Diciottenne fermato a milano per rapina ai danni di un’anziana con nipoti a bordo del filobus
Un’anziana donna di 76 anni è stata aggredita a Milano, in zona Loreto, durante una rapina. Il responsabile, un giovane cileno con precedenti, è stato arrestato grazie alle indagini rapide delle forze dell’ordine.

A Milano, a maggio 2025, una donna anziana è stata aggredita e rapinata da un giovane cileno sulla linea 90; grazie alle indagini e al sistema di allerta degli hotel, il responsabile è stato rapidamente identificato e fermato. - Unita.tv
Un episodio di violenza ai danni di una donna anziana ha scosso la zona di loreto a milano nel maggio 2025. La vittima, una signora di 76 anni, è stata aggredita mentre tornava a casa con i suoi nipoti. Le forze dell’ordine hanno subito avviato le indagini e dopo pochi giorni sono riuscite a identificare e fermare il responsabile, un giovane cileno con precedenti, grazie a un’attenta analisi delle immagini video e al sistema di allerta degli hotel.
La rapina lungo la linea 90 e il trauma dei nipoti
La serata del 15 maggio in zona loreto ha visto la scena difficile da dimenticare per una famiglia milanese. La donna, in autobus sulla linea 90 insieme ai nipoti di 12 e 13 anni, si è accorta di essere seguita da un gruppo di giovani già mentre era a bordo del filobus. Al momento di scendere in viale gran sasso, due ragazzi hanno continuato a pedinarla fino al portone del suo condominio. Quando stava aprendo la porta di casa, una delle due persone l’ha spinta con forza contro il muro, strappandole un orologio di grande valore dal polso, davanti agli occhi dei nipoti terrorizzati. L’altro ragazzo restava nei paraggi, probabilmente a vigilare e dare supporto. L’episodio ha lasciato un segno emotivo, specialmente per i minorenni presenti, testimoni diretti della violenza.
L’azione è durata qualche istante ma ha generato un forte turbamento. Quel gesto brutale si è consumato in pieno centro urbano, sotto l’occhio di chiunque fosse vicino alla fermata. L’orologio rubato è stato stimato intorno ai 4mila euro, un valore che aggiunge gravità a un’aggressione già violenta. Chi ha scelto di colpire così, pur sapendo della presenza di bambini, ha dimostrato una crudeltà che ha spinto gli inquirenti a muoversi rapidamente.
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Le indagini: i segni tatuati e i controlli negli hotel
Dalle immagini delle telecamere installate a bordo del filobus è partito il lavoro degli agenti della sesta sezione della squadra mobile della questura di milano. Le registrazioni hanno immortalato un dettaglio fondamentale: i tatuaggi vistosi sulle braccia del più aggressivo tra i due giovani. Questa caratteristica ha permesso di restringere la ricerca e identificare un ragazzo cileno, appena diciottenne, arrivato in italia da pochi mesi. Il giovane aveva già precedenti per furti, motivo per cui gli investigatori lo tenevano sott’occhio.
La svolta nelle indagini è arrivata pochi giorni dopo, il 22 maggio. È stato registrato l’ingresso del sospettato in un hotel di corso lodi grazie al sistema di allerta «alert alloggiati», che monitora le presenze negli esercizi ricettivi. Gli agenti hanno subito organizzato un intervento per rintracciarlo. Al momento del fermo, il ragazzo indossava la stessa maglietta che si vedeva nelle immagini del filobus. Una coincidenza che ha confermato quanto sospettato dagli investigatori, portando direttamente alla sua cattura per rapina pluriaggravata.
Il contesto della sicurezza urbana e le reazioni a milano
Questa rapina violenta riconduce a una questione più ampia che riguarda la sicurezza soprattutto nelle zone centrali e molto frequentate di milano. Il fatto che una donna anziana sia stata aggredita mentre rientrava a casa con i nipoti riporta l’attenzione sul tema dei controlli e della prevenzione dei crimini in città. L’episodio è stato il risultato di un’azione criminale messa in atto da un giovane immigrato con precedenti, segno che la rete di monitoraggio e la rapidità delle forze dell’ordine restano elementi essenziali.
Non a caso, la polizia ha mobilitato risorse per verificare le immagini e le registrazioni in tempi rapidi. Il sistema di allerta negli hotel ha mostrato una funzione capitale nello scovare il sospetto. Milano mostra così una doppia faccia: da una parte la serenità della vita quotidiana, dall’altra la necessità di tenere sotto controllo fenomeni di microcriminalità che possono emergere in ogni momento, mettendo a rischio la tranquillità dei cittadini, soprattutto i più vulnerabili come gli anziani e i bambini.
Monitoraggio e prossimi passi
Le autorità continuano a monitorare la situazione nella zona di loreto, con particolare attenzione al trasporto pubblico dove questo episodio si è svolto. Il fermo del diciottenne è un segnale che il contrasto alla criminalità tende a mantenere un ritmo serrato, anche quando i casi riguardano minorenni coinvolti come testimoni o indiretti protagonisti.