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Blitz della digos e del ros nella comunità militante dei dodici raggi ad Azzate, dieci indagati per apologia di fascismo e istigazione all’odio

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La polizia ha perquisito il gruppo di estrema destra "Dodici raggi" ad Azzate (Varese), sequestrando armi e materiali fascisti, con accuse di apologia di fascismo e istigazione all’odio razziale. - Unita.tv
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Un’operazione della polizia ha coinvolto la comunità nota come Dodici raggi, gruppo di estrema destra attivo ad Azzate, in provincia di Varese. Le forze dell’ordine hanno eseguito una perquisizione all’alba nei confronti di dieci persone, incluso il capo del gruppo, coinvolti in accuse legate a ideologie fasciste e naziste.

Perquisizione e sequestro di armi e materiali estremisti

L’intervento della Digos e del Ros si è svolto nelle prime ore del mattino e ha riguardato diversi luoghi riconducibili alla comunità Dodici raggi. Oltre alla presenza del leader Alessandro Limido, sono stati messi sotto accusa altri nove appartenenti al gruppo. Durante l’operazione la polizia ha potuto sequestrare diversi coltelli, insieme a documenti e supporti che contenevano simboli, scritti e immagini riferiti al fascismo, al nazismo e ai loro principali esponenti storici come Hitler e Mussolini. Questi oggetti rappresentavano un evidente richiamo alle ideologie estreme sostenute dalla comunità investigata.

Sequestro di materiali digitali

Il sequestro ha toccato anche materiali digitali, in particolare strumenti di comunicazione impiegati dal gruppo per diffondere i loro contenuti. Questo aspetto ha confermato come la propaganda fosse veicolata non solo in forma cartacea o oggetti simbolici, ma anche attraverso canali online, con l’intento di raggiungere un pubblico più ampio e di perpetuare messaggi di odio.

L’inchiesta: tra apologia di fascismo e istigazione all’odio razziale

Gli indagati sono accusati di apologia di fascismo e di organizzare manifestazioni abituali volte a inneggiare a regimi totalitari come quelli fascista e nazista. Le accuse includono anche la negazione e la riduzione della gravità della Shoah, uno dei crimini più documentati della storia recente, suscitando così ulteriori preoccupazioni sul ruolo che questi gruppi possono avere nella diffusione di ideologie revisioniste. Il quadro giudiziario si arricchisce con l’ipotesi di istigazione all’odio razziale, un reato che punisce la diffusione di messaggi che promuovono discriminazione, violenza o pregiudizi contro specifici gruppi etnici o religiosi.

Le forze dell’ordine hanno concentrato l’attenzione anche su un canale Telegram appartenente ai Dodici raggi. Attraverso questo spazio digitale veniva diffuso materiale audio e video con contenuti violenti e discriminatori, che incitavano all’odio verso il popolo ebraico e altri gruppi. Questi messaggi configurano uno strumento diretto per alimentare tensioni sociali e giustificare violenze di matrice ideologica.

Il contesto sociale e l’impatto dell’operazione

La presenza di gruppi come i Dodici raggi in contesti locali comporta rischi concreti per la convivenza civile. Operazioni mirate come quella di ieri testimoniano la risposta delle autorità nel monitorare e arginare fenomeni che minacciano la sicurezza e la coesione sociale. Ad Azzate e nella provincia di Varese, i risvolti di questa vicenda si riflettono anche sulla percezione pubblica delle attività di monitoraggio verso gli estremismi di ogni colore.

Attività giudiziarie e sviluppi

Gli elementi raccolti durante la perquisizione sono stati avviati agli inquirenti che valuteranno la portata delle prove e le conseguenze processuali per i coinvolti. L’iniziativa si inserisce nel quadro di un controllo puntuale sui gruppi estremisti, che spesso utilizzano internet per diffondere messaggi d’odio e rivalutano movimenti storici legati a dittature.

La questione dell’apologia di fascismo rimane un tema delicato in Italia, dove la legge ne vieta la diffusione e la promozione. Le indagini a carico dei Dodici raggi mostrano come certe istanze nostalgiche riescano ancora a guadagnare consensi e richiamare individui pronti a sostenere cause estremiste. Al momento le attività giudiziarie sono in corso e ci si attende sviluppo e aggiornamenti nei prossimi giorni.

Written by
Matteo Bernardi

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