Il mondo del calcio sta vivendo una fase particolare con l’arrivo del nuovo mondiale per club, un torneo che modifica gli equilibri tradizionali del calciomercato. Alcune squadre sono già pronte mentre altre devono ancora completare la propria rosa. A complicare il quadro c’è la questione delle troppe partite a cui i calciatori sono sottoposti, con rischi concreti di infortuni. L’evento organizzato dalla Fifa negli Stati Uniti porterà ingenti risorse economiche ai club europei ma servirà attenzione nel modo in cui verranno spese queste somme.
Un mercato anticipato e influenzato dal mondiale per club
Il mercato estivo ha subito uno slittamento dovuto proprio al nuovo torneo internazionale. Rafaela Pimenta, avvocata brasiliana e agente di alcuni tra i più forti giocatori al mondo come Erling Haaland, racconta di come questa competizione abbia anticipato le trattative già da un mese e mezzo prima rispetto al solito. Molti osservano con attenzione se emergeranno nuovi talenti capaci di attirare l’interesse dei grandi club.
Visibilità diversa per i giocatori
Pimenta sottolinea che questo evento cambia radicalmente la visibilità dei giocatori soprattutto verso allenatori europei abituati a valutare solo chi gioca nei loro campionati o nelle coppe continentali. Per esempio, ora è possibile vedere all’opera formazioni come il Flamengo dal vivo durante la competizione negli Stati Uniti. La prima fase ha coinvolto molte squadre dislocate in luoghi lontani fra loro; solo dagli ottavi si assisterà a una concentrazione maggiore delle partite più importanti.
L’impatto economico: soldi in arrivo ma serve prudenza
Il mondiale per club porterà una vera “cascata” di denaro nelle casse dei team partecipanti ma sarà fondamentale gestire bene questi fondi. Secondo Pimenta i soldi arriveranno direttamente ai club e si prevede un aumento degli investimenti rispetto agli anni passati, anche se non mancheranno scelte dettate dall’emozione oltre che dalla pianificazione finanziaria.
I fondi maggiori daranno modo alle società più ricche di inseguire quei giocatori che desiderano davvero avere nella propria squadra senza badare troppo ai costi immediati ma puntando sull’effetto motivazionale dell’acquisto stesso sul gruppo e sui tifosi.
Rischio sovraccarico per i calciatori: serve regolamentazione sui minuti giocati
Una questione centrale riguarda però lo stress fisico cui sono sottoposti oggi gli atleti professionisti, sempre più esposti a carichi elevati senza pause adeguate tra impegni nazionali e internazionali. Pimenta definisce questa problematica una sua battaglia personale ed evidenzia come sia urgente fissare regole precise sul numero massimo di minuti disputabili da ogni singolo calciatore durante la stagione.
Attenzione alla salute dei giocatori
Ha partecipato a tavoli tecnici Uefa dove è emersa consapevolezza su questo tema delicatissimo: le società devono decidere se far scendere in campo o meno i propri tesserati tenendo conto della salute degli stessi oltre alla pressione mediatica ed emotiva legata alla presenza delle star sempre titolari nelle gare ufficiale o amichevoli.
L’esempio portato riguarda Lionel Messi quando non venne schierato dall’Inter Miami nell’amichevole a Hong Kong suscitando reazioni fortissime dai tifosi; molti suoi assistiti hanno ferie ridotte all’osso rendendo difficile mantenere livelli atletici elevati senza incorrere nel rischio concreto di crollo fisico o guai muscolari gravi.
Serie A tra fascino tradizionale e percezioni errate sul mercato italiano
Sull’idea diffusa che la serie A sia diventata un campionato popolato da “vecchietti”, Pimenta chiarisce alcune cose importanti: il torneo italiano mantiene appeal grazie allo stile tattico riconoscibile e alla qualità della vita offerta dalle città italiane ai professionisti stranieri; esempi recentissimi confermano questa attrattiva come Gimenez scelto dal Milan pur avendo offerte altrove perché preferiva vivere in Italia piuttosto che inseguire altre mete calcistiche o commerciali.
Sul fronte nazionale invece emerge spesso l’impressione sbagliata secondo cui i giocatori italiani fatichino ad andare all’estero mentre invece hanno opportunità concrete; semplicemente molti italiani preferiscono restare nel proprio paese così come accade ad altri atleti provenienti da nazioni diverse tipo Messico dove si registra lo stesso fenomeno culturale legato alle radici personali oltreché sportive.
Cifre record per costruire squadre vincenti: mbappé vale 300 milioni?
Quanto costa mettere insieme una squadra capace davvero di vincere titoli prestigiosi? Non basta spendere tanto tutto insieme ma serve costruire basi solide distribuite su diversi anni con investimenti complessivi intorno almeno ai 500 milioni euro secondo stime affidabili raccolte da agenti esperti nel settore trasferimenti internazionali.
Per quanto riguarda singoli top player le cifre raggiungono valori impressionanti; Mbappé rappresenta uno degli esempi emblematiche : ipotizzarne il prezzo supera tranquillamente quota 300 milioni euro basandosi sulle quotazioni attuali presenti nei mercati globalizzati. Questi numeri danno misura della crescita esponenziale delle valutazioni sportive negli ultimi tempi.
Calcio femminile pronto ad affermarsi entro pochi anni
Un dato importante arriva infine dallo sviluppo del calcio femminile, destinazione futura molto rilevante entro pochi anni. Entro il 2030 infatti questo sport potrebbe diventare quinto al mondo per numero spettatori, superando molte discipline storicamente consolidate.
La crescita annuale stimata attorno al 35% contro appena il 5% del maschile indica trend significativi sia sotto profilo economico sia mediatico. L’agente brasiliana invita quindi ad osservare attentamente questo movimento emergente perché rappresenterà parte consistente dello scenario globale sportivo molto presto.