L’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli, 78 anni, assassinata a Rimini in un garage di via del Ciclamino, entra nella fase giudiziaria decisiva. Louis Dassilva, 35 anni, senegalese detenuto per il reato, sarà processato dopo la conclusione delle indagini a maggio 2025. Il procedimento si apre con l’udienza preliminare fissata per fine giugno dal gup Raffaele Deflorio.
Dettagli sull’omicidio e contesto dell’arresto
Il fatto risale al 3 ottobre 2023 quando Pierina Paganelli è stata trovata morta nel garage di via del Ciclamino, zona residenziale di Rimini. Louis Dassilva, da allora in custodia cautelare, era stato arrestato il 16 luglio 2024, quasi nove mesi dopo l’evento. Le autorità avevano subito avviato le indagini sul luogo del delitto, raccogliendo prove e testimonianze per ricostruire la dinamica. L’anziana vittima è stata uccisa in circostanze ancora oggetto di approfondimenti investigativi. L’attenzione ha riguardato in particolare il movente e i contorni dell’aggressione, avvenuta in uno spazio chiuso e isolato.
Interrogatori e prove raccolte
Le forze dell’ordine hanno sottoposto Dassilva a un lungo interrogatorio, valutando il contesto personale e eventuali rapporti con la donna. Nonostante la distanza temporale tra il crimine e l’arresto, il quadro accusatorio si è rafforzato con la raccolta di elementi ritenuti validi dalla procura, sufficiente a disporre il fermo. Dassilva rimane in carcere in attesa del processo che ora ha una data precisa per l’inizio dell’udienza preliminare. Il procedimento intende approfondire tutte le circostanze del delitto.
Chiusura dell’indagine e richiesta di rinvio a giudizio
Il 12 maggio 2025 il pubblico ministero Daniele Paci ha archiviato l’inchiesta formale, disponendo il rinvio a giudizio per Louis Dassilva. La richiesta è stata avanzata sulla base delle accuse di omicidio volontario con aggravanti particolarmente severe. Tra queste, l’esistenza di motivazioni definibili come abbiette e un grado di crudeltà rilevante nella modalità dell’azione.
“L’omicidio si sarebbe consumato durante la notte,” circostanza che rende ancora più grave la valutazione del reato. Dai rilievi è emerso che Dassilva avrebbe scelto un momento, un luogo e una vittima tali da compromettere la possibilità di difendersi. Gli inquirenti hanno indicato queste condizioni come aggravanti legate alla vulnerabilità della persona offesa e all’isolamento del luogo del fatto.
Premeditazione e aggravanti
Non mancherebbe inoltre la premeditazione, elemento che rafforza la natura volontaria dell’atto. La strategia accusatoria intende dimostrare che l’esecuzione del delitto non è stata casuale ma pianificata, fatto che, in termini giuridici, comporta conseguenze importanti per la pena. Il rinvio a giudizio rappresenta quindi l’apertura del processo vero e proprio, con la possibilità per la difesa di presentare le proprie argomentazioni in aula.
Prospettive e svolgimento della prossima udienza preliminare
L’udienza preliminare si terrà il 23 giugno 2025 alle 9.15 presso il tribunale di Rimini, sotto la presidenza del giudice per l’udienza preliminare Raffaele Deflorio. Questa fase servirà a valutare la fondatezza delle prove raccolte e a decidere se inviare o meno Dassilva a procedimento penale ordinario.
Durante l’udienza, il pm Paci e i legali di Dassilva potranno presentare le loro prove e contestazioni. Verranno esaminati elementi tecnico-peritali, dichiarazioni testimoni e qualsiasi altro materiale raccolto nel corso delle indagini. La difesa potrà chiedere eventuali approfondimenti o mettere in discussione la legittimità degli atti svolti.
L’esito di questa udienza stabilirà dunque il destino dell’imputato nel processo. Se il gup confermerà l’accusa, Dassilva affronterà un dibattimento che potrà includere anche una fase con giuria popolare, a seconda del tipo di reato e della richiesta della procura. In caso contrario, potrà essere disposta l’archiviazione o il proscioglimento nel caso di insufficienza di prove.
Il confronto giudiziario rappresenta un passaggio fondamentale per fare chiarezza sull’omicidio di Pierina Paganelli e sulle sue modalità. Rimane alta l’attenzione da parte della comunità locale, che segue con interesse l’evoluzione del caso e le scelte della magistratura.