La notte tra venerdì 20 e sabato 21 giugno è stata segnata da un feroce incendio che ha devastato l’ex Faber Village, storico stabilimento balneare sul lungomare Paolo Toscanelli a Ostia. Le fiamme hanno cancellato qualsiasi traccia della struttura, generando forte preoccupazione per l’ordine pubblico e la tenuta sociale della zona, già colpita da episodi simili negli ultimi mesi.
L’incendio dell’ex faber village: dinamica e intervento dei vigili del fuoco
L’allarme incendio è scattato poco dopo le 21 nel primo pomeriggio del 20 giugno 2025. Le fiamme hanno avvolto in breve tempo il complesso lungo il mare, trasformando il cielo notturno in un panorama rosso visibile anche da lontano. Sul posto sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco, coordinate per contenere l’espansione delle fiamme e mettere in sicurezza l’area. I pompieri hanno lavorato per diverse ore, occupandosi di domare il rogo e impedire che si estendesse alle zone limitrofe. Alla fine, la struttura è risultata completamente distrutta ma fortunatamente non si sono registrati feriti tra i residenti o soccorritori.
Un precedente inquietante
L’incendio del 20 giugno ripropone un quadro di inquietudine legato alla sicurezza sul litorale romano. Non a caso, solo pochi mesi prima, a febbraio, il medesimo stabilimento era stato oggetto di un altro incendio. Nel mese successivo al primo episodio, cinque stabilimenti sul lungomare avevano subito danneggiamenti dolosi analoghi, rendendo evidente una serie di attentati incendiari. Questi eventi hanno riacceso il dibattito sulle responsabilità e sui rischi per le attività economiche nella zona, aumentando la preoccupazione tra cittadini e operatori.
Situazione attuale e possibili cause del rogo
All’epoca dell’incendio, l’ex Faber Village risultava chiuso e senza assegnatari, dopo che il bando per la sua gestione era andato deserto ad aprile. Negli ultimi tempi, si sono registrate testimonianze che indicavano la presenza di senzatetto all’interno della struttura. Diversi testimoni hanno raccolto la segnalazione di una persona senza casa che si è allontanata poco prima del sopraggiungere dei soccorsi. Le indagini sono ancora aperte e nessuna pista è stata esclusa. L’ipotesi di un incendio doloso resta tra le più accreditate, viste le frequenze degli episodi incendiari nella zona.
Reazioni istituzionali e la sfida per la sicurezza e la legalità a ostia
La consigliera regionale Emanuela Droghei, esponente del Partito Democratico, ha commentato duramente l’accaduto definendo quanto successo “un attacco sistematico” che mette in difficoltà l’economia locale e l’autorità delle istituzioni sul territorio. Droghei ha ribadito che il Village, al di là della sua funzione originaria, rappresentava un simbolo di recupero sociale, sottratto precedentemente alla criminalità organizzata. La consigliera ha esortato a una risposta forte e coordinata da parte di tutte le istituzioni per riappropriarsi di un’area ormai segnata da ripetuti episodi criminosi. Ha sottolineato che “senza un serio impegno per la legalità, non potrà esserci alcun vero rilancio per Ostia e che minimizzare queste situazioni significa diventare complici della stessa illegalità.”
L’incendio del 20 giugno si inserisce nel contesto di una serie di attacchi incendiari che richiedono un intervento concreto e immediato. La distruzione dell’ex Faber Village rappresenta uno schiaffo per chi auspicava una rinascita del litorale romano affidata a gestioni pubbliche e progetti di riqualificazione. Le autorità restano impegnate nelle indagini per chiarire con precisione le responsabilità e fermare questa spirale di violenze.
