Home Legge regionale per case popolari più accessibili alle persone con disabilità: ordine del giorno ed emendamento approvati all’unanimità

Legge regionale per case popolari più accessibili alle persone con disabilità: ordine del giorno ed emendamento approvati all’unanimità

La giunta regionale approva misure per migliorare l’accesso alle case popolari per persone con disabilità, semplificando le domande e rimuovendo barriere architettoniche negli alloggi pubblici.

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La giunta regionale ha approvato misure per facilitare l’accesso alle case popolari per persone con disabilità, aggiornando la piattaforma di richiesta per segnalare bisogni specifici e migliorando l’assegnazione degli alloggi in base a tali necessità. - Unita.tv

La giunta regionale ha fatto un passo concreto per migliorare l’accesso alle case popolari da parte di persone con disabilità. Durante l’approvazione della legge di revisione normativa ordinamentale, il consiglio regionale ha votato all’unanimità un ordine del giorno e un emendamento volti a rendere più semplice e trasparente la richiesta di alloggi pubblici con specifiche esigenze di accessibilità. A promuoverli è stata Lisa Noja, consigliera di Italia Viva, che punta a garantire un diritto troppo spesso trascurato nelle procedure amministrative.

Aggiornamento della piattaforma informatica per le domande di alloggio con segnalazione di bisogni specifici

L’ordine del giorno approvato impegna la giunta a intervenire sulla piattaforma informatica che gestisce le richieste di alloggi popolari. Lo scopo è permettere alle persone con disabilità di indicare fin dalla presentazione della domanda quali sono i bisogni specifici legati alla loro condizione. Che si tratti di difficoltà motorie, problemi sensoriali o disabilità intellettive, le famiglie potranno segnalare le necessità di accessibilità, come un bagno attrezzato o la presenza di un ascensore.

Bisogni specifici attualmente trascurati

Al momento servono infatti strumenti più precisi nella fase iniziale, dato che spesso le domande si limitano a indicare la percentuale d’invalidità senza specificare quali adattamenti siano indispensabili per l’abitabilità. Questo aggiornamento consentirà a chi ha bisogno di case più accessibili di partecipare alle graduatorie con dati completi, anticipando le esigenze e evitando ritardi nel ricevere una soluzione abitativa adeguata. La nuova versione del sistema informatico deve quindi includere moduli dedicati e funzioni specifiche per la segnalazione di tali requisiti.

Abbattimento delle barriere architettoniche: impegni per gli interventi futuri nelle case popolari

Parallelamente, il consiglio regionale ha indirizzato la giunta anche a non fermarsi alle modifiche burocratiche, ma a continuare gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche negli alloggi pubblici. La legge vuole accelerare i lavori per garantire spazi fruibili senza ostacoli. L’obiettivo è facilitare la vita quotidiana delle persone con disabilità già assegnatarie di case popolari, assicurando l’adeguamento di ascensori, ingressi, servizi igienici e ogni altro elemento che ostacoli la mobilità.

Garantire l’inclusione abitativa

Questa attenzione alle condizioni abitative si traduce in una mancanza di discriminazioni basate sulle difficoltà motorie o sensoriali. Senza tali interventi, anche chi ottiene un alloggio rischia di trovarsi in un ambiente che non rispetta i suoi bisogni, con conseguenti disagi. La continuità e la priorità data a questi lavori serve quindi a rendere davvero inclusivo e funzionale il patrimonio pubblico, un passaggio fondamentale per la vivibilità delle persone con disabilità.

Emendamento alle modalità di assegnazione: le aler devono considerare esigenze di accessibilità

L’emendamento integrato nella legge obbliga le Aler, le aziende che gestiscono gli alloggi pubblici, a tenere conto delle esigenze di accessibilità indicate dai nuclei familiari nella domanda. Finora gli abbinamenti fra domande e case mancavano spesso di informazioni utili per garantire un abbinamento corretto, fatto “alla cieca”, senza considerare se l’alloggio fosse davvero fruibile per chi ha difficoltà di mobilità, vista o cognitiva.

Assegnazioni più efficaci e trasparenti

Da ora in poi, le Aler dovranno valutare le richieste legate a accessibilità e assegnare gli alloggi sulla base di dati precisi. Questo comporterà una distribuzione più efficace e un risparmio di tempo, che evitano il ricorso a modifiche successive o ad adattamenti onerosi e ritardati. L’emendamento così basato sulle esigenze reali migliora la qualità dell’assegnazione, rendendo concretamente più accessibile la casa popolare per chi ha bisogni speciali.

La soddisfazione di lisa noja: un diritto esigibile per le persone con disabilità

La consigliera Lisa Noja ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti nel consiglio regionale. Ha sottolineato che “finalmente si stabilisce un principio fondamentale: chi ha disabilità può indicare chiaramente quali adattamenti servono all’interno della domanda di assegnazione dell’alloggio, e non solo indicare un dato numerico come la percentuale di invalidità”. Questo passaggio è importante perché le esigenze sono diverse e vanno considerate in anticipo, evitando errori o attese inutili.

Noja ha ricordato che fino ad oggi gli abbinamenti fra domande e case avvenivano senza informazioni precise, con ritardi nella consegna di alloggi adeguati alle persone con disabilità. “Questa legge cambia la prassi, dando più trasparenza e concretezza alle procedure e, soprattutto, confermando un diritto che deve valere per qualsiasi famiglia che ha bisogno di un supporto abitativo specifico.” Il voto unanime del consiglio regionale evidenzia un consenso ampio su queste necessità.