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Apple valuta l’uso di intelligenza artificiale di OpenAI e Anthropic per migliorare Siri nel 2026

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Apple sta considerando un cambiamento significativo nel modo in cui sviluppa il suo assistente vocale Siri. La multinazionale californiana, nota per la sua attenzione alla tecnologia interna, potrebbe integrare modelli di intelligenza artificiale sviluppati da aziende esterne come OpenAI e Anthropic. Questa mossa rappresenterebbe una svolta rispetto alla strategia attuale, che si basa principalmente su soluzioni proprietarie.

La nuova direzione di Apple verso modelli esterni per Siri

Secondo fonti vicine al progetto, Apple ha avviato colloqui con OpenAI e Anthropic per valutare l’utilizzo dei loro modelli linguistici avanzati all’interno dell’assistente digitale Siri. Questi modelli sono noti come Large Language Models e sono progettati per comprendere e generare testo in modo naturale ed efficace. Cupertino ha chiesto a queste società di testare versioni personalizzate dei loro sistemi che possano operare sulla propria infrastruttura cloud.

Attualmente Siri utilizza tecnologie interne basate su Apple Foundation Models, un sistema sviluppato internamente che alimenta molte funzionalità legate all’intelligenza artificiale generativa. L’adozione temporanea o parziale dei sistemi Claude o ChatGPT segnerebbe un cambiamento rilevante nella filosofia aziendale: da una totale autonomia nello sviluppo tecnologico a una possibile collaborazione con realtà esterne più specializzate in IA generativa.

Le implicazioni del passaggio ai modelli linguistici esterni

L’interesse verso i sistemi sviluppati da OpenAI e Anthropic arriva in un momento cruciale: l’intelligenza artificiale generativa sta diventando uno degli ambiti più importanti nel campo tecnologico degli ultimi anni. Per Apple questo significa dover competere con aziende che hanno investito molto tempo e risorse nello sviluppo di questi strumenti.

Finora Siri si è limitato a utilizzare ChatGPT solo per rispondere ad alcune domande web-based ma senza integrarne direttamente i meccanismi principali nell’assistente vocale stesso. Se la scelta ricadesse sui nuovi LLM esterni, ciò comporterebbe una revisione profonda del funzionamento interno dell’assistente digitale più diffuso sugli smartphone Apple.

Questa possibile inversione potrebbe anche riflettere difficoltà incontrate dal team interno nello sviluppo rapido ed efficace delle capacità conversazionali avanzate richieste dagli utenti moderni abituati alle performance offerte da concorrenti come Google Assistant o Amazon Alexa.

Lo stato attuale dello sviluppo interno e le prospettive future

Nonostante i contatti con fornitori terzi siano già avviati, Apple non ha ancora preso decisioni definitive sull’adozione dei modelli AI esterni nei suoi prodotti futuri. Il progetto denominato “LLM Siri” continua infatti il suo percorso di sviluppo all’interno dell’azienda stessa.

Questo lavoro parallelo dimostra quanto Cupertino voglia mantenere il controllo sulle tecnologie chiave pur esplorando soluzioni alternative quando necessario. L’obiettivo rimane quello di presentare entro il 2026 una versione aggiornata del proprio assistente vocale capace di competere sul mercato globale grazie a funzionalità avanzate supportate dall’intelligenza artificiale generativa.

Riflessioni sul futuro di Siri

Il confronto tra approcci interni ed esterni sarà decisivo nei prossimi mesi; solo allora si potrà capire se Apple riuscirà a conciliare autonomia tecnica con la necessità pratica di offrire agli utenti strumenti sempre più performanti nel dialogo digitale quotidiano su dispositivi mobili e non solo.

“Questo potrebbe segnare un nuovo capitolo nello sviluppo di assistenti digitali, bilanciando innovazione e controllo proprietario” afferma un esperto del settore.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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