La dodicesima edizione del festival bande de femmes si svolge dall’1 al 5 luglio nel quartiere Pigneto di Roma con mostre, dibattiti e workshop dedicati al fumetto e all’illustrazione femminista. Prima dell’inizio ufficiale, il 18 giugno, è previsto un laboratorio di ricamo erotico con l’artista triestina Goga Mason. L’iniziativa, a cura della libreria femminista Tuba e delle curatrici Sarah Di Nella, Ginevra Cassetta e Marta Capesciotti, ospita sia talenti italiani che stranieri e presenta molte novità per il 2025.
Il laboratorio di ricamo erotico con goga mason e l’anteprima del festival
Il 18 giugno si svolge l’evento speciale “aspettando bande de femmes” con un laboratorio di ricamo erotico condotto da Goga Mason, illustratrice e artista che vive a Trieste. Dopo aver studiato all’Accademia di Brera a Milano e a Bruxelles, Goga Mason ha sviluppato uno stile originale che unisce arte tessile e tematiche legate alla sessualità e al corpo femminile. Il laboratorio permette di esplorare queste tematiche attraverso la pratica del ricamo, in un’atmosfera che invita all’espressione e alla sperimentazione.
Questo appuntamento anticipa la manifestazione principale, che si tiene a Roma nel quartiere Pigneto. L’anteprima serve anche a creare interesse e a raccogliere una comunità attiva intorno alla rassegna, che mette al centro l’arte femminista in varie forme. Il laboratorio si inserisce nel contesto più ampio del festival, offrendo un’occasione di partecipazione diretta e di confronto sulle tematiche proposte.
Mostre diffuse e mappa artistica nel pigneto
Dal 1° luglio, la “notte a colori” apre il festival con l’inaugurazione di una serie di mostre sparse nel quartiere del Pigneto, dalle ore 18 fino a mezzanotte. Il pubblico può seguire un percorso di visita guidato tramite una mappa disponibile alla libreria Tuba o sul sito ufficiale della manifestazione. Così si possono scoprire le opere di una varietà di artiste e artisti italiani e internazionali.
Tra i nomi coinvolti ci sono Shannice, Mujer Gallina, Sofia Bonelli, Gina Nakhele Koller, Yokochira, oltre a collettive come Mostros e DWF. La selezione comprende stili diversi e sperimentazioni visive che raccontano vite, storie e punti di vista nuovi, spesso con un’attenzione particolare alle tematiche di genere e identità. La scelta di diffondere le mostre nel quartiere contribuisce a coinvolgere la città in modo diretto e informale.
L’allestimento crea un percorso culturale vivo, dove il pubblico interagisce non solo con le opere ma anche con gli spazi urbani, facendo del Pigneto un luogo di dialogo e socialità artistica.
Approfondimenti e laboratori per giovani fumettiste con il progetto blossoms
Il 2 luglio debutta “blossoms”, progetto sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla SIAE attraverso il programma “per chi crea”. Questo spazio si focalizza su quattro fumettiste under 35 attive nel panorama italiano e internazionale: fumettibrutti, Kalinamuhova, Sonno e Zuzu. L’obiettivo è offrire visibilità e approfondimento sul loro lavoro, spesso legato a esperienze personali e a riflessioni sociali.
Il giorno successivo si tiene il laboratorio “talee” alla biblioteca G. Mameli, pensato per rafforzare il talento di queste artiste insieme a giovani emergenti. L’incontro favorisce la trasmissione di tecniche e idee, creando un contesto di scambio tra professioniste e neofite del fumetto. Nel pomeriggio si svolge “dialoghi d’autrici”, una serie di confronti con diverse ospiti del festival.
Queste attività mostrano la volontà del festival di investire nella formazione e nel confronto diretto, sostenendo le nuove generazioni di artiste e il dialogo multiculturale. La serata prosegue con un video mapping sulle pareti di via Pesaro, che anima con immagini create dalle fumettiste.
Eventi e ospiti internazionali dal 4 al 5 luglio tra laboratori e testimonianze
Il 4 luglio prende il via “manifesta”, laboratorio guidato dall’artista iraniana Golrokh Nafisi, nota per il suo impegno politico attraverso l’arte. Quindi si susseguono altri incontri e un live painting di Federica Ferraro, che crea dipinti in tempo reale davanti al pubblico.
Il 5 luglio alle 16 parte “micorizze”, un laboratorio condotto da Pausania Studio in via Pesaro, dedicato a tecniche artistiche e racconti condivisi. La giornata accoglie Alix Garin, fumettista belga presente per la prima volta in Italia. Alix ha pubblicato “impenetrabile” con Bao Publishing, un fumetto che affronta la salute sessuale e riproduttiva. Nello stesso giorno, Francesca Ceci e Claudia Petrazzi portano “la vita delle altre” di La Revue Italia, un reportage a fumetti che denuncia la violenza patriarcale.
Questi eventi danno spazio a voci internazionali che trattano temi spesso trascurati nei circuiti convenzionali, con linguaggi diretti e immagini incisive. La varietà di approcci e provenienze arricchisce il festival, che diventa luogo di scambio culturale e sensibilizzazione sociale.
La novità piantagrane: alla scoperta delle piante spontanee del pigneto e dell’ex snia viscosa
Tra le novità del 2025 spicca “piantagrane”, una passeggiata botanica in programma il 5 luglio con Giorgia Protasi e Marta Del Giudice. Questa iniziativa esplora l’ambiente del quartiere Pigneto, soffermandosi sulle piante spontanee e sulle zone umide fino al lago dell’ex Snia Viscosa. L’evento propone un contatto diretto con la natura urbana, mostrando aspetti spesso trascurati della città.
La passeggiata si inserisce nelle attività del festival come un momento di riflessione sulla relazione tra uomo e ambiente, oltre a offrire spunti per un’arte prossima alla natura. Attraverso l’osservazione delle piante si coglie il valore della biodiversità anche nei contesti metropolitani.
Questo percorso botanico, legato all’universo del festival, amplia la proposta culturale e conferma il legame tra arte, natura e comunità locale nel cuore di Roma.