Horizon: an american saga tra accuse legali per mancati pagamenti e tensioni sul set nel 2025
Il progetto cinematografico “Horizon: an American Saga” di Kevin Costner affronta polemiche legate a comportamenti inappropriati e una causa da 350.000 dollari per mancati pagamenti, minacciando la sua continuità.

Il progetto cinematografico *Horizon: An American Saga* di Kevin Costner è coinvolto in controversie legali e finanziarie, tra cui una causa per mancati pagamenti e accuse di comportamento inappropriato sul set, mettendo a rischio il futuro della saga western. - Unita.tv
Il progetto cinematografico horizon: an american saga diretto e interpretato da kevin costner continua a suscitare polemiche. Oltre alle accuse di comportamenti inappropriati durante le riprese, la produzione si trova ora coinvolta in una causa civile per presunti mancati pagamenti. Le tensioni finanziarie e legali si accumulano, complicando il futuro della saga western.
La causa della united costume corporation per 350.000 dollari
La united costume corporation ha intentato una causa contro la produzione di horizon, reclamando un credito non saldato pari a 350.000 dollari. La richiesta riguarda il lavoro svolto sia sul primo film sia sul sequel, ancora inedito, e mette in evidenza una gestione contabile sotto pressione. Secondo la società, i pagamenti non sono stati erogati pur avendo garantito i servizi necessari per costumi e accessori.
Un nuovo fronte giudiziario
La disputa apre un nuovo fronte giudiziario in un contesto già compromesso da altre controversie finanziarie legate al progetto. Il mancato pagamento minaccia di rallentare ulteriormente la produzione, considerando che le forniture di abbigliamento e attrezzature sono fondamentali per il periodo storico rappresentato nel film. La causa della united costume corporation segnala quindi una crisi di liquidità che investe vari reparti.
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Tensioni con istituti finanziari e partner di produzione
Horizon: an american saga ha accumulato problemi economici anche con istituti e partner che avevano contribuito al finanziamento. In particolare, la city national bank e la new line cinema sono impegnate in azioni legali per questioni connesse ai cofinanziamenti. Le controversie riguardano pagamenti e accordi non rispettati, creando un clima di forte incertezza attorno alla continuità del progetto.
L’impegno personale di kevin costner
Kevin costner ha investito personalmente oltre 100 milioni di dollari per sostenere la realizzazione della saga. Allo stato attuale, ha persino ipotecato la sua villa a santa barbara per reperire fondi. Questi dati mettono a fuoco la portata dell’impegno finanziario ma anche il rischio economico che incombe.
Gli incassi del primo capitolo del film non hanno raggiunto le aspettative: nel globale, i ricavi si fermano a circa 38 milioni di dollari, risultando insufficienti per bilanciare spese e debiti già contratti. Warner bros., responsabile della distribuzione, ha sospeso i piani di lancio per il secondo episodio. Il terzo capitolo resta incerto, senza certezze su come proseguire finanziariamente.
Accuse di devyn labella su scena di stupro simulato sul set
Sul fronte delle polemiche legate alle riprese, arriva una denuncia ufficiale da devyn labella, controfigura di ella hunt nel secondo film. Labella ha denunciato di aver preso parte a una scena salvata da stupro simulato senza preavviso, senza coordinatore per l’intimità e senza consenso.
Secondo la ricostruzione, tale scena non era prevista nel copione. Ella hunt avrebbe rifiutato di girarla, a quel punto devyn labella è stata convocata d’urgenza e costretta a recitare la parte. La sequenza è stata realizzata senza chiudere il set, dunque senza isolamento dagli altri presenti, in aperto contrasto con le normative stabilite da sag-aftra.
Le linee guida del sindacato attori americani sottolineano l’obbligo di almeno 48 ore di preavviso e di presenza di personale specializzato per tutelare tutti i coinvolti durante scene di natura delicata. La denuncia mette in luce una gestione approssimativa e potenzialmente dannosa per il benessere degli artisti.
La risposta legale
Il gruppo legale di kevin costner ha risposto alle accuse tramite l’avvocato marty singer, negando fermamente ogni addebito. La difesa sottolinea che non sono stati commessi abusi né violazioni delle normative sul set. Al momento non sono emersi altri riscontri a sostegno delle accuse e non sono state fornite ulteriori prove da parte di devyn labella.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento di forte pressione mediatica e giudiziaria sulla produzione. L’evolversi di questi casi giudiziari potrebbe influenzare notevolmente la reputazione e la prosecuzione del progetto horizon: an american saga. Le parti interessate mantengono grande riservatezza sugli sviluppi futuri.