Giorgia Meloni in preparazione per il vertice di Parigi sulla sicurezza in Ucraina

Giorgia Meloni prepara il vertice di domani all’Eliseo di Parigi, dove ribadirà la posizione italiana contro l’invio di truppe in Ucraina e promuoverà l’unità tra gli alleati occidentali.
Giorgia Meloni in preparazione per il vertice di Parigi sulla sicurezza in Ucraina Giorgia Meloni in preparazione per il vertice di Parigi sulla sicurezza in Ucraina
Giorgia Meloni in preparazione per il vertice di Parigi sulla sicurezza in Ucraina - unita.tv

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è attualmente impegnata nella preparazione del vertice che si svolgerà domani, giovedì 27 marzo, presso l’Eliseo di Parigi. Questo incontro si concentrerà sulla pace e sulla sicurezza in Ucraina e vedrà la partecipazione di leader provenienti da oltre 30 nazioni, tra cui Stati europei, membri del Commonwealth e paesi asiatici. La posizione dell’Italia, in particolare, sarà al centro del dibattito, con Meloni pronta a ribadire il fermo rifiuto all’invio di truppe europee sul territorio ucraino.

La posizione dell’Italia sulla questione ucraina

In linea con quanto espresso nelle ultime settimane, Giorgia Meloni intende confermare la posizione italiana riguardo all’invio di truppe in Ucraina, considerata non solo rischiosa, ma anche inefficace per la risoluzione del conflitto. Questa posizione è stata già comunicata in diverse sedi internazionali, incluso il Consiglio europeo di Bruxelles del 20 marzo. Tuttavia, il governo italiano non esclude la possibilità di una missione di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, ma solo a seguito di un accordo tra Russia e Ucraina. Meloni e i rappresentanti del suo esecutivo hanno sottolineato più volte l’importanza di sostenere il processo di pace, evitando azioni unilaterali che potrebbero complicare ulteriormente la situazione.

Mantenere l’unità tra gli alleati occidentali

Un altro obiettivo cruciale per la premier è quello di preservare l’unità tra gli alleati occidentali, evitando divisioni tra Stati Uniti e Unione Europea. In un contesto geopolitico caratterizzato da tensioni e divergenze strategiche, in particolare riguardo ai dazi, Meloni continuerà a promuovere il dialogo tra le nazioni alleate. La risposta coordinata alla crisi ucraina è vista come essenziale per affrontare le sfide attuali. Nel frattempo, sono in corso contatti diplomatici per organizzare una visita di Meloni negli Stati Uniti, dove potrebbe incontrare l’ex presidente Donald Trump. La premier ha dichiarato: “Prima o poi andrò alla Casa Bianca, non so ancora la data”, durante una recente intervista a margine del Consiglio Ue.

Le dinamiche interne tra Forza Italia e Lega

Sul fronte politico interno, le recenti tensioni tra Forza Italia e Lega riguardo alla politica estera hanno spinto Meloni a invitare i suoi alleati a mantenere toni pacati. Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, ha affermato che non è necessario alcun chiarimento in Consiglio dei ministri, sottolineando che, pur avendo posizioni diverse su alcune questioni, le tre forze politiche alleate possono comunque mantenere la lealtà reciproca. Le manovre di Matteo Salvini, leader della Lega, continuano a essere monitorate con attenzione, ma in Fratelli d’Italia si ritiene che non ci siano motivi per temere un’escalation che possa compromettere la stabilità del governo. Fonti autorevoli affermano che le tensioni tra i partiti siano esagerate e che la compattezza della maggioranza non sia in discussione.

Le elezioni regionali e il futuro del Veneto

Il centrodestra è attualmente impegnato a discutere le elezioni regionali, con particolare attenzione al Veneto, dove è ancora da definire il successore di Luca Zaia. Nonostante le trattative in corso, non è stato raggiunto un accordo sulla candidatura che prenderà il posto del governatore leghista. Questo tema rappresenta uno dei punti più delicati all’interno della coalizione. Tuttavia, il confronto è stato rinviato a dopo il congresso della Lega. Raffaele Speranzon, senatore di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che la data delle elezioni non è un tema divisivo e che l’importanza risiede nella creazione di un programma condiviso con gli alleati, piuttosto che nella tempistica del voto.

La questione migranti e il nuovo decreto

La questione migranti rimane centrale nell’agenda politica, con il prossimo Consiglio dei ministri previsto per venerdì, durante il quale si discuterà del nuovo decreto Albania. Questo provvedimento prevede la trasformazione dei due hotspot in Albania da centri di prima accoglienza a centri di permanenza per i rimpatri. Giorgia Meloni ha recentemente trattato temi legati al “partenariato Sud” e al Piano Mattei in un incontro con il Commissario europeo per i partenariati internazionali, Josef Sikela. Dopo il vertice di Parigi, la premier incontrerà il presidente polacco Andrzej Duda a Palazzo Chigi e parteciperà al congresso nazionale di Azione.