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Italia meno sedentaria: i dati istat 2024 rivelano una crescita nella pratica sportiva su tutto il territorio nazionale

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L’ultimo rapporto Istat sulla pratica sportiva in italia mostra un calo della popolazione sedentaria, passando dal 35% del 2023 al 32,8% nel 2024. Questi dati sono stati presentati durante un evento al Foro Italico di roma, alla presenza delle principali figure istituzionali legate allo sport e alla salute pubblica. Il dato segna un passo avanti nella diffusione dell’attività fisica tra gli italiani e apre nuove riflessioni sul ruolo dello sport come strumento di benessere sociale.

La presentazione dei dati istat sulla pratica sportiva a roma

Il rapporto Istat del 2024 è stato illustrato presso le piscine del Foro Italico, luogo simbolo dello sport italiano. All’incontro hanno partecipato il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi, i presidenti del Coni e Cip Luciano Buonfiglio e Giunio De Sanctis, oltre all’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris. L’evento ha visto anche la presenza dei vertici degli istituti statistici nazionali: Francesco Maria Chelli per l’Istat e Beniamino Quintieri per l’Ics.

Durante la conferenza sono stati evidenziati i progressi compiuti dagli italiani nell’adottare uno stile di vita più attivo rispetto agli anni precedenti. Il calo della quota di persone che non praticano alcuna attività fisica rappresenta un indicatore positivo sia sotto il profilo sanitario sia sociale. La scelta della location – le storiche piscine romane – ha sottolineato l’importanza degli impianti pubblici nello sviluppo delle opportunità sportive sul territorio.

Il significato dei numeri per ministero dello sport e istituzioni sportive

Andrea Abodi ha commentato con attenzione i risultati emersi dal rapporto Istat affermando che si tratta “di uno strumento incredibile” per monitorare lo stato dell’attività motoria in italia. Secondo il ministro è fondamentale lavorare su due fronti paralleli: da una parte migliorare le performance agonistiche italiane nei grandi eventi internazionali; dall’altra valorizzare lo sport come mezzo efficace per migliorare la qualità della vita quotidiana dei cittadini.

Abodi ha ricordato che l’Italia dispone oggi di una struttura unica al mondo che mette insieme Coni, Cip e Sport e Salute; questa rete consente interventi coordinati sia nel campo competitivo sia in quello sociale-recreativo. La riduzione della sedentarietà deve accompagnarsi quindi a politiche capaci di sostenere ambedue queste dimensioni senza trascurarne nessuna.

Analisi dettagliata della diminuzione della sedentarietà tra gli italiani

I dati Istat mostrano come nel corso dell’ultimo anno si sia registrata una diminuzione significativa delle persone inattive fisicamente, quelle cioè che non svolgono alcuna attività motoria regolare. Nel dettaglio questa quota si è ridotta dal 35% rilevata nel 2023 al valore attuale del 32,8%. Questo significa che quasi due milioni di italiani hanno cambiato abitudini scegliendo forme diverse di movimento o allenamento.

La riduzione interessa tutte le fasce d’età ma con particolare incidenza nei giovani adulti, dove iniziative scolastiche o promozioni territorialmente mirate sembrano aver avuto effetto concreto. Anche nelle donne, storicamente meno coinvolte nello sport rispetto agli uomini, si registra un incremento degli impegni dedicati all’attività fisica.

Le discipline privilegiate restano quelle tradizionalmente più diffuse come corsa, nuoto, ciclismo ma cresce anche l’interesse verso attività outdoor o sportive alternative legate a benessere psicofisico. Importante inoltre sottolineare come siano aumentati gli investimenti pubblici finalizzati a migliorare strutture sportive comunali accessibili gratuitamente o a basso costo.

Ruolo strategico delle istituzioni nella promozione dello sport popolare

Il modello organizzativo italiano rappresenta oggi un caso raro in cui enti diversi collaborano apertamente senza sovrapposizioni inutili e conflitti interni evidenti. Con la guida politica affidata ad Andrea Abodi questo sistema punta ad ampliare ulteriormente la base degli utenti coinvolti nelle attività motorie.

Oltre ai grandi eventi internazionali ai quali partecipa con successo lo staff azzurro sotto egida Coni-Cip-Sport & Salute viene posta grande attenzione alle campagne educative rivolte alle scuole ma anche alle iniziative locali volte a favorire pratiche regolari nelle fasce socialmente più svantaggiate.

Questa combinazione fra competizione agonistica ed inclusione sociale costituisce uno spartiacque importante nell’approccio nazionale allo sviluppo dello sport in italia: non solo medaglie dunque ma soprattutto cittadinanza attiva attraverso movimento quotidiano diffuso sul territorio nazionale.

L’impegno pubblico continuerà nei prossimi mesi seguendo da vicino evoluzioni demografiche ed esigenze emergenti rilevate dalle statistiche ufficiali così da garantire risposte concrete ed efficaci alla domanda crescente proveniente dalla società civile italiana riguardo salute, movimento e tempo libero.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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