Home Il monumento alla resistenza di san donato festeggia i 50 anni con una mostra dedicata

Il monumento alla resistenza di san donato festeggia i 50 anni con una mostra dedicata

Il Comune di San Donato Milanese celebra il 50° anniversario del monumento alla resistenza con una mostra fotografica e una brochure commemorativa, rinnovando l’impegno per la memoria storica e culturale.

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Il monumento alla Resistenza di San Donato Milanese celebra 50 anni con una mostra fotografica e una brochure commemorativa, riflettendo sul valore storico e simbolico della lotta per la libertà durante la Seconda Guerra Mondiale. - Unita.tv

Il monumento alla resistenza di San Donato Milanese celebra mezzo secolo dalla sua inaugurazione. Per celebrare questo anniversario, il Comune ha organizzato una mostra fotografica che riporta alla luce la storia di un simbolo cittadino dedicato alla lotta per la libertà. L’evento si apre proprio oggi, durante la Festa della Repubblica, davanti al municipio, coinvolgendo visitatori con immagini e testimonianze legate all’opera.

La nascita del monumento alla resistenza e il contesto storico

Il monumento è stato progettato dall’artista Walter Madoi su impulso dell’allora sindaco Carlo Squeri, che volle un segno visibile per ricordare il sacrificio della resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. L’inaugurazione risale al 18 maggio 1975, data che ha segnato l’entrata ufficiale della statua nel cuore di San Donato Milanese, posizionata proprio davanti al municipio. Questa scelta non era casuale: il luogo rappresenta un punto di riferimento civico e simbolico, ideale per mantenere viva la memoria collettiva. L’opera si presenta come un tributo concreto a chi si oppose all’occupazione nazifascista e cercò la libertà a costo della vita.

Il percorso creativo di walter madoi

Dietro alla realizzazione del monumento si cela un percorso lungo e attento. Walter Madoi ha lavorato con l’obiettivo di rendere plastico un messaggio di resistenza e coraggio. La statua fonde elementi di forza espressiva e realtà storica, incarnando il ricordo di una comunità che ha vissuto dolore ma soprattutto speranza nel futuro. L’amministrazione comunale di allora, guidata da Carlo Squeri, ha insistito affinché questo progetto trovasse un posto di rilievo nel centro urbano, riflettendo un impegno civico che trascende la sola opera artistica.

La mostra fotografica e la brochure commemorativa per i 50 anni

Per segnare l’anniversario, il Comune di San Donato Milanese ha organizzato un’esposizione visitabile nell’atrio del palazzo municipale. La mostra comprende circa venti fotografie, scelte per raccontare le varie fasi della vita del monumento, dall’ideazione alla costruzione fino al giorno dell’inaugurazione. Le immagini raccolgono momenti di lavoro dell’artista, scene dell’epoca e testimonianze della comunità che ha accolto e visto crescere nel tempo questo simbolo.

La mostra viene inaugurata oggi, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, appuntamento storico che rende ancora più forte il legame tra la memoria della resistenza e i valori di libertà e democrazia. Nell’atrio del municipio i visitatori potranno osservare da vicino questa raccolta visiva, pensata per mantenere vivo il ricordo delle radici storiche della città e della nazione. Accanto all’esposizione, il Comune ha promosso la realizzazione di una brochure che approfondisce la genesi dell’opera.

Aneddoti inediti e curiosità dalla brochure

Il documento scritto include aneddoti inediti forniti dalle figlie dell’artista Walter Madoi, che contribuiscono a rendere più umana la storia dietro il monumento. Inoltre, la brochure svela curiosità, tra le quali la presenza di un calco identico dell’opera situato in una chiesa dell’Appennino Parmense. Questi dettagli aggiungono un valore ulteriore all’episodio celebrato, offrendo spunti nuovi ai cittadini e agli appassionati di storia locale.

L’eredità culturale e simbolica del monumento oggi

Oggi, a cinquant’anni dalla sua apertura, il monumento alla resistenza conserva intatto il peso simbolico che gli è stato attribuito fin dall’inizio. Non è solo un’opera d’arte al centro di San Donato Milanese, ma un luogo di memoria dove si può riflettere sui sacrifici fatti per la libertà e sulla storia drammatica che ha interessato l’Italia nel secolo scorso. L’attenzione dei cittadini e dell’amministrazione comunale verso questo anniversario dimostra il desiderio di non lasciare cadere nel dimenticatoio questo capitolo.

Il monumento funziona da sempre come punto di riferimento durante le cerimonie istituzionali e le commemorazioni pubbliche, soprattutto in occasione del 25 aprile e del 2 giugno. In questi momenti, la statua diventa scena di discorsi e incontri che consolidano il legame fra passato e presente, incoraggiando le nuove generazioni a conoscere e rispettare la propria storia. L’arte di Madoi riesce a tradurre in forme visive i concetti di coraggio, resistenza e unità nazionale, favorendo la consapevolezza collettiva senza bisogno di parole.

La custodia della memoria civica attraverso iniziative culturali

Con l’organizzazione di iniziative come la mostra fotografica e la pubblicazione della brochure, San Donato si conferma attiva nella tutela della memoria storica, dando spazio a dialoghi culturali che coinvolgono la comunità. Eventi di questo tipo rinviano a una pratica efficace di custodia della memoria civica, che aiuta a tenere vivo il ricordo degli eventi fondanti e a confrontarsi con il presente mantenendo salde le radici.