Moses Pendleton celebra 76 anni a Roma con il nuovo spettacolo “Floating” al Teatro Olimpico
Moses Pendleton ha festeggiato il suo 76° compleanno a Roma, presentando il nuovo spettacolo “Floating” al Teatro Olimpico, insieme alla compagna Cynthia Quinn e alla figlia Elisabeth.

Moses Pendleton celebra 76 anni a Roma con il nuovo spettacolo “Floating” al Teatro Olimpico - unita.tv
Moses Pendleton, il fondatore della celebre compagnia di danza Momix, ha festeggiato il suo 76° compleanno a Roma, in occasione della presentazione del suo nuovo spettacolo “Floating”. L’evento, che si svolgerà al Teatro Olimpico dal primo al 13 aprile, ha visto la partecipazione di Pendleton insieme alla compagna di vita e di scena, Cynthia Quinn, e alla figlia Elisabeth. Durante la serata, il coreografo ha condiviso aneddoti e riflessioni sul suo lungo percorso artistico, sottolineando il legame speciale con il pubblico romano, che lo segue da oltre 40 anni.
Un compleanno all’insegna della danza e della creatività
Moses Pendleton ha descritto la presentazione del suo nuovo lavoro come una vera e propria festa di compleanno. Con un tono scherzoso, ha ricordato il suo legame con l’Accademia di Roma, che dura dal 1984, affermando: «Se non fosse per il pubblico della Capitale, non saremmo qui». La serata è stata caratterizzata da un’atmosfera di festa, con ricordi e battute che hanno reso omaggio alla carriera di Pendleton e alla sua passione per la danza.
Il nuovo spettacolo “Floating” promette di essere un’esperienza visiva e sensoriale unica, con elementi di sensualità e poesia. Pendleton ha descritto le performance come un viaggio attraverso illusioni e colori, in cui i corpi nudi e scultorei dei danzatori sembrano galleggiare nell’aria, accompagnati dalle sonorità trance della band Shpongle. Questa fusione di danza e musica mira a creare un’atmosfera magica e coinvolgente per il pubblico.
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Riflessioni sulle crisi globali e il futuro della danza
Durante l’evento, Pendleton ha anche affrontato temi più ampi, come le crisi globali e il futuro della democrazia. Ha paragonato gli Stati Uniti a una vecchia casa che necessita di ristrutturazione, esprimendo la sua opinione su come non sia necessario distruggere per apportare cambiamenti significativi. «Il nostro atto politico è essere qui e fare questo spettacolo», ha affermato, sottolineando l’importanza di interagire con il pubblico e di creare momenti di magia attraverso l’arte.
Pendleton ha condiviso anche il suo percorso personale, iniziato come campione di sci di fondo nel Vermont nel 1967, prima di dedicarsi alla danza. Nel 1980 ha fondato Momix, una compagnia che ha rivoluzionato il mondo della danza contemporanea, portando le sue performance in oltre 55 paesi. Ha attribuito il segreto del suo successo all’energia, sia nel trovarla che nel mantenerla, e ha sottolineato l’importanza di chiedere aiuto quando necessario.
Il futuro della danza e l’impatto della tecnologia
Guardando al futuro, Pendleton ha espresso preoccupazioni riguardo all’influenza degli smartphone sulle nuove generazioni. Ha descritto come questi dispositivi stiano diventando il palcoscenico principale per i giovani, suggerendo che ciò potrebbe rappresentare una “devoluzione” nel mondo dello spettacolo dal vivo. Ha anche accennato alla possibilità che l’intelligenza artificiale possa un giorno rispondere a domande che oggi rimangono senza risposta.
Concludendo la serata, Pendleton ha lasciato intendere che potrebbe tornare a Roma l’anno prossimo con un nuovo progetto, “Bothanica”, in una versione immersiva. L’evento al Teatro Olimpico non è stato solo una celebrazione del suo compleanno, ma anche un momento di riflessione sull’evoluzione della danza e sull’importanza di continuare a creare e innovare.