Riforma pensioni 2025, protocollo tra Inps e Maeci per educazione previdenziale all’estero e proteste in Sicilia
L’Inps e il ministero degli Affari esteri collaborano per migliorare l’educazione previdenziale degli italiani all’estero, mentre in Sicilia i sindacati chiedono soluzioni urgenti per le pensioni degli ex precari.

L’Inps ha siglato un accordo con il ministero degli Affari esteri per migliorare l’educazione previdenziale degli italiani all’estero, mentre in Sicilia i sindacati chiedono interventi urgenti per tutelare le pensioni basse degli ex precari. - Unita.tv
L’Inps ha stretto un accordo con il ministero degli Affari esteri per rafforzare l’educazione previdenziale tra gli italiani residenti all’estero, concentrandosi soprattutto sulle nuove generazioni. Nel frattempo, in Sicilia, le organizzazioni sindacali tornano a mettere pressione sul governo regionale per trovare soluzioni sulle pensioni degli ex precari che rischiano assegni molto bassi. La questione delle pensioni resta al centro del dibattito, con appuntamenti e manifestazioni programmati nei prossimi giorni. Scopriamo tutti i dettagli di queste iniziative e le criticità segnalate dai sindacati.
Il protocollo inps-maeci per l’educazione previdenziale degli italiani all’estero
Nel 2025 l’Inps ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero degli Affari esteri, con l’obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza sulle leggi e sui diritti pensionistici tra gli italiani che vivono all’estero. L’attenzione è in particolare rivolta ai giovani italiani che si trovano fuori dai confini nazionali, una fascia spesso meno informata sui meccanismi previdenziali. L’accordo mira a diffondere informazioni e strumenti utili per pianificare il futuro pensionistico, creando canali di comunicazione dedicati nelle ambasciate e nei consolati.
Ponte tra cittadini e istituzioni
Questo passo è stato motivato dalla volontà di ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, fornendo spiegazioni chiare su come funziona il sistema pensionistico italiano anche al di fuori del territorio nazionale. L’iniziativa prevede incontri, materiali divulgativi e supporto personalizzato. L’Inps intende così costruire un ponte verso chi rischia di trovarsi impreparato a decisioni che riguardano il proprio futuro economico. Si tratta di un tentativo concreto e operativo per rafforzare la consapevolezza previdenziale, un tema spesso trascurato soprattutto tra chi vive fuori dall’Italia.
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L’accordo sottolinea anche l’importanza di contrastare disinformazioni e pratiche scorrette, offrendo un punto di riferimento ufficiale. La scelta di coinvolgere il Maeci si lega alla rete capillare delle rappresentanze diplomatiche, che permettono di raggiungere efficacemente gli italiani sparsi nel mondo. Così l’Inps potrà far conoscere modalità di contribuzione, opzioni di pensionamento e diritti, per evitare future difficoltà nell’accesso agli assegni.
La situazione delle pensioni degli ex precari in sicilia e le richieste della cisl fp
In Sicilia, il tema pensionistico assume caratteristiche particolari. Il sindacato Cisl Fp Sicilia denuncia da tempo la situazione di chi ha svolto lavori precari per conto della Regione e degli enti locali. Questi lavoratori, con un’età media attorno ai 57 anni, rischiano di ottenere pensioni molto basse, che potrebbero toccare quota 500 euro al mese. Daniele Passanisi, segretario generale del sindacato, ha ribadito la necessità di interventi urgenti per evitare che una fascia ampia di lavoratori si ritrovi a condizioni economiche precarie una volta raggiunta l’età pensionabile.
La preoccupazione si basa sulla struttura dei contributi versati e la discrepanza con gli anni di lavoro effettivamente svolti. Senza interventi legislativi o soluzioni politiche mirate, questi lavoratori potrebbero essere esclusi da sistemi pensionistici più vantaggiosi. Passanisi ha più volte chiamato il governo regionale a trovare una strada che consenta di correggere questa situazione, evitando così un potenziale problema sociale.
Il rischio sociale ed economico
Ciò che rende urgente la questione è anche il numero consistente di persone coinvolte, che in futuro potrebbero necessitare di assistenza pubblica o sostegni integrativi allo stipendio pensionistico. Il rischio economico si traduce quindi in un tema di equità sociale, che ha attirato l’attenzione anche dei media locali. Il Csa-Cisal ha raccolto l’appello e ha organizzato per il 4 giugno un evento a Palazzo dei Normanni, con un presidio e un convegno per mettere in luce questa criticità.
L’equilibrio tra pensionati e lavoratori: dati e previsioni in italia al 2050
Il contesto demografico italiano evidenzia uno squilibrio crescente tra pensionati e lavoratori attivi, con impatti rilevanti sul sistema pensionistico. L’Inapp ha ricordato, durante la presentazione della rivista Sinappsi, che nel 2050 il rapporto tra persone in pensione e coloro che lavorano potrebbe arrivare a 1 a 1. Questo significa che ogni lavoratore dovrebbe sostenere con i contributi almeno un pensionato, un bilancio che già negli anni Novanta aveva iniziato a mostrare segnali di crisi.
Questo cambiamento tende a mettere ulteriore pressione sulle casse previdenziali, soprattutto considerando l’invecchiamento della popolazione e la riduzione costante di nuovi lavoratori. Infatti, già oggi in molte regioni italiane il numero dei cittadini con più di 65 anni supera quello dei giovani sotto i 15. Il fenomeno, accompagnato da tassi di natalità bassi e migrazioni, influenza il funzionamento dei meccanismi contributivi.
Punto di vista generale
Le situazioni di tensione come quella segnalata in Sicilia sul tema degli ex precari si inseriscono proprio in questa cornice generale. La questione non riguarda solo singoli casi, ma la tenuta del sistema pensioni nel suo complesso. Politiche previdenziali più adeguate sembrano indispensabili per evitare che i futuri pensionati si trovino con assegni esigui e dichiarino disagi economici diffusi.
Il dibattito va avanti anche nelle istituzioni, dove si ragiona su possibili modifiche normative. Molti sindacati chiedono adeguamenti che salvaguardino fasce più fragili, rischiando di generare un confronto difficile con le risorse finanziarie disponibili. La situazione demografica italiana prelude dunque a scelte complesse nei prossimi anni.
Mobilitazioni dei sindacati siciliani e appuntamenti per discutere le pensioni
Il tema delle pensioni resta caldo anche sul fronte sindacale, con numerose iniziative promosse in Sicilia per portare all’attenzione pubblica la questione degli ex precari e di altri lavoratori a rischio pensioni basse. La Cisl Fp e il Csa-Cisal hanno organizzato per il 4 giugno un convegno seguito da un presidio a Palazzo dei Normanni, sede del governo regionale. L’evento punta a sollecitare risposte concrete da parte delle istituzioni e a sostenere le richieste dei lavoratori interessati.
Queste mobilitazioni nascono da mesi di confronti serrati, senza risposte definitive. I sindacati invitano il governo a passare dalle parole ai fatti, proponendo soluzioni che possano garantire pensioni dignitose. Il presidio sarà un’occasione per mettere in evidenza numeri e storie di persone che rischiano di trovarsi in difficoltà economica a causa di assegni molto bassi.
Altre sigle e tensioni
Anche altre sigle sindacali, come Cub, hanno espresso preoccupazione per l’entità degli assegni pensionistici e stanno preparando nuove azioni di protesta. L’argomento riguarda direttamente migliaia di lavoratori e può avere impatti ampi su chi ha fatto della Regione Sicilia il suo luogo di lavoro. Le tensioni tra sindacati e istituzioni si mantengono alte, mentre la politica regionale è chiamata a definire misure sotto pressione mediatica e sociale.
Si conferma così che la questione pensionistica in Sicilia resta un tema centrale, con ripercussioni che superano il solo ambito lavorativo per interessare l’equilibrio sociale e l’accesso a condizioni di vita adeguate per molte persone in età avanzata. Gli appuntamenti pubblici servono a mantenere alta l’attenzione, anche sul piano nazionale, di un problema destinato a riproporsi con sempre maggiore insistenza.