La notte del 9 febbraio scorso in via rosario livatino a Nettuno si è consumata una brutale aggressione che ha portato a un arresto solo questa mattina. Un ragazzo di 20 anni, originario di Roma ma operativo nel territorio, è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato e detenzione illegale di arma da fuoco. Le indagini della polizia hanno ricostruito dettagliatamente la vicenda che aveva lasciato la vittima in condizioni gravissime.
La dinamica dell’aggressione in via rosario livatino
Secondo le ricostruzioni degli investigatori coordinati dalla procura della repubblica di velletri, la vittima – anch’essa molto giovane – è stata avvicinata dall’aggressore durante quella sera fredda del febbraio scorso. Dopo uno scambio concitato di parole il ventenne ha colpito il rivale con il calcio della pistola alla testa causando un trauma immediato. L’escalation violenta non si è fermata qui: l’attentatore ha poi esploso un colpo d’arma da fuoco che ha raggiunto la gamba della persona aggredita.
L’intervento tempestivo e le condizioni della vittima
L’impatto del proiettile e la fuga rapida sono stati seguiti dall’intervento tempestivo dei soccorsi. La vittima, trovata in condizioni critiche sul posto, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale più vicino con codice rosso. A causa delle lesioni gravi al femore e ai tessuti circostanti si è reso necessario un trasferimento in una struttura specializzata dove ha subito un intervento chirurgico complesso.
Le indagini coordinate tra anzio e nettuno
Gli agenti del commissariato anzio-nettuno hanno preso subito in carico il caso partendo dalle testimonianze raccolte sul luogo dell’aggressione e dalle immagini delle telecamere pubbliche nelle vicinanze. Il lavoro investigativo si è concentrato sulla identificazione rapida dell’autore grazie anche alle informazioni fornite dai residenti nella zona.
Il nome emerso era già noto alle forze dell’ordine per precedenti coinvolgimenti legati alla criminalità locale. Questo dettaglio ha spinto gli investigatori a seguire piste precise fino al momento dell’arresto odierno disposto dal gip presso il tribunale di velletri su richiesta della procura stessa.
La custodia cautelare e il contesto detentivo
Un elemento particolare riguarda lo stato attuale del sospettato: al momento dell’emissione della misura restrittiva si trovava già rinchiuso nel carcere di frosinone per altre accuse pendenti contro la legge penale italiana. Gli agenti incaricati hanno notificatogli personalmente l’ordinanza direttamente nella sua cella questa mattina senza ulteriori spostamenti esterni.
L’arresto rappresenta una nuova tappa nell’indagine su questo episodio grave che aveva sconvolto nettuno poche settimane fa lasciando dietro sé segni profondi sia nella comunità locale sia nelle famiglie coinvolte direttamente o indirettamente dagli eventi criminosi recenti nella zona costiera laziale.
Le autorità mantengono alta l’attenzione sui fenomeni legati alla violenza giovanile armata cercando risposte efficaci attraverso operazioni coordinate come questa condotta tra i commissariati limitrofi sotto l’occhio vigile della procura territoriale.