La piccola di dieci anni, che sabato scorso è stata testimone del femminicidio della madre a Settala, ha inviato un saluto alle compagne di scuola e di pallavolo. La comunità si è mobilitata, anche attraverso messaggi e disegni, per sostenere la bambina, che dopo l’omicidio è stata affidata agli zii materni. La vicenda ha scosso profondamente l’intero paese, spingendo a iniziative contro la violenza di genere.
Aggiornamenti sulle condizioni della bambina durante la fiaccolata anti-violenza
Martedì 6 maggio, nel corso della fiaccolata contro la violenza tenutasi nella frazione di Caleppio, la vicesindaca di Settala, Alessandra Mercanti, ha fornito notizie sulle condizioni della piccola testimone. Nonostante lo choc, la bimba è risultata stabile e ha voluto mandare un saluto alle sue compagne di classe e di squadra di pallavolo. Dopo il drammatico episodio, infatti, è stata proprio lei a chiamare il 112 e a chiedere aiuto, rivelando che il padre aveva ucciso la madre.
La presenza silenziosa e inerme della bambina
La presenza silenziosa e inerme della bambina durante il fatto è stata uno dei momenti più toccanti di questa vicenda. Ha dimostrato lucidità nel chiedere soccorso e ora si trova sotto la tutela dei parenti materni. Col tempo sarà deciso se potrà riprendere la scuola a Settala o sarà trasferita altrove per proteggerla e preservare il suo benessere psicofisico.
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Iniziative scolastiche e sostegno della comunità
La scuola primaria di Settala, frequentata dalla bambina, ha imbastito interventi per sostenere i compagni di classe, affinché possano elaborare quanto accaduto in modo rispettoso e personale. La preside, Concetta Frazzetta, ha spiegato che gli alunni hanno iniziato a dedicare disegni e messaggi alla compagna, seguendo indicazioni della psicologa scolastica. Questo processo creativo serve a esprimere solidarietà e vicinanza con tempi e modalità diverse per ogni bambino.
Il ruolo del comune
Il Comune ha offerto un punto di raccolta per eventuali messaggi e disegni da parte degli amici della scuola. Questi saranno poi consegnati direttamente alla bambina, per farle sentire la presenza concreta di chi la circonda. La solidarietà di Settala si manifesta anche nell’invito a non lasciare sola la testimone di un evento così traumatico, dimostrando attenzione e cura verso di lei.
Una comunità scossa dal femminicidio ma impegnata a reagire
L’omicidio di Amina Sailouhi, 43 anni, è avvenuto sabato sera per mano del marito Khalid Achak. Il delitto ha prodotto uno shock profondo nella piccola frazione e ha lasciato dietro di sé una scia di dolore e incredulità. La vicenda ha messo in luce la fragilità delle famiglie vittime di violenza e la necessità di una risposta comunitaria chiara.
La fiaccolata che unisce la città
La fiaccolata di Caleppio non ha solo ricordato la vittima, ma ha rappresentato un momento in cui l’intera cittadinanza si è raccolta per riflettere sul tema della violenza sulle donne. Le parole della vicesindaca e gli interventi della scuola hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che, purtroppo, continua a riguardare tante realtà. Settala si trova ora a dover affrontare il difficile percorso di ricostruzione emotiva, sostenendo le persone coinvolte e prevenendo future tragedie simili.