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Melegnano perde il progetto san carlo: area venduta per data center e nuovi sviluppi in corso

Il progetto per la sede produttiva della San Carlo a Melegnano è stato cancellato, con l’area venduta a Vitali per un data center, suscitando preoccupazioni ambientali tra i cittadini.

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Il progetto dello stabilimento San Carlo a Melegnano è stato cancellato e l’area di via Carpiano venduta per la realizzazione di un data center, segnando una svolta verso l’industria digitale e suscitando preoccupazioni ambientali. - Unita.tv

Il progetto per realizzare una sede produttiva della San Carlo a Melegnano, annunciato più volte negli ultimi 15 anni, è definitivamente cancellato. L’area di via Carpiano, destinata a ospitare impianti produttivi, uffici e persino un museo dedicato alla patata, è stata venduta a un gruppo nuovo, interessato a un nuovo tipo di attività: un data center. La decisione cambia drasticamente i piani urbanistici e produttivi della cittadina del Sud Milano.

Il progetto san carlo a melegnano, anni di attesa e poche certezze

Il piano originale prevedeva la costruzione di uno stabilimento per la produzione di snack, comprensivo di magazzini, uffici, e un museo dedicato alla patata, simbolo del marchio San Carlo. L’iniziativa era accompagnata da promesse di almeno 500 nuovi posti di lavoro e da accordi con il Comune per utilizzare il vapore prodotto durante le lavorazioni nel sistema di teleriscaldamento urbano.

Nonostante gli annunci e la presenza di una convenzione urbanistica, il progetto non ha mai preso forma. Nel tempo, i rendering diffusi hanno mostrato come sarebbe potuta essere la struttura, ma questa rimaneva un progetto sulla carta. Forse a rallentare i lavori ha contribuito la contesa interna tra eredi dell’azienda, impegnati in controversie sulla gestione del patrimonio.

Il sito, di proprietà San Carlo, si trova in via Carpiano, una posizione strategica vicino all’autostrada A1 e alle linee ferroviarie dell’alta velocità. Chiunque si aspettava la nascita di un polo produttivo ha dovuto fare i conti con un lungo stallo che ha lasciato la zona in sospeso per anni, in attesa di decisioni concrete.

Vendita dell’area e nuove prospettive con un data center a melegnano

Nel 2025, la novità è arrivata: l’area di 214mila metri quadrati è stata ceduta dal gruppo San Carlo al gruppo Vitali, interessato a utilizzarla per un nuovo progetto collegato all’informatica, probabilmente un data center. Il sindaco di Melegnano, Vito Bellomo, ha confermato la vendita durante il consiglio comunale più recente.

L’idea è accolta in un contesto dove già si sta costruendo un data center da parte di Vantage e dove la stessa azienda sta valutando di realizzarne un secondo. Questa potrebbe diventare la terza struttura per la gestione e l’archiviazione dei dati a Melegnano, segno di una trasformazione importante del territorio verso attività legate all’industria digitale.

Non ci sono ancora accordi definitivi, e i colloqui con una multinazionale del settore IT sono in corso, ma nessun documento ufficiale è stato firmato. L’ipotesi di un data center si inserisce in un tessuto locale caratterizzato da un forte interesse per infrastrutture digitali che richiedono spazi ampi e dotazioni tecnologiche particolari.

Allarme per l’area boschiva: la tutela ambientale resta al centro del dibattito

Con il cambio di destinazione dell’area, non mancano le preoccupazioni. Alcuni cittadini e associazioni locali hanno chiesto che sia tutelata la parte boschiva presente nel sito, una superficie rilevata come bosco da una perizia forestale del 2021.

L’ex sindaco Pietro Mezzi, ora capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, ha rilanciato una diffida già indirizzata al vecchio proprietario San Carlo e valida anche per Vitali, chiedendo che la legge venga rispettata e che non vengano fatti interventi che compromettano l’area boschiva.

L’assalto al suolo e la possibile perdita di spazi verdi sono temi molto discussi tra i residenti, soprattutto dopo la mobilitazione contro i lavori nel comparto vicino della Bertarella, dove sono in corso lavori per un data center di Vantage. In quell’area sono stati organizzati sit-in da ambientalisti e cittadini contrari a operazioni che secondo loro riducono le aree naturali, aumentando il consumo di suolo.

Melegnano tra produzione alimentare e infrastrutture digitali, una città che cambia volto

La vicenda dello stabilimento San Carlo cancellato e la nuova prospettiva di data center raccontano un mutamento significativo per Melegnano. Da polo produttivo tradizionale, collocato in una posizione strategica per logistica, la città si sta orientando verso una presenza massiccia di infrastrutture digitali, guidate da aziende come Vantage e ora Vitali.

La trasformazione interessa l’economia locale, i posti di lavoro e soprattutto la gestione del territorio, tra esigenze industriali, tutele ambientali e gli interessi dei cittadini. Il passato con i sogni di un polo produttivo alimentare rimane nella memoria, mentre il futuro potrebbe essere segnato da server, reti di dati e nuove forme di impiego legate all’informatica.

Melegnano resta quindi un osservato speciale, indicativo di come molti comuni lombardi stanno ridefinendo il proprio ruolo nell’era digitale, tra scelte urbanistiche delicate e nuovi scenari lavorativi. Il dibattito sull’area di via Carpiano continuerà ad animare le assemblee pubbliche e le discussioni politiche nei prossimi mesi.