Home Procura di genova chiede rinvio a giudizio per il proprietario del terreno dove è morto christopher osoyoba

Procura di genova chiede rinvio a giudizio per il proprietario del terreno dove è morto christopher osoyoba

La procura di Genova richiede il rinvio a giudizio dell’imprenditore dell’agriturismo in Valpolcevera per la morte di Christopher Osoyoba, evidenziando gravi problemi di sicurezza e manutenzione del motocarro.

Procura_di_genova_chiede_rinvi

La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per l’imprenditore dell’agriturismo in Valpolcevera, accusato di negligenza nella manutenzione di un motocarro che ha causato la morte di Christopher Osoyoba nel 2022. - Unita.tv

La procura di Genova ha avviato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’imprenditore titolare dell’agriturismo in valpolcevera, teatro dell’incidente mortale che ha coinvolto christopher osoyoba. Il giovane di 26 anni perse la vita il 13 agosto 2022, schiacciato da un motocarro durante lavori in proprietà privata. La vicenda ha attirato l’attenzione su condizioni di sicurezza e manutenzione delle attrezzature usate sul posto.

I fatti dell’incidente e la dinamica dell’evento

Il 13 agosto 2022, nel territorio genovese della valpolcevera, christopher osoyoba stava trasportando terra all’interno della proprietà agricola che appartiene all’imprenditore coinvolto. Mentre manovrava un motocarro, il veicolo ha subito un malfunzionamento al sistema frenante. Secondo la pm francesca rombolà, “il guasto ha comportato la perdita del controllo del mezzo che è uscito dalla strada, compiendo un roll-over di quasi 450 gradi.” L’impatto ha fatto sbalzare il giovane dalla cabina, seguito dall’uscita del motocarro che lo ha schiacciato, causando il decesso.

L’incidente, avvenuto durante l’attività lavorativa, ha evidenziato fragilità legate alla sicurezza dei mezzi impiegati nell’azienda agricola. Le modalità dell’evento sono al centro delle indagini sulle procedure di gestione e manutenzione dei veicoli.

L’accusa e la responsabilità dell’imprenditore

La procura accusa l’imprenditore di aver fornito a christopher osoyoba un mezzo di lavoro privo di adeguata manutenzione. Secondo le ricostruzioni, il motocarro utilizzato presentava gravi problemi al sistema frenante, già segnalati e oggetto di interventi. Un meccanico aveva tentato di riparare il guasto, ma la pm ha sottolineato come “non fosse stata garantita la piena efficienza del veicolo.”

Di conseguenza, la responsabilità penale del proprietario si basa sull’aver messo a disposizione un’attrezzatura non sicura, che ha causato la perdita di controllo e la tragedia. Il caso mette in luce l’importanza di controlli rigorosi e manutenzioni puntuali per gli strumenti usati in contesti lavorativi ad alto rischio.

L’udienza preliminare e il percorso giudiziario

La giudice nicoletta guerrero ha fissato l’udienza preliminare per il 16 luglio 2025. Durante questa fase, verranno valutati gli elementi raccolti dalla procura e si deciderà sull’eventuale apertura del processo vero e proprio. Il procedimento si concentra sul rispetto delle norme di sicurezza e sulla verifica della responsabilità diretta nella morte di christopher osoyoba.

Al centro del dibattito ci sono sia le condizioni del motocarro che la gestione imprenditoriale dell’agriturismo. L’attenzione rimane puntata sulle norme per la tutela dei lavoratori e sulle regole imposte per evitare incidenti simili nel futuro. La data dell’udienza rappresenta un passaggio cruciale per l’evoluzione del caso.