Festival di cannes 2025 vieta gli abiti trasparenti e nude look sul red carpet, stop agli eccessi

Il festival di Cannes 2025 introduce regole più severe sul dress code, vietando nudità integrale e abiti voluminosi per garantire un red carpet meno controverso e più ordinato.

"The Apprentice" Red Carpet - The 77th Annual Cannes Film Festival

Il Festival di Cannes 2025 introduce regole più rigide sul dress code, vietando nudità integrale e abiti troppo voluminosi per un red carpet più sobrio, elegante e funzionale. - Unita.tv

Il festival di cannes 2025 si prepara a un’edizione con regole più rigide sul look delle star sul tappeto rosso. La direzione ha deciso di bandire abiti con nudità integrale e modelli troppo voluminosi, promettendo un red carpet meno controverso rispetto al passato. Questo cambiamento segna un passo indietro rispetto agli ultimi anni, quando trasparenze audaci e provocazioni stilistiche avevano spesso catturato l’attenzione mediatica. Ora si punta a un’immagine più sobria e ordinata, con divieti espliciti e un codice di abbigliamento aggiornato.

Divieto di nudità integrale e stop ai vestiti eccessivamente voluminosi

Il cuore delle nuove regole riguarda il divieto categorico di nudità completa sul tappeto rosso e nelle zone ufficiali del festival. Lo staff organizza la manifestazione con un concetto di “decenza” che vieta capezzoli scoperti, trasparenze estreme o abiti che lascino poco spazio all’immaginazione. Affermazioni ufficiali hanno sottolineato che questo divieto si estende anche ad abiti troppo voluminosi, con lunghi strascichi o modelli che ostacolano il movimento degli ospiti. Il motivo pratico dietro queste regole riguarda non solo l’estetica, ma anche la gestione degli ingressi e dei posti a sedere nelle sale del festival.

Esempi e riferimenti recenti

Sono finiti quei tempi in cui le star si presentavano con vestiti che sembravano un’illusione o che richiedevano manovre complesse per muoversi sul red carpet. Le scelte di outfit come quelli di bella hadid o kendall jenner degli ultimi anni, molto esposti, non trovano più spazio nell’evento. cannes punta ora a uno stile più tradizionale e gestibile, senza troppi fronzoli o audaci giochi di trasparenze.

Il contesto e le motivazioni dietro la nuova stretta sul dress code

Gli organizzatori hanno raramente spiegato pubblicamente cosa abbia spinto questa chiara rigidità, ma alcune ipotesi emergono. Un elemento importante sembra essere il recente clamore suscitato da alcune apparizioni al limite della nudità, come quelle di kanye west e di sua moglie bianca censori durante eventi pubblici, episodi che hanno fatto discutere nel mondo dello spettacolo. Anche se il red carpet di cannes resta un palcoscenico differente rispetto ai grammy o ad altre cerimonie, l’eco di questi look generati da tensioni tra libertà e decoro sembra aver inciso sulle nuove norme.

In realtà, la decisione affonda anche negli sforzi pregressi di mantenere un controllo più rigido sull’ordine e sull’eleganza dell’evento. Si tratta di un aggiornamento di “alcune regole in vigore da tempo”, come confermato dall’ufficio stampa, ma nel 2025 la linea si fa più netta e meno permissiva.

Difficoltà pratiche: abiti eccessivamente ingombranti e il flusso del red carpet

La limitazione sugli abiti voluminosi non nasce solo da questioni estetiche o morali. Il codice prosegue severo anche contro vestiti con effetti “effetto nuvola” e strascichi eccessivi che nelle precedenti edizioni hanno complicato i movimenti delle star e l’organizzazione delle sale. cannes ha voluto evitare problemi simili a quelli creati da certi abiti visti agli oscar 2023, dove outfit molto elaborati hanno rallentato le procedure e disturbato chi stava seduto dietro.

Questa misura punta a rendere più snello l’accesso agli eventi, soprattutto nelle serate di gala, dove la gerarchia dei posti richiede precisione e puntualità. Quindi, il divieto si estende anche a modelli scenografici, però ingombranti. Non resta altro che attendere come le star sapranno interpretare queste nuove disposizioni, visto che il tema del “glamour senza fastidio” si pone al centro della strategia dell’edizione 2025.

Una sicurezza severa e regole già dure per le star sul red carpet

La severità nella gestione del dress code di cannes è una storia consolidata, non una novità. Già in passato, durante proiezioni al grand théâtre lumière, gli addetti alle verifiche hanno respinto invitate per dettagli come scarpe non conformi a uno standard di eleganza. A quel tempo una “crisi dei tacchi” aveva fatto parlare molto, mostrando che la resistenza a compromessi sul dress code è sempre stata alta.

Con il benestare a nuovi vincoli su nudità e abiti ingombranti, il festival sembra voler rafforzare ulteriormente questa impostazione. Resta da vedere quanto la rigidità varrà per star di fama mondiale, spesso abituate a scegliere outfit unici e provocatori. La sfida sarà bilanciare regole e creatività, mantenendo l’immagine del festival.

Eccezioni tra glamour e regole

Come sempre accade in eventi di tale portata, non è escluso che alcune celebrity legate ai partner più importanti del festival ottengano deroghe più o meno tacite. Qualche trasparenza studiata, o un volume calibrato, potrebbe passare inosservato o essere tollerato in nome del marketing e delle relazioni pubbliche. cannes deve comunque dimostrare di saper gestire questa tensione tra rigore e spettacolo.

Le star, da parte loro, si troveranno a dover interpretare un codice più stretto ma che non elimina del tutto la possibilità di stupire. Gli occhi degli osservatori sul tappeto rosso saranno più attenti che mai a scorgere come i look riusciranno a rispettare le nuove basi senza rinunciare all’impatto visivo.

La prossima edizione si presenta quindi come un banco di prova delicato per il festival e le sue protagoniste, dove stile e “decenza” dovranno convivere sotto i riflettori.