Papa leone xiv, dal gioco con l’asse da stiro alla nomina a pontefice: il racconto dei fratelli

La nomina di Leone XIV a papa sorprende il mondo, rivelando un percorso di fede e vocazione radicata nella famiglia e nella comunità parrocchiale di Chicago, con forti legami ai poveri.
L’articolo racconta il percorso umano e spirituale di papa Leone XIV, dalla sua infanzia a Chicago alla nomina a pontefice, attraverso le testimonianze dei fratelli che ne rivelano fede, impegno e valori condivisi con papa Francesco. - Unita.tv

La nomina a papa di leone xiv ha catturato l’attenzione mondiale. I suoi fratelli raccontano un percorso segnato da una vocazione nata fin dall’infanzia, radicata nella fede e nella vita di parrocchia nel sobborgo di Chicago dove è cresciuto. Questo articolo ripercorre i dettagli inediti emersi dalle loro dichiarazioni, offrendo uno sguardo più umano sulla figura del nuovo pontefice.

Un sogno che nasce tra giochi e caramelle

Fin da bambino, il futuro papa manifestava un desiderio chiaro e profondo: diventare prete. A raccontarlo sono stati John e Louis, suoi fratelli, in un’intervista rilasciata alla Abc. Durante i giochi, leone xiv simulava le celebrazioni usando un’asse da stiro come altare. Al posto dell’ostia, impiegava delle caramelle; un gesto che rivelava già la sua passione per il sacerdozio.

Il desiderio non è mai stato soltanto un gioco o una fantasia infantile. Era un sogno reale e concreto, alimentato da una fede vissuta in famiglia e sostenuta da un ambiente che privilegiava la vita di parrocchia. Non a caso, il contesto familiare e sociale ha avuto un ruolo decisivo nella crescita del futuro pontefice.

L’ambiente familiare e la fede radicata a chicago

Leone xiv è cresciuto in una famiglia profondamente legata alla fede cattolica e alle tradizioni religiose. I genitori, Mildred e Louis Marius, hanno svolto un ruolo attivo nella vita religiosa dei figli, inserendoli nella comunità parrocchiale di Dolton, sobborgo del South Side di Chicago.

I fratelli raccontano che tutti e tre, Robert, Louis e John, hanno partecipato attivamente alla parrocchia, servendo come chierichetti e cantando nel coro. Il futuro pontefice ha frequentato la scuola elementare in quest’area, dove traspariva già la consapevolezza di un cammino dedicato al sacerdozio. Un vicino di casa aveva persino predetto che sarebbe diventato papa. Le origini multiculturali della famiglia, con radici creole, haitiane, francesi e italiane, hanno influenzato la sua visione della vita e della fede.

Il cammino verso il sacerdozio e la scelta dell’ordine agostiniano

A 13 anni Robert aveva già preso una decisione netta: lasciare la casa per frequentare il liceo in seminario, sotto la guida dell’ordine agostiniano. Questo passo segnava il primo passo formale verso la vita religiosa, che lo avrebbe poi condotto a ricoprire il ruolo di Priore generale dell’ordine.

Anche se tra i fratelli si erano scambiati pensieri sul futuro di Robert, nessuno immaginava con certezza che sarebbe salito al soglio pontificio. John ha raccontato di aver parlato con lui a pochi giorni dall’inizio del conclave: Robert si mostrava scettico sull’ipotesi di essere eletto papa, blu non escluso. “Non sceglieranno mai un americano”, aveva detto. Eppure, si era detto pronto ad accettare la volontà di Dio qualora fosse accaduto.

La sorpresa e la reazione della famiglia alla fumata bianca

La fumata bianca che ha annunciato la sua elezione ha suscitato sorpresa e un misto di orgoglio nella famiglia. Louis, il fratello maggiore, ha raccontato di aver appreso la notizia da sua moglie, che gli ha segnalato l’evento in diretta tv. Nonostante la solidità della fede e l’impegno del fratello, la nomina a pontefice non era considerata una possibilità concreta fino a quel momento.

John, da ex preside di una scuola cattolica, aveva percepito la portata del momento e, non appena appresa la notizia, ha espresso la speranza che il fratello possa godere di momenti di leggerezza, come uscire dal Vaticano per un gelato, segno di un rapporto famigliare ancora molto presente e umano.

Le analogie con papa francesco e l’impegno verso i poveri

Chi conosce bene papa leone xiv nota alcune somiglianze nel suo percorso con quello di papa francesco. Entrambi hanno al centro della loro missione la difesa degli ultimi, dei poveri e dei diseredati. La loro esperienza in America Latina, in Paesi diversi come Argentina e Perù, ha segnato la loro visione e il modo di vivere la fede.

Secondo il racconto dei fratelli, questa comunanza di valori deriva da momenti di missione condivisi e da un forte impegno nella solidarietà. Leone xiv si presenta così come una figura determinata a portare avanti un magistero attento ai più deboli e alle sfide sociali contemporanee, partendo da un’esperienza religiosa radicata e vissuta in vari contesti del mondo cattolico.

Le parole dei fratelli, affiorate in un’intervista al network Abc, offrono uno spaccato intimo e concreto sulla vita di papa leone xiv, svelando la quotidianità e la costanza di un percorso che lo ha portato fino al più alto ruolo della chiesa.