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Ettore fusco torna sindaco a opera con il 65% dei voti, priorità alla pulizia e al palazzetto dello sport

Ettore Fusco torna a guidare Opera con una vittoria schiacciante, promettendo interventi urgenti su decoro urbano e servizi essenziali dopo anni di instabilità politica e degrado amministrativo.

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Ettore Fusco torna sindaco di Opera con il 65% dei voti, promettendo interventi urgenti su decoro urbano, palazzetto dello sport e riorganizzazione comunale dopo un periodo di instabilità amministrativa. - Unita.tv

Il ritorno di Ettore Fusco come sindaco di Opera segna una svolta per la cittadina milanese dopo anni di tensioni politiche. Il candidato del centrodestra ha riportato un sostegno netto alle urne, promettendo di intervenire subito su temi concreti come il decoro urbano e il palazzetto dello sport, lasciati in condizioni precarie dall’amministrazione precedente.

Vittoria schiacciante di fusco e sconfitte nette per gli avversari

Le elezioni comunali a Opera del 2025 hanno confermato Ettore Fusco come sindaco con una maggioranza ampia, ottenendo il 65% dei voti. Il centrodestra, rappresentato da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, ha dominato il confronto elettorale. Una tornata elettorale che ha visto la competizione accesa, con il centrosinistra guidato da Giuseppe Calcagno – sostenuto da Partito Democratico, Italia Viva e varie liste indipendenti – fermarsi al 23,4%. La lista civica apartitica Opera Prima, con candidata Fabiana Di Pino, si è attestata all’11%.

Voto decisivo dopo instabilità amministrativa

Questa elezione era particolarmente importante, perché arriva dopo un periodo di instabilità che ha portato alle dimissioni della precedente sindaca, Barbara Barbieri del Pd, a causa della perdita di maggioranza provocata dalla fuoriuscita di consiglieri chiave appartenenti a OperAttiva, Avs e M5S. Il voto, dunque, rappresenta il tentativo di mettere ordine in una situazione amministrativa complessa e di rilanciare le aspettative della cittadinanza.

Priorità immediate: rimettere in moto la macchina comunale e mettere a posto il cimitero

Tra le prime dichiarazioni di Fusco dopo la vittoria c’è stata la necessità urgente di riorganizzare la macchina comunale, ridotta oggi a regime ridotto per mancanza di personale. Questo aspetto, spesso sottovalutato, è fondamentale per assicurare un’amministrazione efficiente e reattiva.

Un tema che ha catturato l’attenzione della popolazione è stato il degrado del cimitero comunale. Fusco ha descritto uno scenario di vero abbandono: illuminazione non funzionante, marmi che si staccano, infiltrazioni ovunque. Ha sottolineato l’esigenza di un intervento immediato per ripulire e mettere in sicurezza l’area, restituendola al decoro e al rispetto che merita un luogo così delicato.

Servizi essenziali e qualità della vita

Queste problematiche riflettono un deterioramento della gestione urbana che, stando al neo sindaco, si manifesta anche in altri servizi essenziali che incidono sulla qualità della vita dei cittadini, come il verde pubblico e la pulizia delle strade.

Rifare l’immagine della città attraverso la cura del verde e la pulizia urbana

Durante la campagna elettorale Fusco ha puntato molto sul ritorno a un modello di città ordinata. Opera, in passato conosciuta come “la piccola Svizzera” della provincia di Milano per l’attenzione al decoro urbano, ha perso quel primato per carenze nell’ordinaria manutenzione.

Fusco ha posto l’accento su aspetti che molti considerano banali, ma che contribuiscono profondamente al benessere quotidiano: il taglio regolare dell’erba, lo svuotamento dei cestini, la pulizia delle strade. Tutte azioni che, secondo lui, erano trascurate sino a poco tempo fa.

La scuola come esempio di degrado

Le scuole, in particolare, mostrano segnali di degrado con infiltrazioni dovute alla mancata manutenzione delle grondaie. Questo dato indica una generale disattenzione verso spazi importanti per le famiglie e i giovani. Fusco preannuncia soluzioni ai problemi tecnici e agli spazi pubblici cruciali, volendo riportare il paese a uno standard minimo di decoro.

Il palazzetto dello sport simbolo del degrado e la promessa di recupero

Un punto di particolare criticità emerso da subito è quello del palazzetto dello sport di Opera. L’edificio, che doveva essere una struttura pronta all’uso, è stato invece abbandonato e lasciato incustodito negli ultimi tre anni. Questo ha fatto scattare fenomeni di vandalismo e, a sorpresa, all’interno sono state trovate persone che vi abitano illegalmente.

Fusco ha denunciato l’amministrazione precedente per questa situazione, arrivando a dichiarare che la polizia locale non può intervenire facilmente perché la struttura risulta ancora “in cantiere” sotto il profilo giuridico. Questo ritardo burocratico ha reso possibile questo degrado.

Progetti e fondi per la ristrutturazione

Il sindaco ha annunciato l’intenzione di partecipare a un bando della Regione Lombardia per ottenere fondi destinati alla ristrutturazione. Vuole restituire alla città un palazzetto rinnovato entro due anni, ponendo fine a questa situazione di abbandono e pericolo.

Fusco si impegna anche a rendere conto pubblicamente degli sviluppi e ha già avviato le procedure legali per chiedere che i danni causati dalla cattiva gestione precedente siano riparati a carico dei responsabili.

Le prime settimane di questa nuova amministrazione saranno decisive per vedere se le promesse di recupero e riordino della città saranno seguite da azioni concrete, soprattutto in quei settori sensibili ai bisogni quotidiani della comunità.