneficiario è convinto di averne diritto, può avanzare richiesta di ricostituzione all’INPS. Gli uffici verificano quindi la situazione reddituale e le condizioni anagrafiche prima di procedere all’erogazione.

Le richieste di interventi per le pensioni di ex precari e i nuovi scenari nella riforma 2025

Nel contesto della riforma pensioni 2025, alcune organizzazioni sindacali come CISL FP e CSA-CISAL stanno sollecitando misure specifiche per gli ex lavoratori precari. Questi gruppi chiedono interventi mirati a garantire condizioni più favorevoli in rapporto a pensioni e integrazioni come la quattordicesima.

Le proteste e le richieste riguardano soprattutto la revisione delle soglie di reddito e l’accesso più facile agli assegni integrativi, specie per chi ha avuto una carriera lavorativa frammentata o irregolare. Anche la CUB ha manifestato attenzione sull’entità degli importi, con appelli rivolti alle istituzioni per una revisione in chiave più equa.

Questi temi affiorano proprio mentre l’INPS procede ai calcoli e alle erogazioni della quattordicesima nel 2025, confermando come la questione pensionistica resti centrale nella cronaca e nel dibattito politico-sociale del paese. Le prossime settimane saranno decisive per valutare se le istanze sollevate troveranno ascolto concreto nei prossimi provvedimenti legislativi.