
Le autorità di Pavia utilizzano laser scanner e droni per creare una ricostruzione 3D della scena del delitto di Chiara Poggi, al fine di analizzare con precisione le dinamiche dell’omicidio e supportare le indagini. - Unita.tv
Le autorità di Pavia stanno impiegando strumenti tecnologici avanzati per studiare la scena del delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. L’intervento include rilievi con laser scanner e l’uso di droni sulla villetta dei Poggi. L’obiettivo principale è creare una ricostruzione tridimensionale dettagliata dell’abitazione e analizzare con precisione le dinamiche dell’omicidio.
Il ruolo dei carabinieri del ris nella raccolta di prove a garlasco
I carabinieri del Ris, specializzati in investigazioni scientifiche, sono stati incaricati dalla Procura di Pavia per svolgere rilievi accurati all’interno e all’esterno della villetta dei Poggi. L’uso di laser scanner permette di raccogliere dati precisi sulla struttura della casa, mentre i droni registrano immagini dall’alto per integrare la ricostruzione spaziale. Queste tecnologie aiutano a rappresentare fedelmente la scena del crimine, offrendo agli investigatori dati concreti sulla disposizione degli ambienti e sugli elementi rilevanti per l’indagine.
Un rilievo tridimensionale per lo studio delle tracce
Questa attività eseguita dai carabinieri del Ris non si limita a una semplice ispezione; il lavoro mira a riprodurre in tre dimensioni l’ambiente dove è stato trovato il corpo di Chiara Poggi e a studiare le tracce di sangue presenti. Le informazioni rilevate aiuteranno a chiarire i movimenti della vittima e del possibile aggressore nel momento dell’aggressione, migliorando la comprensione della dinamica del delitto.
Il contesto procedurale e la comunicazione alle parti coinvolte
Gli inquirenti hanno precisato che l’intervento del Ris a Garlasco è stato pianificato con anticipo. Non si tratta di un sopralluogo improvviso, ma di una verifica notificata alle parti interessate. L’avvocato Francesco Compagna, rappresentante della famiglia Poggi, ha confermato di essere stato informato sulla presenza dei tecnici in casa, definendola un’ispezione della Procura.
Nonostante la comunicazione, i legali della famiglia non partecipano direttamente alle operazioni condotte dal Ris. Questo perché il sopralluogo costituisce un’attività d’indagine riservata affidata esclusivamente agli organi inquirenti. La gestione rigorosa dell’accesso agli ambienti finalizzata a raccogliere elementi utili a chiarire il caso dimostra l’approccio metodico e controllato degli investigatori.
Un lavoro d’indagine riservato e controllato
La metodologia adottata evidenzia come la trasparenza verso le parti sia mantenuta senza compromettere la riservatezza necessaria per il buon esito delle indagini.
Le tecniche di rilievo e il valore della ricostruzione 3d nelle indagini
I laser scanner utilizzati dai carabinieri consentono di acquisire con grande precisione le misure e la distribuzione degli spazi, generando nuvole di punti che riproducono fedelmente pareti, oggetti e superfici. Questi dati si integrano con immagini e video ottenuti dai droni, specie per l’esterno della villetta e per punti difficili da rilevare manualmente.
Il modello tridimensionale della scena del crimine
Il risultato finale è un modello tridimensionale che mostra ogni dettaglio della scena del crimine. Attraverso la ricostruzione 3d, gli investigatori possono simulare movimenti e traiettorie, in particolare quelle legate alle macchie di sangue rinvenute. Il procedimento aiuta a visualizzare con maggior chiarezza come si sono svolti i fatti, cosa molto utile per confermare o smentire ipotesi investigative.
Le avanzate metodologie di rilievo digitale rappresentano un contributo concreto per la giustizia, soprattutto in casi come quello di Chiara Poggi, rimasti a lungo senza una conclusione definitiva. Il lavoro svolto oggi potrà fornire nuovi spunti utili a indagare con rinnovata attenzione su una vicenda ancora sotto osservazione.