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Il nuovo film di ari aster con phoenix, pascal, emma stone e austin butler punta sulle tensioni sociali e cospirazioni

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“Eddington” di Ari Aster è un western contemporaneo ambientato nell’estate 2020, che esplora tensioni politiche e sociali americane attraverso una sfida elettorale, con un cast stellare guidato da Joaquin Phoenix e Pedro Pascal. - Unita.tv
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Il nuovo lavoro di ari aster torna a mettere al centro una storia densa di contrasti politici e sociali, ambientata nell’estate del 2020. Il cast vanta nomi importanti come joaquin phoenix, pedro pascal, emma stone e austin butler. Questo western contemporaneo esplora temi attuali, mescolando vicende personali a rivendicazioni collettive e tensioni crescenti.

Trama e ambientazione: un western tra politica e tensioni sociali

Il film si situa in una piccola città americana nel pieno dell’estate 2020, un periodo segnato da proteste e divisioni. L’intreccio ruota attorno alla corsa per la poltrona di sindaco che vede contrapporsi uno sceriffo, interpretato da joaquin phoenix, e il candidato in carica, personificato da pedro pascal. Questa sfida politica è immersa in un’atmosfera di crescente inquietudine, resa palpabile da immagini di distanziamento sociale e manifestazioni contro la violenza delle forze dell’ordine.

La sceneggiatura non si limita a dipingere il visibile, ma sviscera anche il ruolo delle teorie cospirazioniste che circolavano in quel periodo, alimentando sospetti e paure. Il film mostra scene dove si percepisce la pressione di un metro e mezzo di distanza obbligatorio e un clima di scontro aperto, tra esplosioni e azioni violente, in contrasto con una società travolta da proteste per l’omicidio di george floyd. Un aereo privato sorvola il deserto, simbolo di mistero e potere nascosto, aggiungendo tensione e un elemento quasi noir alla narrazione.

Un cast d’eccezione che porta peso e varietà alla pellicola

Accanto ai due protagonisti, il cast include emma stone e austin butler, entrambi premi oscar, oltre a una serie di attori come luke grimes, deirdre o’connell e michael ward. Questa squadra amplia gli orizzonti del film, arricchendolo con diversi registri interpretativi e sfumature emotive. La presenza di nomi di spicco trova un equilibrio con ruoli più contenuti ma vitali, che contribuiscono a costruire un affresco complesso della comunità in cui si muovono i personaggi.

È il quarto lungometraggio di ari aster, noto per “hereditary” , “midsommar” e “beau ha paura” . “eddington” è in programma per il 18 luglio 2025 nelle sale americane. Il regista continua il suo percorso narrativo rivolgendosi a temi che scatenano dibattiti e riflessioni profonde nelle storie che racconta.

La presentazione a cannes: tra apprezzamenti e divisioni nella critica

La prima mondiale di “eddington” è avvenuta al festival di cannes 2025, dove il film ha attratto l’attenzione ma ha diviso la platea dei critici. Le reazioni oscillano fra chi apprezza la capacità di ari aster di affrontare temi delicati e chi invece giudica il film eccessivamente polarizzante o poco equilibrato. Lo scontro è anche dovuto al mix di generi usato dal regista, che inserisce momenti di forte azione e simbolismi all’interno di una storia politica.

Durante la conferenza stampa, il cast ha risposto a domande sulle conseguenze di mettere in scena una vicenda così politica e controversa, soprattutto per quanto riguarda i rientri negli Stati Uniti dopo le riprese. Pedro pascal ha risposto chiaramente, sottolineando come la paura serva a chi vuole controllare. Ha esortato a continuare a raccontare storie e ad affermare la propria voce, invitando chiunque si senta intimidito a non lasciarsi bloccare da chi vuole far tacere.

Un film che attraversa questioni attuali e spinge il dialogo pubblico

“eddington” si inserisce in un discorso più ampio sulle tensioni americane degli ultimi anni, riflettendo la complessità e l’instabilità vissuta nel 2020. Il film mette a fuoco la convivenza difficile tra rabbia pubblica, sospetti diffusi e lotte politiche locali. I personaggi si muovono in un territorio fragile, dove ogni azione può provocare reazioni violente.

Attraverso la rappresentazione di eventi come le proteste per george floyd e il distanziamento sociale da Covid-19, la pellicola racconta una realtà quanto mai viva. Gli elementi di genere, tra esplosioni e sparatorie, dicono anche di un mondo in cui le tensioni private si sommano a quelle pubbliche e nessuno riesce a trovare una via d’uscita semplice.

Il voler mettere in scena questi temi con attori di calibro e un regista capace di servire storie forti conferma l’intenzione di “eddington” di farsi notare, provocare il dibattito e rimanere su un piano di realismo che guarda al presente senza compromessi. Il pubblico e la critica continueranno a confrontarsi con questa pellicola per lungo tempo.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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