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la coppa del mondo per club impone cambi al calendario della liga, la posizione di javier tebas

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L'introduzione della Coppa del Mondo per club crea tensioni tra la Liga e gli organizzatori internazionali, con Javier Tebas che denuncia la mancanza di consultazione e i problemi nel calendario e nei diritti dei giocatori. - Unita.tv
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L’introduzione della coppa del mondo per club sta creando tensioni tra le leghe nazionali e gli organizzatori internazionali. In particolare la liga, il massimo campionato spagnolo, si trova a dover rivedere il proprio calendario a causa di questa nuova competizione. A esprimere nettamente il dissenso è stato javier tebas, presidente della liga, durante un dibattito a bruxelles sul futuro del calcio europeo.

Posizione di javier tebas sulla coppa del mondo per club

Javier tebas ha definito l’introduzione della coppa del mondo per club una decisione imposta senza consultare le leghe nazionali interessate. Ha spiegato che questa nuova competizione è stata inserita nel calendario internazionale senza alcun coordinamento con i campionati nazionali, creando un problema serio per la programmazione delle partite. La gestione centralizzata, a detta di tebas, ignora le esigenze specifiche dei campionati locali e rischia di compromettere lo svolgimento regolare della stagione.

Il presidente della liga ha sottolineato come questo approccio imposto obblighi le leghe a dover rimodulare le proprie partite per adattarsi alla nuova competizione internazionale. Questa forzatura crea disagi ai club, agli atleti e ai tifosi, che vedono modificati i calendari con breve preavviso. Tebas ha quindi rimarcato il disagio per un processo decisionale che non riflette una collaborazione tra le varie entità calcistiche ma piuttosto una imposizione dall’alto, che mina l’autonomia delle leghe nazionali.

Effetti sul campionato nazionale

La necessità di modificare il calendario non è solo una questione organizzativa, ma tocca anche aspetti contrattuali fondamentali. Javier tebas ha ricordato che in spagna esiste un contratto collettivo che regola il lavoro dei calciatori, con un sindacato che tutela le condizioni degli atleti. Tale contratto prevede una pausa obbligatoria di tre settimane durante la stagione, ed è un punto non negoziabile per la liga.

La nuova competizione rischia di comprimere o sovrapporsi a questi periodi di pausa, aggravando la gestione degli impegni sportivi e mettendo sotto pressione la salute e il benessere dei giocatori. Tebas ha ribadito che la lega intende rispettare l’accordo con il sindacato e dunque non accetterà modifiche che limitino i diritti dei calciatori. Questo porta a una situazione delicata: da una parte la volontà di partecipare alla coppa del mondo per club, dall’altra la necessità di tutelare i tempi di riposo previsti.

Il presidente ha sottolineato che al momento le partite della liga potrebbero essere spostate proprio per fare spazio alla nuova gara internazionale. Ma questo trasferimento di date non è gradito, genera insicurezza e incertezze che si riflettono sulla produzione sportiva e sull’organizzazione delle società. Il nodo principale rimane la mancanza di un dialogo strutturato e condiviso in grado di coniugare gli interessi internazionali con le esigenze locali.

Dibattito a bruxelles e le istituzioni europee

L’intervento di javier tebas è avvenuto durante l’appuntamento “dove sta andando il calcio?”, organizzato a bruxelles dall’eurodeputata carolina morace. L’evento ha riunito diversi protagonisti del calcio per discutere delle trasformazioni in corso nel movimento calcistico, in particolare quelle legate alle nuove competizioni internazionali e all’impatto sulle leghe nazionali.

In questo contesto, la critica di tebas si colloca in un confronto più ampio sulle modalità con cui le istituzioni europee e i club si stanno adattando ai cambiamenti imposti da fifa e uefa. L’eurodeputata morace ha sollevato la questione della governance del calcio, evidenziando l’importanza di regole trasparenti e di una maggiore partecipazione delle leghe nell’organizzazione degli eventi sportivi.

Impatti per tifosi e organizzazione sportiva

La discussione ha messo in evidenza come questa mancanza di coordinamento danneggi non solo il calcio locale, ma anche i tifosi, che si trovano di fronte a calendari che cambiano in modo imprevedibile. Il caso della liga, rappresentato da tebas, è solo uno degli scenari in cui la ripartizione delle competizioni internazionali e nazionali deve trovare un nuovo equilibrio capace di rispettare tempi, diritti e aspettative di tutti gli attori coinvolti.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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