Terremoti nella notte in trentino e calabria, movimenti avvertiti anche in altre province del sud italia

Due scosse di terremoto, una in Trentino e l’altra nel mare Ionio, hanno colpito l’Italia il 5-6 maggio 2025. Nessun danno segnalato, ma resta alta l’attenzione per la sicurezza.
Nella notte tra il 5 e 6 maggio 2025, due scosse di terremoto di modesta intensità hanno interessato il Trentino e la costa ionica crotonese, senza causare danni ma richiamando l’attenzione sulla necessità di vigilanza e preparazione nelle zone a rischio sismico. - Unita.tv

Nella notte tra il 5 e il 6 maggio 2025, si sono registrate due scosse di terremoto distinte in diverse zone d’Italia. La prima è avvenuta in Trentino, vicino a Vallarsa, mentre la seconda ha interessato il mare Ionio al largo della costa crotonese. Pur non avendo causato danni, questi eventi hanno attirato l’attenzione degli abitanti delle aree colpite e delle autorità locali. Lo sciame sismico del giorno si inserisce nel contesto di una zona ad alta attività geologica e richiama la necessità di mantenere alta la guardia per la sicurezza.

La scossa di terremoto in trentino sveglia vallarsa e i comuni vicini

Alle 01:35 della notte tra il 5 e 6 maggio 2025 una scossa di magnitudo 2.6 ha fatto tremare la zona di Vallarsa, piccolo comune nella provincia di Trento. L’epicentro è stato localizzato a circa 10 chilometri di profondità in un’area montuosa poco lontana dal centro abitato. Oltre a Vallarsa, il sisma è stato avvertito nelle località limitrofe come Ala, Posina, Recoaro Terme ma anche in centri più grandi come Rovereto, distante 14 km dalla zona del terremoto.

La scossa, sebbene di intensità contenuta, ha destato una certa preoccupazione tra i residenti soprattutto per la vicinanza ai centri abitati. Non sono stati però segnalati danni a edifici o infrastrutture. Le condizioni geografiche montane della zona non facilitano la propagazione di onde particolarmente forti, ma la profondità dell’evento e la vicinanza al terreno emerso hanno reso percepibile il movimento a molte persone.

Gli esperti dell’INGV ricordano che zone come il trentino-alto adige sono sottoposte a frequenti attività sismiche di entità modesta. Eppure, resta fondamentale per chi vive in territori a rischio sapere come comportarsi: evitare di restare vicino a finestre o mobili che potrebbero cadere, riconoscere i punti più sicuri in casa e preparare un kit di prima emergenza con oggetti essenziali. Il contributo della popolazione nel segnalare la percezione delle scosse ai canali ufficiali aiuta a raccogliere dati preziosi per il monitoraggio della situazione.

Nuova scossa nella calabria ionica, intensità modesta ma percepita da alcuni abitanti

Alle 06:48 di mattina una scossa di magnitudo 2.4 ha interessato la costa ionica crotonese al largo del mare, a circa 18 chilometri di profondità. L’evento si è verificato vicino alle località di Cirò Marina, Strongoli e Cirò. Anche qui non si registrano danni materiali, ma la vibrazione ha potuto essere avvertita da alcune persone, specialmente quelle vicine agli edifici o alle zone costiere.

Il terremoto nel sud Italia conferma l’estrema attività di molte aree lungo la costa calabrese. La presenza del mare e la profondità media non permettono sempre di percepire la scossa, ma la sensibilità di chi si trova vicino alla superficie è spesso sufficiente a notare un movimento. Anche stavolta si sottolinea l’importanza di riferire il fenomeno agli enti di controllo per perfezionare le mappe sismiche.

Le autorità locali mantengono alta l’attenzione. È raccomandato a chi abita lungo la costa di adottare le normali misure di sicurezza e di non sottovalutare il rischio anche se il sisma appare di lieve intensità. Tenere sgombri i passaggi per un’uscita rapida e avere strumenti di pronto soccorso disponibili resta indispensabile nelle zone soggette a terremoti.

Territori italiani a rischio, misure consigliate e ruolo della popolazione nel monitoraggio

Le scosse di questa notte e quelle registrate negli ultimi giorni, come il recente evento di magnitudo 3.6 avvenuto a Morfasso in provincia di Piacenza, ricordano come alcune zone della penisola rimangano particolarmente esposte a fenomeni sismici. Oltre al nord est e al sud, altre aree appenniniche e peri-adriatiche presentano rischi potenziali che non possono essere trascurati.

Chi vive in queste aree dovrebbe mantenere attenzione alle comunicazioni ufficiali e aggiornarsi costantemente sulle buone pratiche da adottare prima, durante e dopo una scossa. Mantenere a portata di mano una torcia, una radio a batterie, acqua, medicinali e documenti può fare la differenza qualora un terremoto più forte causasse fuoriuscite improvvise o danni.

Sorveglianza attiva e collaborazione della popolazione

Il lavoro di sorveglianza dell’INGV, supportato anche dalle segnalazioni dirette della popolazione, contribuisce a calibrare in tempo reale la risposta agli eventi. La trasparenza delle informazioni e il collegamento tra istituti scientifici e cittadini rafforzano la capacità di interpretare i segnali precursori di futuri eventi.

Nei territori soggetti a questo tipo di eventi geologici, il rispetto delle indicazioni e il mantenimento della calma restano gli aspetti fondamentali per minimizzare rischi e complicazioni. Restare informati agevola la pronta risposta in caso di sismi di maggior intensità e tutela sempre la vita delle persone.