Un forte terremoto ha colpito la zona dei Campi Flegrei, provocando panico e danni strutturali limitati ma visibili. L’evento sismico si è verificato poco dopo mezzogiorno, causando l’evacuazione di molte persone e il distacco di rocce lungo la costa. Le autorità locali hanno attivato subito i soccorsi per valutare rischi ulteriori.
Caratteristiche del sisma e ubicazione dell’epicentro
Alle 12:47 del giorno indicato, un terremoto con magnitudo pari a 4.6 ha scosso l’area dei Campi Flegrei, una regione già nota per la sua attività vulcanica e sismica frequente. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha localizzato l’epicentro in mare, tra Bacoli e Pozzuoli, due comuni della provincia di Napoli che si affacciano sul golfo omonimo.
La scossa è stata avvertita distintamente da numerosi residenti nelle zone circostanti che hanno riferito sensazioni forti tali da spingerli fuori casa per precauzione. Nonostante non siano stati segnalati danni gravi alle abitazioni o infrastrutture principali, il timore tra la popolazione è stato intenso soprattutto per via della potenza del movimento tellurico.
Gli esperti dell’INGV stanno monitorando costantemente l’attività nella zona data la sua natura complessa legata ai fenomeni vulcanici sottostanti che possono influenzare anche eventi sismici improvvisi come questo.
Crollo e conseguenze a punta pennata
Il momento più critico seguito al terremoto è stato il cedimento parziale di un costone roccioso situato a Punta Pennata, una località famosa per le sue scogliere panoramiche sul mare vicino a Bacoli. Il distacco delle rocce ha sollevato una densa nube polverosa visibile anche da lontano ed è stato immortalato in video condivisi sui social dai residenti spaventati.
Nonostante lo scenario apparisse drammatico, non sono state riportate vittime né feriti gravi grazie anche all’orario in cui si è verificato il crollo quando poche persone erano presenti nella zona. I Vigili del Fuoco sono intervenuti rapidamente per mettere in sicurezza l’area ed evitare ulteriori cedimenti o incidenti causati dalla caduta massiccia delle pietre.
La situazione resta sotto osservazione perché quel tratto della costa era già considerato fragile dal punto di vista idrogeologico; fenomeno aggravabile dalle condizioni meteorologiche o da nuove scosse sismiche successive al primo evento principale.
Smottamenti nei dintorni del castello di baia e misure adottate
Oltre al crollo principale avvenuto a Punta Pennata altri piccoli smottamenti hanno interessato le aree rocciose intorno al Castello di Baia situato sempre nel territorio flegreo ma più verso nord rispetto all’epicentro iniziale. Alcune rocce si sono staccate dalla base della falesia cadendo sulla spiaggia sottostante frequentata da bagnanti nel momento dell’accaduto.
Fortunatamente nessuno degli avventori presenti ha riportato lesioni; tuttavia le forze dell’ordine hanno deciso immediatamente la chiusura temporanea degli accessi alla spiaggia interessata come misura precauzionale fino alla completa verifica della stabilità dei versanti rocciosi coinvolti negli smottamenti recentissimi.
Operazioni di soccorso e monitoraggio
Le operazioni coordinate dai Vigili del Fuoco insieme alla Protezione Civile prevedono rilievi geologici approfonditi nelle prossime ore così da valutare ogni possibile rischio residuo dovuto sia alle scosse sia agli effetti indiretti sugli strapiombi naturali tipici della costa campana qui molto esposta alle variazioni climatiche stagionali oltre che ai movimenti tellurici ricorrenti negli ultimi anni nella stessa area geografica.
