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Esplosione a torino nel quartiere lingotto, morto un uomo e cinque feriti: interventi in corso per la sicurezza della palazzina

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Un’esplosione nella notte tra domenica e lunedì ha sconvolto il quartiere Lingotto di Torino, provocando la morte di un uomo di 33 anni e il ferimento di altre cinque persone. I soccorsi sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza l’edificio interessato dall’evento, mentre le autorità indagano sulle cause dell’incidente. La vicenda si svolge in via Nizza 389, dove i danni strutturali richiedono attenzione immediata.

Intervento dei vigili del fuoco per stabilizzare la palazzina dopo l’esplosione

I vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza della palazzina colpita dall’esplosione. Le attività si concentrano soprattutto sul tetto e sui solai dell’edificio, punti critici che potrebbero cedere a causa delle sollecitazioni subite durante l’evento. L’obiettivo è prevenire ulteriori crolli che metterebbero a rischio sia gli abitanti degli altri piani sia i soccorritori presenti sul posto.

Insieme ai pompieri lavorano anche i tecnici dell’azienda responsabile della distribuzione del gas nella zona. Questi esperti stanno effettuando un sopralluogo accurato per verificare eventuali perdite o malfunzionamenti nell’impianto che possano aver scatenato l’esplosione. Il coordinamento tra squadre specializzate è fondamentale per garantire una gestione sicura e tempestiva della situazione.

L’intervento prosegue senza sosta da diverse ore, con turni alternati dei soccorritori impegnati nel controllo delle condizioni statiche dell’edificio danneggiato. Nel frattempo le autorità locali hanno predisposto misure precauzionali per tutelare gli abitanti degli edifici adiacenti.

Aggiornamenti sull’inchiesta: ipotesi omicidio colposo e indagini preliminari

La Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti relativo all’esplosione avvenuta nella notte tra domenica e lunedì in via Nizza 389. Al momento non risultano ipotesi precise di reato ma nelle prossime ore potrebbe essere formulata quella di omicidio colposo nei confronti dei responsabili da identificare.

Il sostituto procuratore Dionigi Tibone ha ricevuto i primi atti relativi all’indagine ed è al lavoro insieme agli investigatori per ricostruire quanto accaduto prima dello scoppio fatale che ha causato la morte del trentatreenne Jacopo Peretti.

Le fasi preliminari prevedono acquisizioni documentali dagli enti coinvolti come l’azienda distributrice del gas oltre alle testimonianze raccolte sul luogo dell’incidente dai residenti o passanti presenti quella notte.

Al momento non ci sono dettagli ufficialmente confermati sulle responsabilità specifiche ma gli accertamenti proseguiranno con rilievi tecnici approfonditi sugli impiantì presenti nell’alloggio interessato dalla deflagrazione.

Cause probabili dell’esplosione: fuga di gas o guasto tecnico all’impianto

L’esplosione si è verificata in un appartamento vuoto situato al quinto piano della palazzina danneggiata; questo dettaglio esclude temporaneamente incidentì legati alla presenza diretta delle persone nell’alloggio stesso durante lo scoppio.

Secondo le prime valutazioni degli esperti intervenuti sul posto, la pista più plausibile rimane una fuga accidentale di gas derivante da un malfunzionamento tecnico o da una rottura improvvisa delle tubature interne oppure esterne alla struttura edilizia stessa.

Questa ipotesi trova riscontro anche nelle modalità con cui si è sviluppata l’incendio successivo all’esplosione; infatti spesso questi eventi nascono proprio da dispersione incontrollata del combustibile gassoso accumulatosì negli ambientì chiusi prima d’incendere tutto improvvisamente al contatto con una scintilla o altra fonte d’accensione accidentale.

Gli specialistí stanno analizzando ogni componente impiantistica possibile, inclusa manutenzione pregressa, controllando se vi siano stati segnalazioni precedenti riguardo anomalie rilevate dai condomini.

Situazione sanitaria dei feriti ricoverati dopo lo scoppio

Delle cinque persone rimaste ferite nell’esplosione tre adultí hanno già ricevuto dimissione dagli ospedali dove erano stati portatí subito dopo il fatto. Restanò sotto osservazione due bambini trasportatí al Regina Margherita: una bambina dì sei anni tenuta sotto controllo medico senza particolari complicanze immediate, mentre il ragazzino dodicenne versa invece ancora in condizioni gravi.

Il giovane paziente si trova ricoveratò nel reparto dì terapia intensiva pediatrica con ustioni estese su circa il 35% della superficie corporea. Lo staff sanitario monitora costantemente le sue condizioni considerando la prognosi riservata data dalla gravità delle lesioni riportate dall’incidente.

Gli operatorì sanitari hanno sottolineatò come ogni giorno rappresenta passo importante verso eventuale miglioramento ma resta alta lattenzione sulla risposta clinica alle cure intensive somministrate finora. Le famiglie coinvolte attendono aggiornamenti continui dalle strutture mediche incaricate dal primo momento successivo allo scoppio drammatico avvenutò nella notte torinese.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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