Incarico alla dottoressa raffaella salvarezza per l’autopsia di martina carbonaro vittima di omicidio ad afragola
Indagini sull’omicidio di Martina Carbonaro, 14 anni, proseguono con l’autopsia affidata a Raffaella Salvarezza e il coinvolgimento di consulenti tecnici per garantire trasparenza e precisione.

L’indagine sull’omicidio della 14enne Martina Carbonaro ad Afragola procede con l’autopsia affidata alla dottoressa Raffaella Salvarezza, fondamentale per chiarire dinamiche e cause del decesso. - Unita.tv
L’indagine sull’omicidio di martina carbonaro, 14 anni, si avvia a nuove fasi cruciali con il conferimento dell’incarico alla dottoressa raffaella salvarezza per l’esame autoptico. La ragazza è stata uccisa dall’ex fidanzato, il 19enne alessio tucci, nello scorso episodio avvenuto in un casolare abbandonato a pochi passi dalla sua abitazione ad afragola, in provincia di napoli. Le operazioni per chiarire le cause del decesso e le dinamiche del delitto proseguono con il supporto della procura di napoli nord.
Avvio dell’esame autoptico e coordinamento delle indagini
Le verifiche medico-legali sul corpo di martina carbonaro sono iniziate alle 11 presso l’ospedale san giuliano di giugliano in campania. L’incarico è stato dato dalla procura di napoli nord alla dottoressa raffaella salvarezza, esperta medico legale chiamata a stabilire con precisione le cause e i tempi del decesso della 14enne. La procedura è coordinata dal sostituto procuratore alberto della valle, titolare dell’indagine sull’omicidio. L’esame autoptico si svolge in un contesto di massima attenzione, finalizzato a ricostruire eventi e dinamiche che hanno portato alla morte della giovane vittima, fornendo elementi fondamentali per l’azione giudiziaria.
Ruolo dei consulenti tecnici nelle indagini
La famiglia di martina carbonaro ha nominato come consulenti i medici pietro tarsitano e omero pinto, incaricati dall’avvocato sergio pisani per seguire da vicino l’autopsia e garantire la completezza dell’analisi. L’altro fronte coinvolto è rappresentato dalla difesa di alessio tucci, con l’avvocato mario mangazzo che ha affidato l’incarico al medico legale antonio palmieri. La presenza di esperti da entrambe le parti fa parte del normale svolgimento delle attività investigative, che mirano a garantire trasparenza e precisione nella valutazione delle risultanze medico-legali.
Quesiti fondamentali dell’esame autoptico
Tra gli aspetti che la dottoressa salvarezza dovrà verificare, c’è il numero esatto dei colpi inferti alla vittima e le zone specifiche del corpo interessate. È importante stabilire con chiarezza in quali parti martina carbonaro sia stata raggiunta dalle ferite, per ricostruire l’aggressione con precisione. Un punto centrale su cui si concentra l’attenzione degli inquirenti riguarda il momento del decesso, per ipotizzare la possibilità di un intervento tempestivo e valutare se la 14enne avrebbe potuto essere salvata con un soccorso immediato. Accanto all’esame autoptico, sono stati disposti controlli isto-patologici e tossicologici per approfondire l’analisi medica.
Restituzione della salma e prossimo passo nelle indagini
Al termine dell’autopsia, la salma di martina carbonaro verrà restituita alla famiglia per le esequie. Questo passaggio segna una fase importante nell’indagine, consentendo ai familiari di celebrare il lutto, mentre la procura prosegue con l’acquisizione delle prove e la definizione delle responsabilità. Le risultanze degli esami medico-legali rappresentano uno snodo cruciale per l’orientamento delle indagini e per il percorso giudiziario che porterà alla chiarificazione dei fatti avvenuti ad afragola.