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Il software delta e l’intelligenza artificiale che stanno cambiando la guerra in ucraina nel 2025

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Negli ultimi anni, il conflitto in ucraina ha visto un’accelerazione senza precedenti nell’adozione di tecnologie digitali e sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Tra questi, Delta si è affermato come uno strumento chiave per le forze armate ucraine. Nato da iniziative locali e sviluppato con un approccio pratico sul campo, questo software di situational awareness offre una visione tattica in tempo reale del fronte, migliorando la capacità decisionale degli ufficiali. L’integrazione con reti civili e militari e l’uso crescente dell’intelligenza artificiale rappresentano oggi una nuova frontiera della guerra moderna.

Delta: un’interfaccia digitale per la gestione tattica del fronte

Nel 2023, su impulso del ministro della difesa Oleksii Reznikov, Delta è stato adottato ufficialmente dalle forze di difesa ucraine come sistema centrale per il monitoraggio operativo sul campo. Il software presenta una mappa interattiva simile a quella dei videogiochi strategici real time strategy , dove ogni livello della catena di comando può visualizzare dati aggiornati istantaneamente. Questa caratteristica consente agli ufficiali intermedi e superiori di avere sempre sotto controllo la situazione tattica.

Delta non nasce come prodotto commerciale ma da un progetto volontario avviato nel 2016 dal gruppo Aerozvidka impegnato nella difesa del Donbass. La sua evoluzione si basa sui feedback diretti dei soldati al fronte che hanno contribuito a migliorare costantemente funzionalità come streaming video dagli UAV o videocamere fisse, chat sicure per comunicazioni riservate e strumenti integrati per pianificare operazioni militari complesse.

La presentazione alla NATO NC3O nel 2022 ha aperto le porte all’interoperabilità con i sistemi dell’alleanza atlantica: durante gli esercizi CWIX del 2024 sono stati testati collegamenti diretti tra Delta e piattaforme NATO, rafforzando così i legami tecnologici tra ucraina ed Europa occidentale. Al momento almeno uno Stato membro sta valutando l’acquisto diretto del software.

Reti digitali civili-militari: il cuore pulsante delle informazioni belliche

Alla base dell’efficacia di Delta c’è la rete sempre più estesa di sensori distribuiti lungo tutto il teatro operativo ucraino. Questi dispositivi raccolgono dati ambientali ed eventi bellici che vengono trasmessi attraverso connessioni ad alta velocità verso centri decisionali avanzati. Questo modello rientra nella dottrina definita network centric warfare ovvero “guerra centrata sulle reti”.

Le fonti informativi non sono solo militari ma anche civili: telecamere pubbliche o private installate nelle città vicine al fronte contribuiscono alla raccolta dati open source intelligence . I social network diventano così piattaforme indirette dove raccogliere informazioni verificate grazie alle immagini o ai video postati dai cittadini stessi.

Questa rete mista crea una maglia fitta capace di coprire tutti i domini dello scontro moderno – terra, aria, mare, spazio, cyber – permettendo alle forze armate ucraine di reagire rapidamente a minacce emergenti grazie a flussi continui d’informazioni aggiornate in tempo reale.

Il ruolo umano resta centrale: operatori specializzati analizzano i dati grezzi trasformandoli in ordini precisi da eseguire sul campo; senza questa mediazione rischierebbero sovraccarico cognitivo dovuto all’eccesso d’informazioni disponibili simultaneamente.

Intelligenza artificiale al servizio dell’intelligence militare

L’enorme quantità d’informazioni generate dalla rete richiede strumenti capaci non solo di raccoglierle ma anche elaborarle velocemente; qui entra in gioco l’intelligenza artificiale integrata nei sistemi come Delta. Questa tecnologia supera limiti umani nel trattamento dei dati complessi provenienti da fonti diverse quali satelliti, droni, sensori acustici, videocamere fisse o intercettazioni testuali.

Un esempio concreto è Zvook, sistema sviluppato insieme alla startup Respeecher, specializzato nell’analisi sonora delle minacce aeree invisibili ai radar tradizionali. Utilizza microfoni ad alta precisione associati a specchi acustici curvi capaci concentrare onde sonore. Zvook riconosce missili, droni o altri velivoli entro un raggio fino quasi sette chilometri, inviando segnali accurati direttamente al software Delta entro pochi secondi.

Questo tipo d’applicazione riduce costosi errori di identificazione aumentando efficacia delle contromisure antiaeree. Inoltre funziona silenziosamente senza emettere segnali rilevabili evitando così rischiosi contrattacchi elettronici nemici.

Parallelamente nei processi di ATR sistemi IA aiutano ad individuare bersagli reali distinguendoli da esche, camuffamenti ambientali. Montata su droni d’attacco, tecnologia ZIR identifica veicoli, fanteria, artiglieria blindati permettendo azioni autonome fino a tre chilometri dal punto iniziale.

Ecosistema tecnologico ucraino fra innovazione locale ed esigenze belliche

Delta, Zvook, ZIR condividono radici comuni: tutte nate dall’ingegno locale ucraino adattandosi rapidamente alle condizioni imposte dalla guerra iniziata nel 2014. Aerozvidka ha guidato lo sviluppo pionieristico supportando truppe con soluzioni fai-da-te basate su continue prove sul terreno.

L’industria tecnologica civile si è trasformata rapidamente includendo molte startup impegnate nello sviluppo rapido sia hardware sia software dedicato all’ambito militare. Questo dinamismo ha spinto governo, servizi segreti, ministero difesa, ministero affari interni, ministero trasformazione digitale a coordinarsi creando infrastrutture dedicate allo sviluppo accelerato delle tecnologie IA applicabili alla sicurezza nazionale.

Nonostante alcune strutture lavorino indipendentemente mantengono però forte spirito collaborativo valorizzando autonomia creativa tipica degli sviluppatori volontari coinvolti direttamente nelle operazioni sul campo.

Questa combinazione fra innovazione bottom-up volontaria ed esigenze strategiche nazionali rende unico questo modello produttivo rispetto ad altre esperienze internazionali più centralizzate oppure industrialmente consolidate.

Intelligenza artificiale fra opportunità operative e dilemmi etici nella guerra futura

Il caso ucraino illustra chiaramente come conflitti moderni hanno stimolato a rapidissima diffusione IA negli apparati militari soprattutto nei settori ISR, ATR, comando, controllo, supporto logistico, autonomizzazione armi robotiche.

Tre tendenze emergono nettamente: crescita continua integrazione IA; dipendenza fortemente condizionata dalle circostanze contingenti; necessità imprescindibile mantenimento supervisione umana nelle funzioni critiche decisionali evitando automatismi totali privi de controllo umano diretto.

Senza intervento umano infatti l’autonomia completa potrebbe far diventare l’IA attore strategico indipendente modificando profondamente equilibri deterrenza internazionale generando scenari pericolosi sotto profilo politico, morale, giuridico, etico.

Il dibattito globale confronta posizioni opposte: chi teme escalation incontrollabile causata dall’automazione totale contro chi ritiene tale evoluzione possa limitare distruzioni perdite umane rendendo guerre meno sanguinose.

In ogni caso nessuna tecnologia risolve autonomamente fenomeni multidimensionali e complessi quali pace, sicurezza, stabilità.

La sfida sarà regolare progresso e uso intelligente garantendo che società democratiche dettino regole prima che lo facciano altri attori meno trasparenti controllabili.

Gli sviluppi del conflitto in ucraina si configurano quindi come banco prova cruciale per capire quale sarà il volto della prossima guerra e forse anche quello della prossima pace mondiale.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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