In Italia si sta facendo strada la proposta di legge per inserire stabilmente la figura dello psicologo all’interno delle scuole. La mancanza di questo professionista nel sistema educativo nazionale, unica nel panorama europeo, ha spinto alcuni parlamentari a sollecitare un cambiamento significativo. La presenza quotidiana di uno psicologo scolastico potrebbe rispondere a bisogni crescenti, specie tra i più giovani, offrendo un supporto diretto e precoce nei casi di disagio emotivo.
La proposta di legge: un emendamento per la salute mentale nelle scuole
Il senatore di Forza Italia mario occhiuto ha presentato un emendamento al disegno di legge dedicato alla salute mentale. Questa modifica punta a rendere definitiva la presenza dello psicologo scolastico nelle scuole, un ruolo finora lasciato alla discrezione degli istituti e alle risorse disponibili. Al momento, solo alcune regioni o singole scuole possono attivare servizi di counselling psicologico, spesso grazie a progetti temporanei o sperimentali. L’emendamento intende invece superare questa frammentazione, stabilendo la figura professionale come una componente fissa e integrata del sistema scolastico nazionale.
La posizione di mario occhiuto
Per mario occhiuto, l’Italia è il solo paese europeo a non aver ancora raccolto questa esigenza. La sua posizione sottolinea la necessità di riconoscere in tempi rapidi segnali di disagio tra gli studenti, per evitare un aggravamento verso problemi psicologici più gravi. Si punta a rendere lo psicologo una figura accessibile a tutti, per garantire un intervento tempestivo e mirato. “È fondamentale intervenire subito per non lasciare i giovani soli di fronte alle sfide della loro crescita.”
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La Calabria come modello pilota per l’introduzione dello psicologo scolastico
In Calabria è in corso un progetto che potrebbe indicare una strada da seguire a livello nazionale. Le autorità locali lavorano a un piano che dovrebbe prendere forma a partire da settembre 2025, con criteri ben definiti in base al numero di studenti presenti in ciascuna scuola. Questa iniziativa dimostra come, pur tra limitazioni economiche e organizzative, alcune regioni abbiano già avviato passi concreti verso l’introduzione stabile dello psicologo nelle scuole pubbliche.
Il progetto calabrese
Il progetto calabrese mira a fornire alle scuole supporti psicologici adeguati, concentrandosi sui criteri organizzativi e sulla distribuzione delle risorse. Un segnale chiaro dell’attenzione crescente verso la salute mentale tra gli studenti, tema che sta gradualmente acquisendo rilievo anche nelle agende politiche regionali. L’esperienza calabrese potrebbe diventare un modello per altre aree del paese, valido soprattutto in contesti dove il bisogno di assistenza psicologica è più evidente o pressante.
Il sostegno in senato e il dialogo con il governo
Il tema è arrivato anche in Senato, dove il capogruppo di Forza Italia, luca gasparri, ha ribadito l’importanza dello psicologo scolastico durante un question time con il presidente del consiglio meloni. Gasparri ha richiamato la necessità di dare attenzione ai giovani più vulnerabili, auspicando un inserimento stabile di questa figura nelle scuole. La proposta di mario occhiuto ha così ottenuto sostegno pubblico in aula e ha aperto un confronto diretto con i ministeri coinvolti, tra cui quello dell’istruzione guidato da Valditara.
Dialogo politico e consultazioni
Lo scambio tra occhiuto e gasparri, visibile anche nel momento dello scambio di saluti, ha sottolineato una forte volontà politica di portare avanti la proposta. Le parole di gasparri indicano che si stanno già svolgendo consultazioni con i ministri e altre figure istituzionali per definire i dettagli di attuazione. “Stiamo lavorando affinché ogni scuola possa contare su un professionista psicologo, senza eccezioni.” L’obiettivo è trasformare l’emendamento in una norma operativa, capace di garantire uno psicologo in ogni scuola senza eccezioni.
L’istituzione stabile dello psicologo scolastico potrebbe cambiare la gestione delle difficoltà degli studenti, fornendo un aiuto concreto e un punto di riferimento costante nelle scuole italiane. Questi sviluppi confermano come la risposta ai bisogni psicologici nelle infrastrutture educative stia salendo ai primi posti dell’agenda politica.