In Alto Adige, la notte di San Giovanni ha stabilito un nuovo primato di caldo notturno a Bolzano. La temperatura non è mai scesa sotto i 23,9 gradi, rendendo giugno uno dei mesi più caldi mai registrati nella provincia. Le condizioni di foschia in quota hanno ostacolato il raffreddamento, contribuendo a questa anomala estate.
Il record della minima più alta a bolzano durante la notte di san giovanni
La notte tra il 23 e 24 giugno a Bolzano si è distinta per una temperatura minima insolitamente alta: 23,9 gradi centigradi. Questo dato rappresenta la notte più calda di giugno dall’inizio delle rilevazioni meteorologiche locali. Dieter Peterlin, meteorologo provinciale, ha confermato che la foschia persistente in quota ha limitato la dispersione del calore accumulato durante il giorno. “Il fenomeno ha impedito all’aria di raffreddarsi come di consueto, mantenendo elevate le temperature notturne e creando un disagio percepibile per gli abitanti della città.”
L’evento trova un raro paragone nella notte più calda mai registrata in Alto Adige, quella del 15 luglio 2015, quando la minima si è attestata a 25,7 gradi, record storico assoluto per la regione. Lo scenario di questa notte attuale aggiunge ulteriore preoccupazione rispetto ai cambiamenti climatici in corso, dato che situazioni così calde e umide restano comunque poco frequenti.
Temperature massime insolite anche nelle località di montagna di vipiteno e brunico
Nel corso della stessa giornata, le temperature massime hanno raggiunto valori significativi non solo a Bolzano, ma anche a Vipiteno e Brunico, notoriamente più fresche. Qui il termometro ha raggiunto punte di 30 gradi, valore poco comune nelle località montane sud tirolesi. Questi dati indicano un’escalation del caldo che interessa anche le zone sopra i 900 metri di altitudine, influenzate da fattori come condizioni atmosferiche favorevoli e una maggiore radiazione solare.
Le ondate di caldo estive sembrano dunque allargarsi a una porzione più vasta di territorio, compromettendo il consueto equilibrio climatico delle aree alpine. L’aumento delle temperature nelle prime giornate estive comporta effetti sul turismo, sull’agricoltura e sulla qualità della vita degli abitanti, che devono adattarsi a questo nuovo tipo di clima.
Il giugno caldo in alto adige e le implicazioni per i prossimi mesi
Il mese di giugno 2025 ha confermato una tendenza a temperature superiori alla media in Alto Adige. Le notti calde e i pomeriggi torride rappresentano un fenomeno poco abituale per il territorio, che si traduce in episodi come quello registrato nella notte di San Giovanni. Gli esperti ritengono che la composizione atmosferica, con livelli di umidità elevati e scarsa ventilazione, stia influenzando fortemente le condizioni climatiche.
Questa situazione aumenta la probabilità di disagio termico e favorisce lo sviluppo di condizioni propizie a temporali o eventi meteorologici intensi nelle successive settimane. I dati raccolti finora potrebbero indicare una stagione estiva con un carico di calore maggiore rispetto alle medie storiche, richiedendo una maggiore attenzione nei settori più sensibili come la salute pubblica e l’organizzazione delle attività all’aperto.
La progressione delle temperature nel mese in corso sarà attentamente monitorata dagli enti meteorologici locali per individuare eventuali nuovi picchi e fornire ai cittadini informazioni tempestive sulle condizioni atmosferiche.