L’intelligenza artificiale sta modificando tanti aspetti della vita quotidiana, dal lavoro più tradizionale fino ai servizi pubblici e alle imprese. A Ivrea, mercoledì 18 giugno 2025, si è tenuto un convegno importante per discutere proprio questo cambiamento, focalizzandosi sulla relazione tra IA, persone e territori, e su come queste innovazioni influenzano le aziende locali e la comunità.
Il convegno “sguardi sull’intelligenza artificiale”: un momento di dialogo e riflessione
L’evento promosso da Confindustria Canavese e organizzato dal Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese, in collaborazione con Fondazione Piemonte Innova, ha rappresentato un’occasione per mettere in luce i diversi impatti dell’intelligenza artificiale nella nostra regione. Il convegno ha raccolto esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali che si sono confrontati sulle sfide e opportunità legate alla transizione digitale. L’obiettivo era capire come l’IA cambi la vita quotidiana, il modo di lavorare e la forza competitiva delle imprese, sottolineando il ruolo centrale dei territori nel percorso di innovazione.
Durante il pomeriggio sono emersi esempi concreti di applicazioni tecnologiche, ma anche riflessioni importanti sulle implicazioni etiche e sociali di questa trasformazione. La scelta della location nella sede di Confindustria Canavese ha inoltre sottolineato l’attenzione verso le realtà produttive locali e la possibilità di fare sistema tra istituzioni e imprese per affrontare le sfide digitali.
Il ruolo delle donne e l’etica nell’intelligenza artificiale
Nella prima parte del convegno, alcuni interventi hanno puntato sull’importanza di rendere la tecnologia accessibile e inclusiva, con un’attenzione particolare al contributo femminile. Fiorenza Succu e Luna Bianchi hanno evidenziato la necessità di accompagnare le piccole e medie imprese attraverso percorsi che considerino non solo la tecnologia ma anche l’impatto sociale, analizzando aspetti come il Social Return of Investment, che misura i benefici etici e sociali prodotti dall’adozione dell’IA.
Shalini Kurapati ha spiegato che il potenziale dell’intelligenza artificiale dipende molto dai dati su cui si basa: qualità e rappresentatività di questi determinano l’efficacia degli algoritmi, abbattendo l’idea che le macchine siano autonomamente “intelligenti”. In questo modo si sgretolano false aspettative e si evidenzia quanto la tecnologia rifletta invece limiti e bias umani.
Monica Cerutti ha fatto emergere come l’IA rischi di accentuare forme di disuguaglianza già esistenti, ma può anche diventare uno strumento per colmarle se si adottano strategie per garantire inclusione, partendo dalla valorizzazione della presenza femminile nel settore tecnologico. L’esperienza di Mattia Puleo ha mostrato invece come l’IA stia modificando il mondo artistico, ad esempio grazie al voice-cloning usato nel doppiaggio, dimostrando un impatto che non interessa solo settori scientifici o industriali, ma anche creativi e culturali.
IA e imprese: applicazioni pratiche e scenari futuri per il Canavese
La seconda tavola rotonda si è concentrata sulle imprese e le applicazioni reali dell’intelligenza artificiale nelle attività produttive e di servizio. Elena Caffarena ha messo in evidenza la necessità crescente di formazione continua per i lavoratori, soprattutto riguardo al “prompting” cioè il modo migliore di interagire con le macchine intelligenti, e alla gestione del personale con strumenti di IA.
Luigi Vercellino ha presentato alcuni progetti avviati nella sanità pubblica canavesana, come l’uso di modelli predittivi per monitorare le malattie croniche e la creazione automatica di referti medici, anticipando così miglioramenti in efficienza e capacità di cura sul territorio.
Francesca De Finis ha descritto come l’intelligenza artificiale venga utilizzata per creare esperienze culturali su misura in applicazioni digitali, un esempio di utilizzo innovativo fuori dagli usuali ambiti industriali.
Il progetto Urban Genius presentato da Daniele Alberto Giangravè offre invece una piattaforma per gestire i dati delle città, aiutando la pubblica amministrazione a prendere decisioni basate su informazioni precise e aggiornate, in particolare sul tema della gestione urbana e dei servizi pubblici.
Infine, l’intervento di Valerio Dagna ha illustrato un caso pratico nel turismo: l’app Camper Online usa l’IA per gestire recensioni dei clienti, elaborandole in modo da fornire indicazioni più affidabili e personalizzate al viaggiatore.
Il convegno ha messo in evidenza come l’intelligenza artificiale stia già permeando settori diversi, con ricadute dirette sul territorio, sulle imprese e sulle persone. Il dialogo ha mostrato anche la necessità di accompagnare questo processo senza dimenticare le implicazioni umane, sociali ed etiche della tecnologia. Questi temi, affrontati in Canavese, rappresentano un tassello importante della sfida digitale in corso in molte realtà italiane.