Il recente annuncio del casting di Nico Parker nel ruolo di Astrid per il reboot live-action di Dragon Trainer ha acceso un acceso dibattito tra gli appassionati della saga animata. La scelta dell’attrice britannica, di origini nere, ha incontrato resistenze soprattutto tra i fan più legati all’immagine tradizionale del personaggio, noto per i capelli biondi. In un clima così acceso, la risposta di Parker alle critiche ha richiamato l’attenzione mediatica, mettendo al centro il tema della rappresentazione e dell’inclusività nel cinema contemporaneo.
Le reazioni contrastanti sul casting di astrid
L’annuncio ufficiale del cast ha immediatamente diviso il pubblico. Molti fan della prima ora, fedeli alla versione animata di Dragon Trainer, hanno contestato la scelta di affiancare al reboot una protagonista che rompe con i canoni originali. Astrid, nell’animazione, si distingue per i capelli biondi e un aspetto nordico tipico delle storie sui vichinghi. La nuova interpretazione affidata a Nico Parker ha quindi suscitato perplessità sulla fedeltà al materiale di partenza.
L’attrice non ha lasciato passare sotto silenzio le critiche che l’hanno definita “inadeguata” per il ruolo. In un’intervista rilasciata al Times of London ha ribadito la propria posizione, affermando di non dare peso alle opinioni negative, soprattutto quando sono il segno di una resistenza al cambiamento. Ha spiegato che, pur rispettando il legame affettivo che alcuni spettatori hanno con i film d’animazione, ritiene più importante offrire una versione che possa interessare anche un pubblico più vasto, senza restare vincolati a un’idea rigida del personaggio. Ha ribadito che non intende lasciarsi condizionare da commenti ostili che riguardano aspetti superficiali come l’aspetto fisico.
Il valore della diversità nella carriera di nico parker
Figlia di Ol Parker, regista, e Thandiwe Newton, attrice di grande esperienza, Nico Parker si confronta con la questione della rappresentazione dal suo esordio. Ha ricordato quanto poco fosse presente a Hollywood la presenza di personaggi di origini miste o nere, specialmente nei ruoli principali. Quest’esperienza personale le ha permesso di apprezzare i cambiamenti graduali avvenuti nell’industria cinematografica, con una maggiore apertura verso la diversità.
Ha sottolineato che restano molte sfide, in particolare per le donne, a livello di opportunità e ruoli da raccontare. Il cinema, secondo lei, si sta muovendo verso nuove narrazioni che si distaccano dai modelli tradizionali e preferisce storie nate da voci femminili. Nico Parker auspica di contribuire a questa trasformazione attraverso la sua attività artistica e, in futuro, spera di partecipare a progetti capaci di dare visibilità a queste nuove prospettive.
L’adattamento live-action di dragon trainer e le sfide del regista
Dean DeBlois, regista di fama, ha affrontato la sfida di passare da una saga animata incendiaria, con milioni di fan nel mondo, a una versione in carne e ossa. Registrare la magia originale e adattarla con nuovi volti non è mai operazione semplice. Il progetto è arrivato nelle sale con una certa aspettativa ma anche dubbi da parte del pubblico più legato al cartone.
Le prime reazioni della critica sembrano tuttavia premiare il lavoro di DeBlois. Su Rotten Tomatoes il voto è positivo e molti hanno elogiato la capacità del regista di mantenere intatto lo spirito della serie, pur aggiornandolo al presente. Il debutto in sala, fissato per il 13 giugno, rappresenta il banco di prova per capire se questo approccio sarà accettato in modo più ampio.
Volti meno convenzionali per storie iconiche
Questo remake indica una volontà di raccontare storie iconiche assumendo volti e interpretazioni meno convenzionali rispetto al passato. L’accoglienza degli spettatori, a partire da una parte del fandom più tradizionalista, resta un elemento da valutare con attenzione negli anni a venire.
