
A Villa Pamphilj, a Roma, sono stati trovati i corpi senza vita di una donna e della sua neonata. Le indagini sono in corso per chiarire le cause e le circostanze della tragedia. - Unita.tv
Villa Pamphilj, uno dei luoghi verdi più frequentati di Roma, è teatro di una scoperta che ha scosso residenti e autorità locali. Due corpi privi di vita sono stati rinvenuti nel parco, uno di una neonata e l’altro di una donna. La vicenda, ancora avvolta nel mistero, ha mobilitato la polizia che cerca di ricostruire le ultime ore delle vittime. Entrambi senza documenti, madre e figlia potrebbero esser state vittime di una tragedia consumatasi tra le piante del parco in un contesto di degrado e marginalità.
Ritrovamento dei corpi e prima ricostruzione dell’episodio a villa pamphilj
Nel pomeriggio di venerdì 16 maggio 2025, alcuni passanti hanno segnalato un segno di vita sospetto in una zona cespugliosa di villa pamphilj. Lì, nascosto tra foglie e rami, giaceva il corpo immobile di una neonata. La figura così immobile e silente ha subito destato sgomento e spavento tra chi è passato. Intorno a due ore dopo, a poca distanza, gli agenti hanno rinvenuto anche il corpo di una donna avvolto in una coperta, senza segni evidenti di movimento.
Indagini iniziali e ambiente circostante
Il fatto ha immediatamente fatto scattare un’indagine, in quanto la loro presenza in un parco pubblico non trovava spiegazioni chiare. Sono stati segnalati anche odori sospetti e tracce di vita di fortuna, come residui di sacchetti o coperte usa e getta. Non è chiaro come madre e figlia siano arrivate in quel punto e quali siano stati i loro ultimi istanti. L’assenza di testimoni diretti rende la vicenda ancora più complicata da decifrare.
L’autopsia conferma il legame tra la donna e la neonata
Gli esami autoptici svolti nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento hanno confermato che i due cadaveri appartenevano a madre e figlia. La donna, di età approssimativa tra i 25 e i 30 anni, è morta probabilmente venerdì sera. La neonata, avuta da poco tempo, sarebbe deceduta nelle ore successive. Su entrambi non si sono trovati documenti personali utili all’identificazione.
Le analisi hanno evidenziato che la neonata non presentava segni evidenti di violenza, ma le cause precise del decesso devono ancora essere valutate da specialisti. La donna, invece, non mostra ferite esterne, ma la causa della morte rimane da chiarire, considerando anche l’ipotesi di un malore o arresto cardiaco. La polizia scientifica ha condotto un controllo scrupoloso anche sulle impronte digitali, senza esito positivo: pare si tratti di persone provenienti probabilmente dall’est europa, senza precedenti registrati nel database nazionale.
Le testimonianze parlano di un uomo scomparso, possibile compagno delle vittime
La reticenza degli abitanti del quartiere che confina con villa pamphilj ha rallentato l’indagine. Solo nelle ultime ore sono arrivate alcune segnalazioni di persone che avrebbero visto la donna e la neonata frequentare il parco da settimane. Alcuni testimoni hanno parlato di un uomo, forse un senzatetto, che condivideva con loro spazio e risorse.
L’uomo sarebbe stato visto usare una fontana pubblica come punto per lavarsi e rifugiarsi nelle ore notturne. Sembra proprio che fosse il compagno della donna e quindi un possibile testimone diretto degli eventi drammatici. Al momento, però, questa persona risulta irreperibile. La sua posizione diventa fondamentale per capire come si sono svolti i fatti e se ci siano altre responsabilità intorno a questa tragedia.
Gli investigatori mantengono riserbo su dettagli sensibili ma continuano a seguire questa pista con attenzione, cercando di coinvolgere chiunque abbia informazioni utili. Nel frattempo la città resta scossa di fronte a questa tragedia consumata in un luogo tanto amato, e le forze dell’ordine lavorano per fare chiarezza e dare un volto alla donna e alla bambina trovate morte nel polmone verde di Roma.