Carlo Verdone sarà protagonista all’italian global series festival di Riccione dal 21 al 28 giugno 2025, dove riceverà un riconoscimento per il suo contributo alla serialità televisiva italiana. L’attore romano, noto per aver segnato la comicità italiana sia come interprete che come regista, ha vissuto un’importante evoluzione artistica nell’approccio alla serialità. Mentre si attendono gli episodi conclusivi di “Vita da Carlo” su Paramount+, Verdone si prepara a tornare sul set con un nuovo film da regista. Il passaggio dalla sala cinematografica alle piattaforme digitali ha segnato una fase significativa della sua carriera recente.
La carriera dopo si vive una volta sola e la svolta verso le serie tv
Durante il periodo di pandemia, Carlo Verdone aveva espresso la volontà di non distribuire il suo film “Si vive una volta sola” in streaming, preferendo l’uscita nelle sale cinematografiche classiche. Le continue chiusure dei cinema in Italia lo hanno però costretto a un compromesso. Il film è stato pubblicato su Prime Video, una piattaforma che ha poi facilitato il passaggio di Verdone al mondo delle serie tv. Questa esperienza ha segnato la nascita di “Vita da Carlo”, inizialmente prodotta da Prime Video per la prima stagione e successivamente trasferita su Paramount+. Questa serie è la prima produzione italiana della piattaforma, un traguardo significativo che lega Verdone a un nuovo pubblico e a un modo diverso di raccontare storie.
Vita da Carlo tra comico e autobiografico
La serie porta sullo schermo un Carlo Verdone alle prese con la produzione di un film autobiografico raccontato attraverso una chiave tra il comico e il personale. Nel personaggio del produttore, che nella serie è interpretato da Stefano Ambrogi, troviamo la rappresentazione delle scelte necessarie a far convivere la propria visione artistica con le esigenze del mercato e di un pubblico sempre più variegato. Nella vita reale il produttore Aurelio De Laurentiis con Filmauro ha spinto Verdone a tentare questa strada, concedendogli libertà creativa, anche per un film appena annunciato con riprese previste da fine agosto 2025. Al momento dettagli su cast, titolo e trama sono ancora confidenziali.
Vita da carlo e l’innovativo approccio alla narrazione seriale
“Vita da Carlo” rappresenta un tentativo di reinventare la propria immagine artistica, facendo emergere lati più profondi rispetto ai personaggi macchiettistici che lo hanno reso celebre. La serie unisce elementi di realtà e finzione, con situazioni che giocano spesso sull’esagerazione dei tratti autobiografici di Verdone. La prima stagione si sofferma sull’inaspettata candidatura a sindaco di Roma, mentre nella seconda stagione l’accento si sposta sulla nostalgia e il progetto del film sulla propria vita. Qui compaiono anche volti noti come Ludovica Martino e Sangiovanni, chiamati a richiamare un pubblico più giovane.
Cameo e intreccio tra vita privata e finzione
Nella terza stagione, Verdone interpreta se stesso nel ruolo di direttore artistico del festival di Sanremo, con ospiti come Lucio Corsi, anticipando avvenimenti reali futuri. La serie mescola la realtà con la finzione anche tramite cameo di amici e colleghi: Christian De Sica, Claudia Gerini e Max Tortora, che interpreta il ruolo di miglior amico, rafforzano il senso di autenticità narrativa. Alcuni ruoli familiari vengono affidati a Monica Guerritore, Filippo Contri e Caterina De Angelis, quest’ultima anche ambasciatrice del festival a cui Verdone parteciperà. Le scelte del cast creano così un collegamento tra la vita privata di Verdone e i personaggi interpretati, rendendo la serie un esperimento significativo nella serialità italiana contemporanea.
Cosa aspettarsi dalla quarta stagione e ospiti attesi
La stagione finale di “Vita da Carlo” è attesa per la fine del 2025 o l’inizio del 2026 su Paramount+. Questa sarà composta da dieci episodi arricchiti dalla partecipazione di personalità dello spettacolo e del giornalismo, tra cui Francesca Fagnani, Enrico Mentana, Alvaro Vitali e Renzo Rosso. Giovanni Veronesi e Vera Gemma saranno inoltre presenti in veste di co-protagonisti. La partecipazione di Eleonora Giorgi, pur prevista, è stata annullata per motivi di salute.
Il nuovo ruolo di Verdone e le dinamiche con gli studenti
Nei nuovi episodi, Verdone sarà professore di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia , collegando così le sue radici familiari al presente. L’inizio di questa esperienza provoca situazioni di conflitto con gli studenti e con altri docenti, come Sergio Rubini, interprete del professore di recitazione. Questa dinamica riflette sia il confronto generazionale sia le difficoltà legate all’insegnamento e all’apprendimento delle arti cinematografiche. Verdone ha più volte ribadito di ritenere fondamentale il ruolo dei giovani per il futuro del cinema italiano.
Il premio excellence award e le riflessioni sul presente della serialità
In occasione dell’italian global series festival di Riccione, Carlo Verdone riceverà l’excellence award a riconoscimento del suo importante contributo alla serialità. Nei giorni precedenti l’evento, in un’intervista radiofonica, Verdone ha raccontato le difficoltà provate nel passaggio dalla produzione cinematografica alla seriale, soprattutto a causa della maggiore durata dei processi produttivi e di post-produzione. “Eppure, ho apprezzato la possibilità di sviluppare di più i personaggi e di mantenere alto l’interesse dello spettatore fino alla fine della stagione.”
Verdone ha anche commentato l’equilibrio tra cinema tradizionale e serialità: inizialmente temeva che le serie potessero far diminuire l’affluenza nelle sale, ma condivide la soddisfazione per il ritorno al cinema, favorito anche dalla crescita di autori e registe donne. “Ritengo che cinema e serie tv possano coexistente senza annullarsi a vicenda, garantendo così un panorama audio-visivo più vario e stimolante per il pubblico italiano.”