Inaugurato il nuovo ponte dell’Industria a Roma: un’opera fondamentale per la viabilità

Inaugurato il nuovo ponte dell’Industria a Roma, un’opera da 18 milioni di euro che migliora la viabilità tra Portuense e Ostiense, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e del ministro Matteo Salvini.
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Inaugurato il nuovo ponte dell'Industria a Roma: un'opera fondamentale per la viabilità - unita.tv

Dopo un lungo periodo di lavori e investimenti significativi, il nuovo ponte dell’Industria, noto anche come “Ponte di Ferro“, è stato inaugurato giovedì mattina a Roma. Questo progetto, che ha richiesto un investimento di 18 milioni di euro, è stato realizzato dopo la distruzione del ponte originale a causa di un incendio nel 2021. La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco Roberto Gualtieri e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che hanno sottolineato l’importanza dell’opera per la città e il suo impatto sulla viabilità.

Un intervento straordinario per Roma

Il sindaco Gualtieri ha descritto il nuovo ponte come un “intervento straordinario” sia per la sua complessità che per la rapidità con cui è stato realizzato. Durante il suo intervento, ha spiegato che si sono presentate tre opzioni: restaurare il ponte danneggiato, chiuderlo definitivamente o, grazie all’opportunità offerta dal Giubileo, costruire un nuovo ponte con una capacità di carico di 26 tonnellate. La scelta è ricaduta sulla terza opzione, che permette anche il transito degli autobus, un aspetto fondamentale per migliorare la mobilità nella zona. Gualtieri ha anche evidenziato l’uso di tecnologie avanzate per minimizzare l’impatto ambientale sul fiume Tevere.

Dettagli tecnici e storici dell’opera

L’assessora ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, ha fornito ulteriori dettagli sul progetto, sottolineando l’importanza storica del ponte, che risale al 1860. La sua ristrutturazione ha richiesto un dialogo costante con la Soprintendenza speciale per garantire la conservazione degli elementi architettonici distintivi. Grazie a un investimento di 5 milioni di euro da parte di Roma Capitale, integrato con 13 milioni di euro provenienti dal Giubileo, è stato possibile realizzare un ponte completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, mantenendo al contempo il suo valore come archeologia industriale.

Struttura e caratteristiche del nuovo ponte

Il nuovo ponte dell’Industria si estende per 130 metri e presenta una struttura ingegneristica innovativa. A differenza del precedente impalcato, che era composto da tre tronchi, ora è stata realizzata una trave unica, capace di sostenere un carico di 26 tonnellate. Gli arconi e i capitelli, elementi caratteristici del ponte originale, saranno restaurati con attenzione, mentre le nuove parti manterranno dettagli storici come la trave reticolare con bulloni a testa tonda. Questo approccio ha permesso di creare una struttura robusta e funzionale, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità della città.

Importanza strategica per la viabilità romana

Situato tra via del Porto Fluviale e via Antonio Pacinotti, il ponte dell’Industria rappresenta un nodo cruciale per il collegamento tra le aree urbane di Portuense e Ostiense. Dopo l’incendio del 2 ottobre 2021, il ponte era stato riaperto temporaneamente, ma con limitazioni al transito dei veicoli. La chiusura definitiva avvenuta il 24 luglio 2023 ha dato avvio ai lavori di riqualificazione, inizialmente previsti per durare 14 mesi. Tuttavia, le tempistiche sono state soggette a posticipi, rendendo l’opera ancora più attesa dalla cittadinanza.

Fasi di realizzazione e innovazioni

Le fasi di lavoro hanno incluso la creazione di una passerella provvisoria per garantire la continuità dei servizi essenziali come luce, gas e telecomunicazioni. Successivamente, è stata effettuata una manutenzione straordinaria che ha comportato lo smontaggio dell’impalcato e il consolidamento delle strutture di sostegno. Per rimuovere le arcate in ferro, è stata utilizzata una gru da 600 tonnellate, un’operazione complessa che ha richiesto precisione e attenzione. Una volta restaurate, le travi storiche sono state rimontate, ampliando la sede stradale a 11 metri e consentendo il passaggio degli autobus, che prima non potevano transitare sul ponte. Sono state inoltre progettate due passerelle, una pedonale e una ciclabile, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’area.