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Moviola di Real Betis Chelsea: i due episodi chiave del match con rigori non concessi

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Il Chelsea vince 4-1 la finale di Conference League contro il Real Betis, in una partita segnata da decisioni arbitrali controverse e momenti di alta tensione sul campo. - Unita.tv
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La finale di Conference League 2024/2025 tra Real Betis e Chelsea si è chiusa con il punteggio di 4-1 in favore degli inglesi. Nonostante il risultato netto, la sfida ha vissuto momenti di tensione e decisioni arbitrali controverse che hanno acceso il confronto sul campo. Due episodi in particolare hanno scatenato le proteste dei giocatori e meritano un approfondimento, soprattutto per le scelte sui calci di rigore non assegnati. Scopriamo cosa è successo in questa partita che ha visto il Betis dominare nella prima frazione e il Chelsea ribaltare nella ripresa.

Il rigore non concesso al chelsea: l’intervento di adrian su nicola jackson

Al 56’ minuto, con il risultato fermo sullo 0-1 per il Real Betis, il Chelsea ha richiesto un calcio di rigore dopo un’azione confusa nell’area spagnola. Su un cross di James, il portiere Adrian esce fuori misura colpendo con il pugno Nicola Jackson, attaccante senegalese del club londinese. Le proteste sono immediate e il direttore di gara, Irfan Peljto, decide di verificare l’episodio con il supporto del VAR.

Dalla revisione emerge chiaramente il contatto tra il portiere e Jackson: il pugno di Adrian sfiora il volto dell’attaccante, un intervento che a molti sembrava netto e fallo da rigore. La difesa dell’arbitro sta però nel fatto che Adrian tocca il pallone per un attimo prima di colpire Jackson, un dettaglio cruciale per non fischiare il penalty. Per l’arbitro, questa frazione di secondo è sufficiente a non ritenere il gesto passibile di rigore, facendo così infuriare i giocatori del Chelsea.

Velocità e posizione dell’arbitro

Lo scenario si presenta delicato: la velocità dell’azione e la posizione dell’arbitro in campo possono aver influito sulla scansione delle azioni, mentre i commentatori sottolineano come una decisione diversa avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match. In ogni caso, la mancata concessione ha fatto discutere molti spettatori e addetti ai lavori, alimentando il dibattito sul ruolo del VAR nelle partite ad alto livello.

La mancata sanzione sul fallo di mano di reece james: occasione per il betis

Nel corso del secondo tempo, con il Chelsea avanti per 3-1, un altro episodio acceso è capitato nell’area inglese. Un cross di Isco verso Ruibal ha generato confusione in area difesa dal Chelsea, con Reece James al centro delle proteste. Durante la difesa, sembra che il difensore tocchi il pallone con la mano, gesto che avrebbe potuto scatenare un calcio di rigore in favore del Real Betis.

I giocatori spagnoli si sono lanciati in proteste fragorose, chiedendo l’intervento del VAR per sanzionare l’accaduto. Il direttore di gara, però, ha ritenuto che il tocco fosse involontario o non penalizzabile e ha deciso di non richiamare il VAR per ulteriore verifica. La decisione è stata giudicata corretta da molte fonti, che hanno chiarito come non ci fossero gli estremi per assegnare il rigore.

Reazioni e dibattito da siviglia

Questa scelta ha fatto irritare il pubblico di Siviglia: da un rigore per il Chelsea non concesso a uno sfumato per il Betis, la partita ha oscillato tra dubbi e controversie in una serata che non ha risparmiato tensioni. L’episodio rimane uno dei più discussi di questa finale, perché avrebbe potuto riavvicinare concretamente il Real Betis nel punteggio e nel morale.

Tensione e scontro tra antony ed enzo fernandez: il rischio di una rissa

La tensione sul campo è salita di tono anche negli ultimi minuti di gioco, quando il Chelsea conduceva 4-1 ma il Real Betis cercava comunque un guizzo per rientrare in partita. Al minuto 88, un intervento duro di Antony su Enzo Fernandez ha scatenato una reazione immediata tra i due giocatori. Il centrocampista argentino è caduto a terra dopo un contrasto, accusando un colpo e manifestando il proprio disappunto.

Antony, esterno del Chelsea, si è avvicinato in maniera decisa, generando un confronto diretto con Enzo Fernandez. I due si sono trovati faccia a faccia, con parole forti e gesti che hanno rischiato di far degenerare la situazione in una rissa. Fortunatamente, alcuni compagni di squadra hanno fatto da pacieri e anche l’arbitro è intervenuto prontamente per stemperare l’atmosfera.

Gestione arbitrale pacata

Non sono stati estratti cartellini né per Antony né per il centrocampista avversario. L’arbitro Peljto ha preferito dialogare con i giocatori lungo tutta la partita, scegliendo una gestione più pacata e meno severa sull’aspetto disciplinare. Questa scelta ha evitato un’escalation, ma ha anche lasciato qualche dubbio sull’efficacia nel contenere certi scontri muscolari a pochi minuti dalla fine di una finale così importante.

La partita si è chiusa senza ulteriori incidenti degni di nota e con il dominio del Chelsea che ha ribaltato le sorti dopo il primo tempo in affanno, assicurandosi il secondo trofeo europeo stagionale. Mancano i rigori a complicare la lettura del match, ma resta il ricordo di una sfida dai momenti intensi e carichi di emozione.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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