Home Il sindacato arbitri CG il chiede alla figc il riconoscimento dei diritti degli assistenti arbitrali come lavoratori subordinati

Il sindacato arbitri CG il chiede alla figc il riconoscimento dei diritti degli assistenti arbitrali come lavoratori subordinati

Il sindacato arbitri, affiliato alla Cgil, sostiene un assistente arbitrale che chiede il riconoscimento del lavoro subordinato e spettanze arretrate dalla Figc, avviando un confronto per la tutela dei diritti.

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Il sindacato arbitri della Cgil ha avviato un’azione legale per il riconoscimento del lavoro subordinato e delle spettanze economiche degli assistenti arbitrali, sollecitando un confronto con la Figc per tutelarne i diritti. - Unita.tv

Il coordinamento nazionale del sindacato arbitri, affiliato alla Cgil, ha segnalato un importante sviluppo nella tutela dei diritti degli assistenti arbitrali. Un assistente ha avviato un percorso legale per vedersi riconosciuto lo status di lavoratore subordinato e ottenere le spettanze economiche arretrate, tra cui il trattamento di fine rapporto, relative all’attività svolta con la Figc. La vicenda rappresenta un passo rilevante nella regolamentazione del lavoro sportivo e apre a un confronto diretto con la federazione.

La richiesta di tutela legale e il ruolo del sindacato

Il sindacato arbitri ha assunto la difesa dell’assistente arbitrale che ha chiesto il riconoscimento formale del proprio rapporto di lavoro. Nella nota ufficiale, si spiega che sono stati avviati contatti con la Figc per cercare una soluzione attraverso una procedura di conciliazione extragiudiziaria. Solo in caso di mancato accordo, sarà inevitabile il ricorso a una causa presso il giudice del lavoro.

Questa iniziativa evidenzia la crescente attenzione verso i diritti di quei lavoratori sportivi, come gli assistenti arbitrali, spesso esclusi da tutele fondamentali e diritti economici precisi. Il coinvolgimento della Cgil rafforza la portata della richiesta e sottolinea l’impegno per equiparare le condizioni di lavoro a quelle di altri settori. Il sindacato vuole evitare una battaglia durata eccessivamente, puntando a un confronto rapido e formale con la federazione sportiva.

Le richieste economiche e il riconoscimento del lavoro degli assistenti arbitrali

Al centro della questione ci sono le spettanze economiche pregresse. L’assistente arbitrale chiederebbe il versamento del trattamento di fine rapporto, oltre ai compensi dovuti per le prestazioni già fornite. Questo tema riguarda una parte significativa della categoria, che per anni ha operato senza una chiara definizione del proprio status contrattuale.

Il lavoro degli assistenti arbitrali, che garantiscono il corretto svolgimento delle gare e il rispetto delle regole, riveste infatti un ruolo chiave nel calcio italiano. Il sindacato ricorda che riconoscerne il giusto inquadramento significa anche assicurare una remunerazione adeguata e una tutela adeguata sotto il profilo legale. La Figc è chiamata a dimostrare la volontà di rispettare le norme vigenti, superando le ambiguità che hanno caratterizzato finora questo tipo di rapporto.

Il segnale del sindacato e le aspettative dalla figc

Duccio Baglioni e Giuseppe Fonisto, esponenti del coordinamento nazionale SLC-Cgil, hanno ringraziato l’ufficio vertenze della Cgil per il sostegno immediato al collega assistente arbitrale. La loro dichiarazione sottolinea l’importanza di riconoscere non solo il ruolo degli arbitri come garanti del gioco, ma anche il loro diritto a ricevere compensi coerenti con l’attività svolta.

Questa richiesta arriva in un periodo in cui il mondo dello sport italiano si interroga sempre più sulla regolamentazione dei vari profili professionali. Il caso dei lavoratori sportivi ha implicazioni ampie che si estendono oltre il singolo arbitro, coinvolgendo l’intera filiera del movimento calcistico e la tutela dei soggetti che garantiscono lo svolgimento dei campionati.

Attesa di una risposta ufficiale

Al momento la Figc non ha ancora risposto ufficialmente alla richiesta di incontro, ma l’attenzione mediatica e la pressione sindacale potrebbero spingere alla definizione rapida di un accordo. Il confronto in corso rappresenta un banco di prova per capire se la federazione intende modificare la sua visione sul rapporto con gli assistenti arbitrali e riconoscerne i diritti contrattuali.

“Riconoscere il giusto status e le spettanze economiche è fondamentale per valorizzare il ruolo degli assistenti arbitrali nel sistema sportivo nazionale,” hanno sottolineato i rappresentanti sindacali.