Il ruolo dei data center è cresciuto enormemente negli ultimi anni, diventando centrali per la gestione dei dati e delle applicazioni digitali avanzate. La crescita di intelligenza artificiale, internet delle cose e digitalizzazione richiede infrastrutture in grado di sostenere carichi di lavoro molto elevati. Schneider electric ha sviluppato tecnologie specifiche per affrontare le criticità legate all’alimentazione energetica e alla gestione termica dei data center moderni, rispondendo a esigenze che superano il megawatt di potenza.
La centralità dei data center nelle infrastrutture digitali
I data center sono alla base del funzionamento di molte applicazioni e servizi digitali essenziali, soprattutto quelli basati su cloud computing, big data e intelligenza artificiale. Sono veri e propri hub in cui si concentrano enormi quantità di dati e processi di calcolo intensivi, elementi indispensabili per l’innovazione tecnologica attuale.
L’aumento della domanda di calcolo spinge le strutture a gestire energie e sistemi di raffreddamento sempre più sofisticati. Il progresso tecnologico, quindi, si lega in modo stretto all’efficienza e alla capacità dei data center di reggere carichi di lavoro ad alta densità. Queste strutture devono evitare problemi termici che potrebbero rallentare o compromettere l’operatività, oltre a garantire connettività e affidabilità continue.
Nel tempo i data center hanno visto una trasformazione significativa, specialmente per supportare cluster di intelligenza artificiale che richiedono infrastrutture molto più potenti rispetto al passato. L’attenzione è puntata non solo sulla capacità computazionale, ma anche sulla sostenibilità e scalabilità delle soluzioni adottate.
Le sfide della potenza e del raffreddamento nel data center contemporaneo
L’aumento della potenza richiesta per alimentare applicazioni complesse come l’IA ha reso imprescindibile adottare nuove soluzioni per il raffreddamento e la distribuzione dell’energia. Schneider electric ha introdotto il sistema prefabbricato modulare EcoStruxure pod, capace di gestire carichi elettrici oltre il megawatt, progettato per ambienti in cui la densità di potenza supera le capacità tradizionali.
Raffreddamento a liquido per la gestione termica
Il raffreddamento a liquido rappresenta un elemento chiave per mitigare l’accumulo di calore nelle componenti più critiche. Il sistema Motivair by Schneider electric consente di raffreddare i rack dei server direttamente tramite liquido, riducendo il rischio di surriscaldamento e migliorando l’efficienza energetica complessiva. Questo tipo di soluzione è particolarmente adatto ai data center ad altissima densità, dove i tradizionali sistemi di raffreddamento ad aria non bastano.
I moduli prefabbricati permettono un’installazione più veloce e flessibile rispetto alle configurazioni tradizionali, offrendo anche la possibilità di espandere l’infrastruttura in base alle esigenze specifiche di potenza e gestione termica.
Nuove architetture per rispondere a carichi di lavoro dinamici
Secondo himanshu prasad, vicepresidente senior di ecoStruxure IT di Schneider electric, la crescente potenza richiesta da cluster di intelligenza artificiale crea “colli di bottiglia” che impongono un ripensamento complessivo delle architetture data center.
Le soluzioni proposte puntano a gestire non solo i picchi di potenza elevata, ma anche i profili termici variabili e complessi. L’obiettivo è fornire infrastrutture modulari, facilmente scalabili e con tempi di implementazione rapidi. Queste risposte tecniche devono funzionare in modo efficiente, riducendo impatti ambientali e consumi energetici inutili.
Schneider electric ha indicato come il suo ecosistema EcoStruxure, concepito per supportare piattaforme Nvidia, integri diverse funzioni per rispondere a queste esigenze. La collaborazione con tecnologie avanzate favorisce la realizzazione di sistemi che mantengono prestazioni elevate anche in condizioni di carichi di lavoro estremi.
Evoluzioni nei sistemi di alimentazione e rack per data center
L’espansione delle capacità di calcolo ha richiesto anche revisioni nei sistemi di alimentazione elettrica. Le nuove unità NetShelter Rack PDU Advanced sono progettate per sostenere server con consumi elevati tipici di carichi AI. Offrono circuiti dedicati e strumenti intelligenti che monitorano in tempo reale la distribuzione dell’energia, segnalando anomalie e ottimizzando il funzionamento.
Anche l’Open Compute Project ha un ruolo importante nel cambiamento dei data center. I rack progettati secondo gli standard OCP possono essere configurati e modificati su misura per specifici ambienti, offrendo alle aziende maggiore libertà di adattamento alle proprie esigenze. Queste soluzioni supportano architetture come Nvidia MGX, pensate per calcoli ad alta densità.
Schneider electric sottolinea che la combinazione di questi sistemi consente di realizzare data center modulari, scalabili per dimensione senza sacrificare l’efficienza energetica o la gestione termica.
Sviluppo delle reti resilienti e edge computing in italia
Il mercato italiano dei data center sta vivendo un momento di attenzione grazie anche allo sviluppo del 5G e alla crescita dei dispositivi connessi. Basse latenze e localizzazione dei dati vicino agli utenti finali sono diventate prioritarie per molte imprese.
Massimo sarmi, presidente di Asstel, ha ricordato durante l’evento “Innovazione territoriale – data center e servizi per una visione metropolitana di sviluppo”, come l’edge computing rappresenti una direzione chiave per migliorare la gestione del traffico dati. Spostare i data center in aree meno urbanizzate contribuisce a snellire l’infrastruttura, creando servizi più rapidi e stabili.
Per accompagnare questa crescita serve un sostegno concreto da parte delle istituzioni. Politiche che facilitino l’accesso all’energia e snelliscano le procedure burocratiche sono indispensabili. Un’alimentazione continua e affidabile diventa fondamentale per mantenere elevati standard di servizio.
La collaborazione fra pubblico e privato può creare un ambiente favorevole allo sviluppo, con infrastrutture più sicure, efficienti e anche attente all’impatto ambientale. Gli interventi coordinati riguardano tanto i requisiti normativi quanto l’approvvigionamento energetico e la diffusione delle tecnologie.