Simone inzaghi e l’inter: la finale di champions tra sogno e consapevolezza dopo istanbul
L’Inter, guidata da Simone Inzaghi, si prepara a affrontare il Paris Saint Germain nella finale di Champions League a Monaco, con il futuro del tecnico in bilico dopo la partita.

La finale di Champions League 2025 vedrà l’Inter, guidata da Simone Inzaghi, sfidare il Paris Saint Germain a Monaco, con il tecnico che punta a riscattare la delusione del 2023 e il suo futuro in nerazzurro ancora da decidere dopo il match. - Unita.tv
La finale di Champions League del 2025 porta l’Inter e Simone inzaghi a Monaco, dove il tecnico e i suoi giocatori cercheranno di riscattare la delusione del 2023. La squadra ha messo da parte le difficoltà dell’ultimo campionato e si presenta pronta ad affrontare il Paris Saint Germain con determinazione e strategia. Al centro dell’attenzione, oltre alla partita, il futuro di inzaghi sulla panchina nerazzurra, con decisioni che potrebbero arrivare subito dopo il match.
La strategia per battere il paris saint germain: forza, tecnica e attenzione ai dettagli
Simone inzaghi ha spiegato che l’approccio alla finale punterà sulla solidità tecnica e sulla capacità di gestire il possesso palla, per limitare il contributo del Psg che si distingue per qualità individuali e gioco corale. Il piano prevede una forte aggressione e lucidità durante tutto l’incontro, caratteristiche necessarie per mantenere il controllo e sfruttare eventuali errori dell’avversario.
L’allenatore ha confermato che Pavard, recuperato, sarà presumibilmente in campo fin dall’inizio, vista la sua importanza per la difesa e l’equilibrio della squadra. La preparazione ha portato grande attenzione ai particolari, in modo da non lasciare nulla al caso contro una compagine che ha superato avversari di livello in questo torneo. Le scelte sui titolari non sono ancora definitive, ma inzaghi dispone di tutti i suoi uomini per decisioni dell’ultimo minuto.
Leggi anche:
Inzaghi e il sogno della champions: la rivincita dopo istanbul
Simone inzaghi ha coltivato il sogno di vincere la Champions League fin da ragazzo, e questa finale rappresenta per lui l’occasione di portare finalmente la coppa a Milano. Il tecnico ha confessato che la finale persa contro il Manchester City nel 2023, in quella partita spesso ricordata come “lo smacco di istanbul”, è ancora viva nella sua mente. Ma adesso l’Inter è cambiata. L’allenatore evidenzia come la preparazione sia stata molto diversa rispetto a due anni fa, con una cura maggiore dei dettagli e una squadra quasi sempre al completo, fatto che non accadeva nel passato.
Gli infortuni e le assenze avevano complicato il cammino del club, ma stavolta inzaghi può contare su una rosa completa, con giocatori scelti apposta per competere ad alti livelli. Questa disponibilità di elementi è un elemento fondamentale per affrontare il Psg, che resta un avversario temibile e molto tecnico. La consapevolezza acquisita durante questa stagione ha messo nei nerazzurri una nuova fiducia, sostenuta dal lavoro quotidiano e dall’esperienza accumulata.
Il domani di inzaghi all’inter: decisioni sul suo futuro sospese alla finale di monaco
Alla vigilia della partita, simone inzaghi ha affrontato anche il discorso relativo al proprio futuro. Le parole dell’allenatore lasciano intendere che la decisione di restare o meno a Milano dipenderà dal risultato e dall’incontro con la società, previsto subito dopo la finale. Inzaghi ha ribadito di sentirsi a casa all’Inter, dove si trova bene e dispone di tutto il necessario per raggiungere importanti obiettivi.
Il tecnico ha però chiarito che la scelta sarà dettata da ciò che sarà meglio per il club. L’esito della finale assume quindi un peso decisivo, non solo sul piano sportivo, ma anche per la gestione della panchina nerazzurra. L’attaccamento di inzaghi alla squadra è evidente, ma è chiaro che la società valuterà il progetto futuro basandosi anche su questa partita così importante.
La presentazione dei leader nerazzurri: lautaro martinez e niccolò barella in prima linea
Accanto a simone inzaghi in conferenza stampa il capitano Lautaro Martinez e il vice capitano Niccolò Barella hanno ribadito il loro impegno massimo per regalare la coppa all’Inter e alla città di Milano. Lautaro non ha nascosto l’emozione nel definire questo traguardo un sogno coltivato da sempre, mentre Barella ha scherzato con leggerezza sul portiere Psg Donnarumma, con cui ha un rapporto di amicizia.
La determinazione dei leader della squadra fa da traino all’Inter intera. Lautaro ha riconosciuto l’affetto e l’orgoglio di giocare per questo club, promettendo di dare tutto sulla field. Barella ha espresso fiducia nella squadra e nella preparazione fatta, sottolineando la serietà degli allenamenti e la voglia di far bene. Questi segnali sono importanti nel momento decisivo di una stagione così intensa.
Formazione probabile e presenze di rilievo durante la rifinitura pre-finale
Nella seduta di rifinitura prima della gara, inzaghi ha testato la formazione che dovrebbe scendere in campo a Monaco. La difesa sarà composta da Pavard, Acerbi e Bastoni, con Sommer tra i pali. Le fasce dovrebbero essere presidiate da Dumfries e Dimarco, mentre a centrocampo sulla mediana agiranno Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. In avanti la coppia formatasi tra Lautaro Martinez e Thuram.
Il carico emotivo e la mentalità della squadra: determinati ma senza ossessione
In vista della finale la tensione è alta, ma inzaghi ha voluto sottolineare che la squadra si presenta a questo appuntamento senza ossessione. L’obiettivo è affrontare la gara con una mente libera, pronta ad adattarsi agli eventi del campo senza farsi schiacciare dalla pressione. La mentalità della squadra è quella di sfruttare ogni occasione con sangue freddo e collaborazione in campo.
Questa serenità nasce anche da un gruppo di giocatori esperti, alcuni campioni del mondo e d’Europa, che hanno raccolto significative esperienze nelle competizioni più importanti. Il tecnico ha fatto sapere che prima del fischio d’inizio si confronterà con i suoi giocatori, ma non ha ancora deciso cosa dirà. L’importante sarà farli giocare liberi, consapevoli che le partite di questo livello si decidono spesso su episodi.
Alla rifinitura ha partecipato anche il presidente del senato, Ignazio La Russa, accompagnato dal figlio Geronimo. Il momento di confronto con il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, e i rappresentanti della società Oaktree ha richiamato l’attenzione sui legami tra politica e sport anche in queste occasioni. Questi incontri testimoniano l’interesse e il sostegno che circondano uno dei momenti più importanti per il club nerazzurro.