Maurizio Landini: il referendum come strumento di cambiamento per i diritti dei lavoratori

Maurizio Landini, segretario della Cgil, sottolinea l’importanza del referendum in corso per garantire il diritto di voto e critica la gestione del governo sulle politiche industriali e l’uso dei fondi Pnrr.
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Maurizio Landini: il referendum come strumento di cambiamento per i diritti dei lavoratori - unita.tv

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha recentemente espresso l’importanza del referendum in corso, sottolineando la necessità di raggiungere il quorum per garantire che le voci dei cittadini vengano ascoltate. Durante la presentazione dei dati sul tesseramento, Landini ha evidenziato come il referendum rappresenti un’opportunità unica per i cittadini di influenzare le leggi e migliorare le condizioni di vita, in un contesto in cui il parlamento ha adottato misure sfavorevoli per i lavoratori.

L’importanza del quorum e il diritto di voto

Landini ha affermato che il primo obiettivo è convincere coloro che non intendono recarsi alle urne a esercitare il proprio diritto di voto. “Dobbiamo parlare con chi pensa che votare non serva a nulla”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di mobilitare la popolazione. Il referendum, secondo il segretario, è un mezzo attraverso il quale ogni cittadino può esprimere la propria opinione e contribuire attivamente al processo legislativo. “Cambiando leggi balorde”, ha aggiunto, “le persone avranno diritti e tutele in più”. Questo appello al voto è particolarmente rilevante in un momento in cui le politiche adottate dal parlamento sono state percepite come dannose per i lavoratori.

La campagna referendaria e le iniziative in programma

Le giornate dell’11 e 12 aprile a Milano segneranno l’inizio ufficiale della campagna elettorale per il referendum. Landini ha annunciato che il 12 aprile si svolgeranno eventi in tutte le città italiane, compresi alcuni centri all’estero come Parigi e Barcellona. Queste iniziative mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del referendum e a mobilitare i cittadini affinché partecipino attivamente al voto. La Cgil sta lavorando per garantire che il messaggio arrivi a tutti, enfatizzando il ruolo cruciale che ogni individuo ha nel determinare il futuro delle leggi che regolano il mondo del lavoro.

Critiche al governo e alla gestione delle politiche industriali

Landini ha anche commentato l’incontro recente tra il governo e le imprese, esprimendo preoccupazione per la mancanza di dialogo con le organizzazioni sindacali. “Mi sarei aspettato che la presidente del Consiglio affermasse chiaramente che nessuna impresa deve delocalizzare la produzione”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di proteggere i posti di lavoro in Italia. Inoltre, ha evidenziato che il governo ha scelto di incontrare solo le imprese, escludendo i sindacati, il che potrebbe portare a decisioni che non tengono conto delle esigenze dei lavoratori.

La posizione dell’Unione Europea sui dazi e le politiche commerciali

Riguardo ai dazi imposti dagli Stati Uniti, Landini ha sottolineato la necessità che l’Unione Europea sviluppi una propria strategia e posizione. “È fondamentale respingere la stagione delle singole trattative degli Usa con il resto del mondo”, ha affermato, ritenendo inaccettabile che l’Italia possa seguire questa strada. Il segretario ha anche notato una certa confusione all’interno del governo su come affrontare le sfide commerciali attuali, evidenziando la necessità di un approccio più coordinato e strategico.

Rischi legati all’uso dei fondi del Pnrr

Infine, Landini ha espresso preoccupazione per le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni riguardo all’utilizzo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei fondi di coesione. Ha avvertito che la redistribuzione di queste risorse alle imprese potrebbe configurarsi come un “saccheggio”, sottolineando che tali fondi dovrebbero essere utilizzati per affrontare i ritardi infrastrutturali e tecnologici del paese. “Non siamo d’accordo con l’idea di ridistribuire i fondi a pioggia”, ha affermato, aggiungendo che è essenziale non compromettere il green deal europeo.