Riccardo Cervi, ex centro della Nazionale italiana di basket e protagonista di nove stagioni in Serie A, ha intrapreso una nuova avventura imprenditoriale a Ostuni, dove ha aperto un trullo. Con una carriera costellata di successi e infortuni, Cervi ha deciso di lasciare il parquet per dedicarsi a un turismo di qualità in Puglia, un cambiamento che riflette la sua personalità non convenzionale e la sua passione per il fai-da-te.
La scelta di cambiare vita
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Cervi ha scelto di trasferirsi in un luogo che rispecchiasse il suo desiderio di tranquillità e natura. “Mi sono sempre detto che non avrei mai vissuto in una grande città”, ha dichiarato. La sua decisione di stabilirsi a Ostuni è stata influenzata dal clima mite e dal sole che caratterizza la zona, anche durante l’inverno. “A Brindisi, ogni volta che venivo, c’era un sole incredibile”, ha aggiunto. La sua vita ha preso una nuova direzione anche grazie all’incontro con la sua compagna pugliese, con cui ha condiviso l’idea di investire nel settore turistico.
Un trullo per il turismo di qualità
Cervi e la sua compagna hanno deciso di ristrutturare un trullo, puntando a creare una struttura che si distinguesse per comfort e bellezza. “Volevamo fare una struttura che spiccasse, con piscina e ogni tipo di comfort”, ha spiegato. L’ex giocatore ha messo in pratica le sue abilità manuali, cimentandosi in lavori di falegnameria, muratura ed elettricità, per garantire che ogni dettaglio fosse curato. “Ho imparato tanto dagli artigiani locali, gente che lavora la pietra da una vita”, ha detto, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e della tradizione artigianale.
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Riflessioni sulla carriera sportiva
Cervi ha avuto una carriera sportiva ricca di soddisfazioni, con quasi 1.700 punti segnati in Serie A e numerosi trofei. Tuttavia, non mancano i rimpianti. “Sono stato fisicamente davvero bene solo per pochi anni”, ha confessato, riflettendo su come gli infortuni abbiano influenzato la sua carriera. Nonostante ciò, è soddisfatto del percorso intrapreso e delle esperienze vissute. “Quando mi sono trovato in bei gruppi sono sempre stato il primo a fare lo scemo, ad andare in palestra”, ha ricordato con affetto.
Il basket italiano visto da lontano
Osservando il panorama del basket italiano dalla sua nuova vita, Cervi ha notato un cambiamento positivo. “Frizzante. Trapani prima, due neopromosse tra le prime otto”, ha commentato, evidenziando come il campionato stia evolvendo al di là del duopolio Milano-Virtus. Cervi ha anche accolto ex compagni di squadra nel suo trullo, dimostrando che il legame con il mondo del basket è ancora forte.
Nostalgia del parquet
Nonostante il suo nuovo percorso, Cervi ammette di sentire la mancanza del basket. “Ogni tanto sui social qualcuno posta una foto e la lacrimuccia scende”, ha rivelato, esprimendo un affetto nostalgico per i momenti condivisi con i compagni. Tuttavia, è chiaro che il suo focus è ora sul futuro e sul successo della sua nuova impresa. “Contro le schiacciate in faccia ho la polizza, facciamo il trullo“, ha concluso, mostrando il suo spirito positivo e la determinazione a costruire una nuova vita.