Jude Law è stato avvistato sul set del nuovo film di Olivier Assayas, intitolato The Wizard of Kremlin, dove interpreta il controverso presidente russo Vladimir Putin. Le riprese si stanno svolgendo a Riga, in Lettonia, e il cast include nomi di spicco come Paul Dano, Alicia Vikander, Zach Galifianakis e Tom Sturridge. Questo progetto cinematografico si basa sul bestseller di Giuliano da Empoli e promette di offrire uno sguardo inedito sulla figura di Putin e sulla sua ascesa al potere.
La sfida di interpretare Vladimir Putin
Jude Law ha recentemente condiviso le sue sensazioni riguardo al complesso compito di interpretare un personaggio così emblematico e controverso. L’attore ha rivelato di sentirsi “assolutamente pietrificato” all’idea di calarsi nei panni di Putin, paragonando la sua esperienza a quella di dover scalare l’Everest. “Mi sembra di essere ai piedi delle colline, guardando in alto e pensando, ‘Oh Cristo, perché ho accettato?'” ha dichiarato Law. Questa riflessione mette in luce le pressioni e le aspettative che accompagnano un ruolo di tale importanza, evidenziando il peso che un attore può sentire quando si confronta con figure storiche di grande rilevanza.
La preparazione per un ruolo così impegnativo richiede un’analisi profonda e una comprensione del contesto storico e politico. Law ha espresso la consapevolezza che, per interpretare Putin, dovrà affrontare una serie di sfide, sia sul piano emotivo che tecnico. La sua dichiarazione riflette il comune sentimento di ansia che molti attori provano quando si trovano a dover interpretare personaggi complessi e controversi, rendendo la sua performance ancora più attesa dal pubblico.
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La trama di The Wizard of Kremlin
The Wizard of Kremlin si basa sul romanzo di Giuliano da Empoli, che racconta l’ascesa di Vladimir Putin in Russia, ambientato tra i primi anni ’90 e i primi anni 2000. La storia inizia nel periodo successivo al crollo dell’Unione Sovietica, quando il produttore televisivo Vadim Baranov inizia a manipolare un giovane e promettente membro del KGB, Putin, per portarlo a ricoprire ruoli di rilievo nel governo russo. Questo racconto offre uno spaccato affascinante e critico della transizione politica e sociale della Russia in quegli anni tumultuosi.
La scelta di adattare un’opera letteraria di successo per il grande schermo suggerisce un approccio narrativo ricco di dettagli e sfumature. La pellicola si propone di esplorare non solo la figura di Putin, ma anche il contesto storico e le dinamiche di potere che hanno caratterizzato la Russia post-sovietica. La narrazione promette di essere avvincente, con un mix di dramma politico e analisi sociale, rendendo The Wizard of Kremlin un’opera di grande interesse per gli appassionati di storia e politica.
La posizione del Cremlino e le aspettative per il film
Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha confermato che il Cremlino è a conoscenza delle riprese del film, ma ha sottolineato che i creatori non hanno avuto contatti ufficiali con il governo russo. Questa dichiarazione solleva interrogativi su come il film verrà ricevuto in Russia e se avrà un impatto sulla percezione pubblica di Putin. La mancanza di comunicazione diretta con il governo potrebbe influenzare il modo in cui il film viene percepito, sia a livello nazionale che internazionale.
La produzione di The Wizard of Kremlin è prevista per concludersi il mese prossimo, ma ci si interroga se il team deciderà di accelerare le riprese per partecipare ai festival autunnali o se opterà per una strategia più paziente, attendendo la première al Festival di Cannes nel 2026. La scelta di quando e come rilasciare il film sarà cruciale per la sua ricezione e il suo impatto culturale, considerando l’attuale clima politico e le reazioni che un’opera di questo tipo potrebbe suscitare.