Nei primi mesi del 2025 i carabinieri di roma hanno condotto una serie di operazioni contro il traffico di droga in molte zone della città. Tra le aree coinvolte ci sono quartieri periferici come tor bella monaca, il tufello, e san lorenzo, ma anche rioni centrali come trastevere e i parioli. L’intervento ha portato all’arresto di 35 persone sorprese in flagranza durante lo spaccio e a un ingente sequestro di sostanze stupefacenti.
Il quadro delle operazioni e i materiali sequestrati
La procura della repubblica di roma ha mandato avanti una serie di controlli coordinati con i carabinieri del comando provinciale che si sono estesi su numerosi quartieri in circa dieci giorni. Gli arresti sono stati tutti effettuati con il diretto riscontro di reato, cioè mentre i sospettati erano intenti a vendere stupefacenti.
Le sostanze recuperate appartengono a diverse tipologie: crack, cocaina, hashish e thc liquido utilizzato soprattutto tramite sigarette elettroniche. Il totale delle droghe sequestrate ammonta a 170 grammi di cocaina, 120 di crack e più di mezzo chilo tra hashish e marijuana. Con la droga sono stati trovati anche quasi 18mila euro in contanti, ritenuti proventi del traffico illecito.
In molte zone le dosi venivano nascoste in modo discreto, persino in buchi scavati nel terreno o dietro i contatori degli edifici. Numerosi arresti sono scattati in flagranza durante la consegna delle dosi a giovani consumatori.
Focus sul quartiere quarticciolo e le tecniche usate dai pusher
Il quarticciolo si è rivelato ancora una volta un punto caldo dello spaccio a roma. I carabinieri della compagnia roma casilina hanno smantellato una rete radicata che agiva tra i palazzi del quartiere. Otto persone sono finite in manette durante le operazioni.
Gli arrestati utilizzavano diversi metodi per nascondere le dosi destinate alla vendita. Alcuni occultavano la droga in buchi interrati o dietro contatori, altri la lasciavano nascosta tra la vegetazione presente nei cortili condominiali. La consegna avveniva con passaggi rapidi e collaudati, spesso davanti ai giovani clienti.
Questa micro-rete rappresenta un esempio di come piccoli gruppi nelle periferie riescano a organizzare lo spaccio in modo diffuso e con modalità studiate per evitare l’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri hanno recuperato non solo droga ma anche soldi e materiali per il confezionamento.
La rete del nord città: da vigne nuove al tufello
In un’area differente, quella composta dai quartieri di vigne nuove, nuovo salario, città giardino e tufello, la compagnia roma montesacro ha eseguito sette arresti per spaccio. Anche qui i militari hanno sequestrato centinaia di dosi pronte per la vendita e circa 4 mila euro in contanti.
Questa zona del quadrante nord della capitale conferma l’esistenza di un mercato acceso e ben strutturato in tante parti della città. Le attività di controllo hanno individuato spacciatori attivi in più punti, alcuni noti già alle forze dell’ordine.
Il metodo di nascondiglio e vendita era simile a quello riscontrato in altre zone: consegne rapide e discrete, talvolta accompagnate da precauzioni atte a eludere eventuali appostamenti o intercettazioni. Le forze dell’ordine hanno lavorato con attenzione per bloccare il traffico prima che riuscisse a riorganizzarsi.
Interventi nei quartieri centrali: san lorenzo, casal bertone e casal bruciato
Nel cuore della capitale, fra casal bruciato, casal bertone e san lorenzo, i carabinieri di piazza dante sono intervenuti con quattro arresti legati allo spaccio. Un episodio particolare quello avvenuto a san lorenzo, dove una donna già nota alle autorità è stata fermata su un’auto a noleggio.
A bordo dell’autovettura la donna aveva un piccolo assortimento di droga che comprendeva cocaina, hashish, marijuana e sigarette elettroniche contenenti thc liquido. Le perquisizioni sono proseguite nella sua abitazione, dove sono stati trovati altri quantitativi di stupefacenti e materiali per confezionare le dosi.
Questa operazione è indicativa del modo in cui lo spaccio si muove anche in aree più frequentate e centrali della città, non limitandosi alle periferie. La presenza di pusher con arnesi per il confezionamento e stock di droga a casa sottolinea l’esistenza di una filiera completa.
Arresti nella cintura est di roma: tor vergata e tor bella monaca
Le forze dell’ordine hanno punteggiato di interventi anche la cintura est della capitale. Tra tor vergata e tor bella monaca la compagnia di frascati ha arrestato sei persone sorprese con dosi pronte alla vendita.
I sequestri hanno riguardato la droga da spaccio e somme di denaro in contanti, a riprova della diffusione delle attività illecite anche in queste zone periferiche della città. Gli arresti rappresentano una risposta all’espansione dei mercati di droga oltre i centri più noti.
Anche qui il modus operandi è risultato ripetuto, con spacciatori capaci di mettere insieme una rete di clienti e depositi occultati nelle aree condominiali o comunque difficili da individuare. Le indagini hanno quindi colpito su più fronti questa parte di roma.
Maxi operazione su più fronti: dai parioli a trastevere e san pietro
In un ultimo blitz, i carabinieri hanno arrestato altre nove persone operanti in quartieri assai diversi tra loro: parioli, trastevere, piazza bologna, tor marancia, trionfale, castel giubileo e san pietro. La varietà dei luoghi riflette quanto lo spaccio sia diffuso in città e tenda a non avere barriere.
I sequestri durante questa operazione hanno riguardato oltre 3 mila euro in contanti insieme a 78 grammi di cocaina, 52 di crack e 30 di hashish. Questi numeri documentano quanto sia ancora intensa la circolazione di droga in zone sia centrali sia sull’anello esterno della città.
Tutti gli arresti sono stati convalidati dalla magistratura. Dopo la serie di interventi, le forze dell’ordine hanno dimostrato la capacità di agire in modo coordinato su più punti della città, limitando per alcune settimane le attività di spaccio diffuse.
Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2025 da Matteo Bernardi