L’intelligenza artificiale continua a entrare prepotentemente nelle attività quotidiane delle aziende italiane, trasformandone processi e modelli di lavoro. La compagnia delle opere ha raccolto questa sfida con la creazione della prima agenda dedicata all’adozione dell’IA nelle imprese italiane. Il documento nasce per guidare le imprese attraverso un percorso strutturato, costruito su sei pilastri fondamentali che puntano a garantire un’adozione consapevole e responsabile di questa tecnologia. All’iniziativa hanno partecipato diverse realtà, tra cui il cyfe-center for young and family enterprise di bergamo, la fabbrica per l’eccellenza e l’università di bergamo.
Le opportunità e i rischi dell’intelligenza artificiale nelle aziende italiane
L’uso dell’intelligenza artificiale nelle imprese promette benefici concreti come l’automazione di processi, l’ottimizzazione delle decisioni attraverso analisi predittive e la possibilità di scalare rapidamente le operazioni. Questi aspetti migliorano l’efficienza produttiva e possono ampliare gli orizzonti di mercato. Ma questa tecnologia comporta anche rischi sociali e questioni etiche importanti. Tra le criticità figurano disuguaglianze derivanti dall’accesso differenziato alle tecnologie, ma anche scenari complessi legati a concetti come giustizia, libertà e benessere collettivo. La compagnia delle opere ha sottolineato che senza regole precise, l’IA potrebbe generare contrasti pesanti e tensioni sociali.
Una guida per un’adozione consapevole
La consapevolezza di questi rischi ha spinto alla redazione di una guida che non solo valorizzi i vantaggi, ma ponga restrizioni e orientamenti precisi, così da evitare derive pericolose. L’agenda si presenta come uno strumento di supporto per le imprese italiane, costruito su un approccio tecnologico che tenga al centro la persona e il benessere comune, e non solo gli aspetti economici o produttivi.
I sei pilastri dell’agenda per un’intelligenza artificiale responsabile
La compagnia delle opere ha selezionato sei pilastri fondamentali per indirizzare correttamente l’ingresso dell’IA nelle imprese italiane. Il primo punto è l’importanza di spostarsi “dall’entusiasmo alla sperimentazione responsabile”. Questo significa che ogni azienda deve innanzitutto osservare esempi già praticati da altre realtà, confrontarsi con chi ha già adottato soluzioni IA e mappare le prassi applicabili alla propria attività. Solo dopo questo percorso di analisi può partire una sperimentazione ben guidata e mirata.
Formazione continua e dialogo con il mondo accademico
Il secondo pilastro riguarda la formazione come base per l’utilizzo efficace dell’intelligenza artificiale. Non solo i manager o gli addetti specializzati, ma tutto il personale aziendale deve essere coinvolto in corsi e aggiornamenti continui. In questo processo è invitato a partecipare anche il mondo accademico e scientifico. Il coinvolgimento di università e centri di ricerca è fondamentale per un dialogo costante che alimenti competenze aggiornate e un confronto critico sulle nuove tecnologie.
Affrontare la complessità organizzativa
Il terzo punto affronta la complessità delle nuove tensioni organizzative causate dall’IA. Le imprese sono chiamate a superare le contraddizioni che emergono da queste tecnologie, adottando un atteggiamento flessibile e orientato al confronto, cioè abbracciando la complessità e i trade-off inevitabili tra innovazione e rischi.
Leadership e scopi condivisi
Il quarto pilastro mette al centro leadership e scopi condivisi. I leader aziendali devono stabilire in modo trasparente gli obiettivi legati all’uso dell’IA, coinvolgendo i dipendenti in una cultura aziendale che valorizza la persona e non privilegia la tecnologia come fine a se stessa.
Rete tra imprese, università e centri scientifici
Al quinto posto si colloca lo sviluppo di un metodo nuovo per le piccole e medie imprese. La proposta si basa sulla creazione di una rete tra imprese, università e centri scientifici per affrontare insieme le sfide poste dall’intelligenza artificiale. Questo lavoro collettivo aiuta a trovare soluzioni concrete e condivise e a ridurre l’isolamento delle singole realtà.
Un percorso consapevole e graduale
L’ultimo pilastro riguarda l’adozione consapevole dell’IA, definita come un percorso da costruire nel tempo e non come una corsa veloce. Si invitano le imprese a formare comunità di apprendimento permanente, che osservino l’evoluzione della tecnologia e accompagnino la trasformazione digitale con attenzione e rigore.
Il punto di vista di voci autorevoli sull’intelligenza artificiale
Andrea dellabianca, presidente della compagnia delle opere, ha richiamato l’attenzione sulle parole del nuovo pontefice leone xiv, che ha affrontato temi legati alla rivoluzione digitale e all’intelligenza artificiale come sfide cruciali per il presente e il futuro. Dellabianca ha sottolineato che “l’adozione corretta dell’IA passa attraverso il rispetto della persona umana, mettendola al centro di ogni processo.”
Tommaso minola, rappresentante del cyfe, ha evidenziato l’importanza delle imprese come attori in grado di gestire in modo responsabile l’impatto delle tecnologie digitali. Secondo lui, il documento della compagnia delle opere serve a valorizzare il sapere che deriva dall’esperienza, promuovendo una cultura fatta di “visione, azione e apprendimento continui.”
Ruggero spagliarisi, coordinatore della fabbrica per l’eccellenza, ha ribadito che l’intelligenza artificiale può rappresentare un aiuto concreto per le aziende in molti ambiti. Allo stesso tempo ha ammonito sull’importanza di comprendere il modo corretto per introdurla in azienda. Secondo lui, l’agenda creata dalla compagnia delle opere è pensata proprio per supportare le imprese in questo cammino, fondato su scambi di esperienze e sperimentazioni pratiche.
Le recenti iniziative mostrano che il mondo imprenditoriale italiano cerca di prendere coscienza delle sfide poste dall’IA. Il dialogo tra business, mondo accademico e realtà scientifiche si rivela centrale per trovare un equilibrio tra tecnologia e valori umani. L’agenda presentata è uno strumento che si propone di accompagnare le imprese nel fare questa scelta con passo fermo.