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Attesa per la decisione del tribunale di cagliari sulla decadenza della legislatura campo largo in sardegna

Il tribunale civile di Cagliari deciderà domani sulla decadenza della presidente Alessandra Todde, influenzando il futuro politico dell’esecutivo Campo Largo e le prossime mosse istituzionali in Sardegna.

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Il tribunale civile di Cagliari deciderà domani sulla possibile decadenza della presidente della Sardegna, Alessandra Todde, coinvolta in un caso di irregolarità nelle spese elettorali, con importanti ripercussioni politiche e istituzionali per la regione. - Unita.tv

La regione Sardegna si trova in una fase cruciale. Domani, alle 10, il tribunale civile di Cagliari emetterà il verdetto sulla questione della decadenza della presidente Alessandra Todde, al centro di un caso legato a irregolarità nelle spese della campagna elettorale di febbraio 2024. Questo evento condizionerà il futuro politico dell’esecutivo campo largo guidato da Todde e deciderà le prossime mosse istituzionali nell’isola.

Il contesto giuridico: focus sul caso di decadenza e la posizione di alessandra todde

La vicenda nasce dall’ordinanza-ingiunzione di decadenza emessa il 3 gennaio scorso dal collegio di garanzia elettorale della Corte d’appello di Cagliari. Secondo il collegio, ci sarebbero irregolarità nella rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna per le elezioni regionali di febbraio 2024. La presidente della regione, Alessandra Todde, ha impugnato questa sentenza con un ricorso in tribunale, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza.

Il processo e le parti coinvolte

Il processo vede chiamati in causa non solo la governatrice e il collegio che ha emesso la decadenza, ma anche privati cittadini che hanno presentato ricorsi contro la decisione. A sostegno di Todde si sono schierati diversi consiglieri regionali appartenenti alla maggioranza. Il collegio di prima sezione civile, presieduto da Gaetano Savona, ha il compito di esaminare con attenzione tutti i ricorsi, valutando non solo l’effettiva presenza di irregolarità, ma anche la correttezza della sanzione impugnata.

Gli sviluppi giudiziari che hanno segnato il caso: dalla procura al collegio di garanzia

Negli ultimi mesi la vertenza ha subito diversi colpi di scena significativi. Il 24 aprile la procura di Cagliari, intervenuta dopo aver aperto un fascicolo appunto a seguito dell’ordinanza di decadenza, ha riscontrato alcune irregolarità nelle spese elettorali. Eppure ha evidenziato che la decisione di decadenza appare troppo severa rispetto alle violazioni contestate. La procura ha chiesto al tribunale un alleggerimento della sanzione, suggerendo l’applicazione di una multa ridotta, molto al di sotto dei 40mila euro inizialmene previsti.

Un altro elemento che ha aggiunto tensione allo scenario è la decisione del collegio di garanzia, a inizio maggio, di revocare l’incarico all’avvocato Riccardo Fercia. Quest’ultimo aveva il compito di difendere la validtà dell’ordinanza di decadenza in tribunale e davanti alla Corte Costituzionale, dove Todde aveva presentato un secondo ricorso. La revoca è stata approvata dalla nuova presidenza del collegio, diretta da Massimo Costantino Poddighe. La scelta ha provocato polemiche di rilievo, soprattutto per la denuncia di un possibile conflitto di interessi segnalato al Csm: Poddighe infatti è sposato con una dirigente regionale recentemente nominata proprio dalla presidente Todde.

Le reazioni politiche e istituzionali: il clima in regione e le prospettive future

Nonostante la pressione e le polemiche, dallo staff di Alessandra Todde emergono segnali di tranquillità e concentrazione sul lavoro quotidiano. La presidente, spiegano, segue con serenità l’iter giudiziario e affronterà la sentenza prevista per domani con decisione. Nel frattempo, non viene sospesa l’attività amministrativa della giunta, che lavora sui dossier più urgenti per la Sardegna.

Il ruolo del consiglio regionale dopo la sentenza

La posta in gioco non si esaurisce con la sentenza del tribunale. La normativa vigente prevede che spetti al consiglio regionale assumere la decisione definitiva in merito alla decadenza della presidente. L’assemblea dovrà quindi prendere atto dell’esito giudiziario e valutare quali azioni intraprendere, aprendo una nuova fase per la politica isolana. Lo scenario resta quindi incerto e osservato con attenzione dagli operatori politici e dall’opinione pubblica.