Papa francesco ordina undici nuovi sacerdoti a roma e invita a vivere la missione come custodi, non padroni
Papa Francesco ordina undici nuovi sacerdoti nella Basilica di San Pietro, sottolineando l’importanza dell’umiltà e del servizio, invitando a una missione di custodia e apertura verso i fedeli.

Papa Francesco ha ordinato undici nuovi sacerdoti nella Basilica di San Pietro, sottolineando l'importanza dell'umiltà, del servizio e della missione di custodia spirituale, lontana da ogni forma di potere o dominio. - Unita.tv
papa francesco ha celebrato una messa nella basilica di san pietro, durante la quale ha ordinato undici nuovi sacerdoti destinati alla diocesi di roma. Nel suo discorso ha sottolineato l’importanza dell’umiltà e della missione di cura, indicando che la figura di gesù rappresenta un modello da seguire, lontano dall’idea di potere o dominio. Il pontefice ha invitato i candidati al sacerdozio a essere custodi attenti e non padroni spirituali.
Una riflessione sul potere e sulla figura di dio nella missione sacerdotale
Durante l’omelia, papa francesco ha iniziato riflettendo sull’idea di dio, ricordando che nessuno lo ha mai visto direttamente. Ha spiegato come il figlio, cioè gesù, sia diventato la traduzione viva di dio, offrendo un racconto concreto della sua presenza nel mondo. La missione cristiana, ha aggiunto, non punta a una ricerca di potere personale, ma al dono ricevuto di diventare figli di dio attraverso questa relazione. Il papa ha esortato a non cercare altro potere, poiché la vera forza si trova nella testimonianza e nella custodia delle persone e della fede.
Il pontefice ha così precisato che il ruolo del sacerdote non è quello di un dominatore, ma di un custode che protegge e guida con rispetto. Gesù stesso ha affidato questa missione, invitando a seguire un cammino di servizio e di attenzione verso ogni persona. Questa riflessione ha voluto staccare il sacerdozio da concezioni di autorità e dominio, puntando piuttosto su un modello di servizio umile.
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Il ruolo del sacerdote come custode
Il sacerdote, secondo il discorso di papa francesco, è chiamato a essere un guardiano della fede e del popolo, con un atteggiamento di umiltà e cura, lontano da ogni forma di autoritarismo che possa trasformare la missione in dominio.
L’impegno dei nuovi sacerdoti nella diocesi di roma e il rapporto con i fedeli
Nel corso della cerimonia, papa francesco si è rivolto agli undici ordinandi evidenziando il metodo con cui devono svolgere il loro compito. Ha detto che nemmeno i vescovi sono chiamati a sostituire gesù, ma a collaborare nella sua missione. Quindi, i nuovi sacerdoti devono trovare il giusto spazio per se stessi, senza imporre un ruolo sopra gli altri.
Il papa ha invitato i candidati a fare spazio ai fedeli e alle creature che incontreranno, riconoscendo così la vastità del popolo di dio che non si limita alle persone visibili o strutturate in chiesa. Ha esortato a non definire rigidi confini attorno alla comunità cristiana, che è più numerosa e variegata di quanto si possa percepire a prima vista.
L’invito finale riguarda un atteggiamento di apertura e accoglienza, che consente un confronto continuo con chi vive la fede con modi diversi, senza chiusure dogmatiche. Questo passaggio indica una chiesa attenta ai bisogni e alle trasformazioni della società di oggi, nella quale i sacerdoti diventano guide sensibili e disponibili.
Collaborazione e umiltà nella missione pastorale
Secondo papa francesco, la missione dei nuovi sacerdoti si fonda su una collaborazione rispettosa con i fedeli, evitando la pretesa di dominare e favorendo un clima di dialogo e cura reciproca.
La messa di ordinazione e il contesto nella basilica di san pietro
La celebrazione si è svolta nella basilica di san pietro, luogo simbolico per la chiesa cattolica e sede tradizionale per le ordinazioni episcopali e presbiterali. L’ordinazione di questi undici sacerdoti rappresenta un momento significativo per la diocesi di roma, chiamata a rinnovare le proprie energie pastorali.
Il rito ha incluso le tradizionali preghiere, l’imposizione delle mani e la vestizione degli ordinandi con gli abiti sacerdotali. La presenza del papa ha conferito grande rilievo all’evento e ha sottolineato l’importanza di questa chiamata al servizio religioso.
Tutto si è svolto con la partecipazione visibile di familiari, fedeli e autorità ecclesiastiche, in un clima che ha ribadito l’impegno della chiesa romana nel mantenere viva la testimonianza cristiana. Questi momenti suggeriscono un rapporto diretto tra la gerarchia e la comunità, fondato su responsabilità condivise e fiducia reciproca.