Un terremoto con epicentro nei Campi Flegrei ha provocato lo stop temporaneo alla circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli. La scossa, registrata alle 12.47 con una magnitudo di 4.6, ha fatto scattare il protocollo di sicurezza previsto per eventi sismici superiori al grado 4.0, bloccando i convogli in transito e causando disagi anche sulla metropolitana e le ferrovie locali.
Il terremoto ai campi flegrei e l’immediata reazione delle ferrovie dello stato
La terra ha tremato poco prima dell’una del pomeriggio nella zona dei Campi Flegrei, un’area vulcanica nota per la sua attività geologica instabile. La scossa è stata avvertita distintamente a Napoli e nei comuni limitrofi grazie alla magnitudo rilevata pari a 4.6 sulla scala Richter.
Ferrovie dello Stato ha attivato subito il piano emergenziale che prevede l’interruzione della circolazione ferroviaria quando si verificano sciami sismici con valori superiori a magnitudo 4.0. Questa misura serve ad evitare rischi legati a possibili danni strutturali lungo la rete ferroviaria o problemi ai sistemi di segnalamento.
I convogli che si trovavano nel nodo napoletano sono stati fermati nelle stazioni vicine all’epicentro per garantire la sicurezza dei passeggeri e degli operatori in attesa degli accertamenti tecnici necessari sulle linee interessate dal sisma.
Situazione della rete ferroviaria regionale dopo lo stop precauzionale
Mentre è stata bloccata la circolazione intorno all’area coinvolta dal sisma, non risultano ripercussioni sui treni provenienti da Roma diretti verso il Sud Italia: questi continuano regolarmente le loro corse senza ritardi o cancellazioni secondo quanto comunicato da Ferrovie dello Stato.
Il personale tecnico sta effettuando verifiche approfondite su binari, ponti e gallerie nell’area del nodo napoletano per escludere eventuale danneggiamento causato dalla scossa tellurica o da possibili repliche successive allo sciame principale.
Solo al termine delle ispezioni sarà possibile stabilire con certezza quando potrà riprendere completamente il servizio ferroviario nel tratto interrotto, mantenendo comunque alta l’attenzione sulle condizioni geologiche ancora instabili della zona vulcanica partenopea.
Impatto del sisma sul trasporto pubblico locale: metropolitana cumana circumflegrea ferme
Oltre alla sospensione dei treni nazionali nella zona colpita dal terremoto anche diverse linee urbane hanno subito interruzioni immediate come misura cautelare preventiva.
La linea 2 della metropolitana di Napoli rimane ferma tra le stazioni Bagnoli e Pozzuoli proprio nell’area più vicina all’epicentro del sisma perché gli impiantisti devono controllare eventuali danni agli impianti elettrici o strutturali lungo questa tratta urbana molto frequentata ogni giorno dai pendolari partenopei.
Non hanno viaggiato neppure i convogli delle ferrovie Cumana e Circumflegrea, due reti locali fondamentali che collegano diversi quartieri periferici ed aree industrializzate intorno al Golfo; anche qui sono in corso accertamenti tecnici finalizzati alla verifica dell’integrità delle infrastrutture coinvolte dalla scossa tellurica appena registrata alle porte della città campana.
